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Earline's POV
Anche il secondo giorno di esami è terminato: sono andata bene, forse un po' meglio di ieri dato che ero meno agitata.

Sto andando a comprare un vestito per la festa che abbiamo organizzato, che si terrà il penultimo giorno di scuola: sarà aperta a tutti gli alunni, solo che quelli del primo, secondo e terzo anno dovranno rientrare nei loro dormitori ad un orario stabilito dai professori.

Quando entriamo nel negozio io, Judy e Hermione notiamo subito che è vuoto, segno che le ragazze della scuola non si stanno ancora preoccupando su cosa indossare alla festa: per questo motivo ho deciso di comprare il vestito in anticipo, per non arrivare all'ultimo minuto come mio solito fare.
È l'ultima festa a cui parteciperò e dovrà essere tutto perfetto... anche se non lo sarà del tutto senza Draco.
Dopo un'ora non sono ancora riuscita a trovare un abito che mi piaccia, ce ne sono di molto carini ma nessuno attira la mia attenzione.
Hermione ha trovato un vestito che le sta molto bene, con un corpetto pieno di diamanti Rossi e la gonna lunga in tulle.
Judy ha invece trovato due vestiti, e non sa scegliere tra i due: uno è corto simile a quello di Herm ma verde, l'altro è lungo e stretto, ma non aderente, in raso, molto bello, con dei ricami su tutto il vestito.
"Preferisco il secondo" le dico.
"Sì, ti sta molto bene"
"Ora li riprovo entrambi, tu Ear non hai ancora trovato niente?"
"No"
Mentre loro continuano a provare gli abiti io sono seduta su una sedia a pensare, quando mi si avvicina una signora anziana con un vestito sulle mani.
"Ho notato che cercavi un abito da sera verde, e ho anche notato che hai un bellissimo corpo, così mi sono ricordata di avere un vecchio abito che potrebbe starti molto bene"
Me lo porge, poi mi sorride e se ne va. Vedo solamente che è tutto verde scuro e di raso, così decido di provarlo.
Quando esco dal camerino con indosso l'abito, Judy e Hermione mi guardano a bocca aperta: il vestito era senza maniche con lo scollo a cuore, ed era aderente fimo alle cosce, dove poi si allargava leggermente fino si piedi, c'era lo spacco che partiva da metà coscia e una cinta in vita con pietre verdi.
Mi piaceva molto, ma non sapevo se era troppo aderente.
"Sei bellissima Ear!"
"Se non compri questo vestito ti uccido con le mie mani!" Mi minaccia Judy ridendo.
"Non so, mi piace molto ma non so se è troppo... stretto"
"È stretto ma ti sta benissimo! Sarà l'ultima festa che ti importa? E poi così farai impazzire Draco"
"Judy pensi sempre male!"
Ridiamo insieme e decido di comprare quel vestito, anche perché non ne ho trovati altri.
Alla cassa ringrazio la signora per avermi trovato quel vestito e lei mi dice che era perfetto per me; quando esco mi augura buona fortuna... non ho capito per cosa.
Quando torniamo ad Hogwarts è ora di cena e senza tornare in camera vado nella Sala Grande.
Mangio un po' di pollo, ma non ho molta fame, ho un po' d'ansia per gli esami di domani.
Quando alzo lo sguardo dal piatto vedo Draco andarsene velocemente... sembrava assente quella sera, triste.
Finito di cenare vado in camera per prendere i miei appunti: voglio andare a ripassare in un luogo tranquillo, dove nessuno mi può disturbare... la biblioteca sarà affollata durante questi giorni di esami, ma non posso andare al Lago Nero, ho un po' paura di sera... opto per la Torre di Astronomia...
Aspetta... questa sera avevo la ronda!!! Cavolo!
Devo controllare il piano terra, il secondo e il quarto. Non posso saltarla ma non posso nemmeno non ripassare!

