Troppa suspense non fa bene

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Jason's pov
È tutto completamente buio. Davanti ai miei occhi vi è solo una distesa di nero opprimente ed infinito.
Riesco a sentire la voce di Giulia, ma è talmente lontana che è come se non ci fosse, coperta per lo più dalle centinaia, anzi, migliaia di fangirl che continuano a fantasticare.

«Giulia...» mormoro, indietreggiando appena.

Giulia.
Penso il suo nome, ma pronunciarlo diventa sempre più difficile.

Giulia ti prego non mi abbandonare.

Cosa mi sta succedendo? Perché?

Faccio un altro passo all'indietro, perdendo però l'equilibrio e rischiando di cadere, anche se il pavimento è incredibilmente alto e morbido.

Letto.
Sono su un letto.

Una mano mi sfiora il braccio, così io sussulto e mi spingo all'indietro, trattenendo a stento un urlo.

«Jason, calmati»

«NO! IO... IO-»

«J sono io!... Sono io, tranquillo»

Giulia.
Provo a respirare più lentamente, chiudendo le palpebre per non farmi intimorire dall' oscurità.

Sento la mano di prima toccarmi nuovamente il braccio, ma questa volta mi obbligo a non scappare, sentendo invece un brivido percorrermi lungo la schiena.

«Okay. Io sono qui, d'accordo?» sussurra Giulia, sforzandosi di restare calma.

«Non andare»

«Non lo farei mai. Ora però prova a pensare... Sei un Dio, perciò non è normale diventare ciechi da un momento all'altro, no?»

«...Giusto. Ma io... Non vedo niente. Ho paura. Ho... ho paura»

«Okay calmo... Resta calmo. Ora prova a pensare: c'è un qualche potere che può tornarti utile? O qualche supereroe che puoi imitare? Che ne so... Qualcosa tipo Deredevil o... O tipo Deredevil!»

«Non mi piace Deredevil»

«Non fare il viziato»

«Ho bisogno di cioccolato»

«Ma... Ti sembra questo il momento?!»

«No, dico davvero! Ho bisogno di Cioccolato! Quello con la "C" maiuscola!»

Lei non dice più nulla, probabilmente perché mi sta osservando o qualcosa del genere, ma riesco ancora a sentire la sua presenza qui vicino a me.
Mi porto una mano tra i capelli, sentendo una delle orecchiette che mi è spuntata sbattere contro le mie dita, regalandomi nel frattempo una strana sensazione... Tipo voglia di grattini o qualcosa del genere.

«Okay» riprende Giulia, svegliandomi dai miei pensieri «Ricordo che quando ho accidentalmente ascoltato la conversione tra te e Diana al museo lei ti aveva dato della cioccolata. Se lo fa Diana allora va bene.»

«Mi porterai la cioccolata?»

«Sì micetto» mi sussurra, scompigliandomi i capelli con un gesto delicato e piacevole «Ti porterò la cioccolata»

La sento allontanarsi, con passo deciso e abbastanza frettoloso, mentre io cerco di sedermi un po' meglio e riportare il mio aspetto a quello di un "comune ragazzo di quartiere decisamente bello", anche se la cosa è più difficile del previsto.

Altri passi si fanno sentire, ma... Non sono quelli di Giulia.
E ci sono due andature diverse... Quindi due persone!
Sento un respiro farsi più accelerato, mentre percepisco l'aria farsi più tesa...

MONDI PARALLELI 2~ la distruzione dei fandomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora