Capitolo 30

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"Sei molto carina oggi" mi dice hero scendendo dalla macchina. Siamo da poco arrivati a los angeles e ora stiamo cercando l'appartamento giusto per noi. "Grazie" sorrido "anche tu". Alla fine hero è sempre bellissimo soprattutto quando indossa tute e magliette semplici. Alzo lo sguardo verso l"edificio dove hero mi ha portato e devo dire che assomiglia molto alla sua casa a londra, forse è per questo che a lui piace molto. Gli ricorda casa. La porta d'ingresso si apre e una donna con capelli castani esce "piacere sono sandra" "piacere sandra, sono hero fiennes tiffin. L'ho chiamata ieri al telefono" dice stringendole la mano. "Si esatto. Allora ora vi faró vedere l'appartamento e se vi piace potete già firmare i documenti" hero annuisce ed entriamo. Saliamo una rampa di scale e quando sandra apre la porta io rimango a bocca aperta "dio santo, è bellissimo" "sentitevi liberi di guardare ovunque voi vogliate" dice sandra prima di mettere le carte sul bancone. Mi guardo intorno e vedo che alla mia destra c'è la cucina che è abbastanza grande, al centro c'è un tavolo in legno. Poi al centro dell'appartamento c'è il soggiorno. Contro il muro c'è un divano bianco e davanti c'è un piccolo tavolino in vetro. I muri sono di color crema. C'è un piccolo corridoio e apro una porta e vedo il bagno. È abbastanza grande e i muri sono sempre color crema. Vado in un'altra stanza ed è la nostra camera. C'è un grande letto matrimoniale con lenzuola bianche, un grande armadio, uno specchio. È fantastico. Mi guardo in giro un'ultima volta e ho già deciso. L'appartamento è piccolo ma è bellissimo, ed è perfetto per me e hero. "Lo adoro" dico mentre mi dirigo verso hero e sandra che sono seduti intorno al tavolino. "Okey, come puoi vedere l'appartamento è già arredato. Allora siete pronti per firmare?" Io e hero ci guardiamo e annuiamo. "Perfetto. Allora firmate qua" prima hero mi guarda, mi sorride, mi solleva la mano e me la bacia. Prima firma lui poi io. Sandra ci consegna le chiavi e ci congratula prima di andarsene. Hero si alza dalla sedia viene verso di me e mi prende in braccio. Lancio uno strilletto per la sorpresa "benvenuta a casa" sorrido e gli avvolgo le braccia intorno al collo "ti amo" gli dico "ti amo"

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