Mentre controllo le aule del secondo piano sto praticamente correndo per fare presto. Fortunatamente non trovo nessuno e quando finisco il quarto piano è buio da un po'.
Finalmente riesco ad arrivare alla Torre e sono stanchissima.
Purtroppo non sono sola, vedo una figura appoggiata alla ringhiera che guarda in basso, non capisco chi è: ma quando alza la testa lo riconosco subito.
Credo sia destino che dobbiamo incontrarci in qualsiasi luogo. Lui percepisce la mia presenza e si gira di scatto.
"Scusa ero venuta per ripassare un po', ma me ne vado"
"No non te ne andare, vado io" ha una voce strana.
"No no, non ti preoccupare vado da qualche altra parte"
"Resta" sussurra, non so in che modo devo interpretare quella parola.
"Cos'hai nella borsa?"
Non mi ero accorta di non aver lasciato la busta dell'abito in camera, dato che avevo preso il libro e ero corsa via.
"Oh, è il vestito per il ballo"
"Ah okay"
Guarda i suoi piedi per non guardare me, mentre io non riesco a distogliergli gli occhi di dosso. La mia mente invece di pensare di andarsene ovviamente prende la strada sbagliata e la mia curiosità prende il sopravvento.
"Che hai fatto?"
"Niente perché?"
"Lo vedo che sei triste"
Non risponde.
"Stavo solo ripensando alla mia famiglia"
Mi dispiace moltissimo, ricordo che prima della guerra Draco era diventato silenzioso, non parlava più con nessuno, troppo distaccato. Non voglio che torni in quel modo, non merita di soffrire.
"Nella lettera che mi hai scritto mi avevi detto che mi avresti parlato della tua infanzia ma non lo hai mai fatto"
... perché non riesco a tenere la bocca chiusa?
Lui sospira.
"Scusa, so che non vorrai parlarne ora"
"No hai ragione" si siede per terra e istintivamente mi siedo vicino a lui.
"Quando ero piccolo sono sempre stato abituato ad avere tutto e mi hanno sempre detto che io ero molto fortunato, per 3 motivi: perché ero un mago, perché ero purosangue e perché ero un Malfoy.
Mio padre mi puniva se disobbedivo a lui o se addirittura giocavo con dei mezzosangue" a quella parola rabbrividisco perché ricordo la cicatrice di Hermione, lui se ne accorge e mi guarda dritto negli occhi "ho sempre provato invidia in Potter, anche se pensavo di essere il più grande, il più potente, ma lui riusciva a superarmi in tutto.
Nella mia vita ho vissuto costantemente con l'idea di dover essere il più forte o automaticamente diventavo il più debole, e se mio padre mi vedeva debole mi puniva. Quando poi fu spedito ad Azkaban io e mia madre rimanemmo soli, con il Signore Oscuro contro. Per punire mio padre mi addossò l'incarico di uccidere Silente e io accettai e diventai un Mangiamorte. Se non lo avessi fatto, Voldemort avrebbe ucciso tutta la mia famiglia e per quanto possa essere strano, noi Malfoy tenevamo moltissimo ad essa" a quelle parole stavo piangendo moltissimo e non sapevo cosa pensare.
Fece una pausa e mi fissò ancora negli occhi, poi mi asciugò le lacrime.
"Ero furioso con il mondo che si era ritorto contro mio padre, l'uomo che avevo sempre visto come un eroe, e inizialmente non capii che l'impresa che dovevo compiere era tanto difficile, perché ero accecato dall'idea di poter far tornare mio padre tra i Mangiamorte. Iniziai a rendermi conto di quanto era complicato questo piano quando stavo per uccidere due persone, e iniziai a cedere, non ero pronto a questa responsabilità così grande, e credo che Voldemort avesse affidato questo compito a me perché era sicuro che fallissi.
Ero troppo sotto pressione, avevo sulle spalle tutta la mia famiglia, e inizia a capire che tutto ciò che avevo imparato da mio padre, era uno sbaglio: la violenza, l'odio, tutto mi si era ritorto contro.
Inventai così un piano: fare entrare un gruppo di Mangiamorte ad Hogwarts per uccidere Silente, e funzionò. Ma quando mi ritrovai davanti a lui non riuscii a farlo, non potevo ucciderlo, ero rimasto pietrificato dalla gentilezza che quell'uomo aveva anche in momenti come quello.
Quando mi girai vidi Piton, che scagliò l'incantesimo e fuggimmo via.
Non so per quale motivo non fui mandato ad Azkaban, credo che nessuno sappia di ciò che è successo realmente, e solo quando mi hanno inviato la lettera per l'ultimo anno di scuola ho ripreso un po' di speranza."
Stavo ancora piangendo quando lui si girò verso di me e vidi che aveva gli occhi lucidi. Sicuramente prima che arrivassi stava piangendo. Non riuscivo a rimanere distante da lui anche in questo momento, quando aveva bisogno di qualcuno. Lo abbracciai con tutta la forza che avevo mentre piangevo sul suo collo, lui ricambiò l'abbraccio.
Sentivo che stava piangendo e mi si spezzava il cuore a vederlo così: sapevo che suo padre era un tiranno ma non immaginavo che avesse sofferto tutto questo.
"Sei forte, lo sai" gli sussurrai mentre entrambi singhiozzavamo.

Devo dire che stavo per piangere mentre scrivevo questo capitolo.
Votate e commentate!
Chiara

La Ronda - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora