Battaglia Finale (Parte 3)

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Sarebbe consigliabile leggere ascoltando la canzone, o ascoltarla prima della lettura... Ma fate come volete, dai


Damen's povOsservò l'avanzamento della battaglia, cercando Giulia con lo sguardo ma non riuscendo a trovarla. Poco importa, tanto prima o poi la beccherò. Viva o morta non mi importa. Mi serve solo il suo corpo, così da poterlo consegnare a Drake e suggellare il nostro patto e, allo stesso tempo, avere in pugno il dio del Fandom, il mio erede.

Un vento gelido e impetuoso continua a graffiarmi il volto, pur non riuscendo a distogliere la mia attenzione da Jason, che continua a correre da una parte all'altra cercando di aiutare più persone possibili ma non facendo effettivamente nulla, se non fornire armi o fare qualche battuta. Strano, molto strano, che avrà in mente?
Non mi convince la sua calma, il suo menefreghismo...

Ricordo ancora quando io aprii la mia prima breccia, pressappoco alla sua età, e quando compresi il livello del mio potere e fino a che punto potevo arrivare. Non ero un ragazzo comune, ovvio, ma sapevo che se avessi unito le mie capacità a un potere ancora più grande allora sarei stato davvero invincibile. Avrei potuto esplorare nuovi universi all'apparenza irraggiungibili, portare la conoscenza ai popoli inferiori e venire lodato come l'unico Dio degno di nome, ricordato in eterno e amato da tutti. Però serviva un legame speciale, qualcosa che non si potesse distruggere come un'alleanza o un'amicizia. Mi serviva un legame di sangue.
Fu questo, sostanzialmente, il motivo della nascita di Jason. Lui è l'incarnazione di quel potere illimitato, e il suo cuore, nelle mie mani, mi avrebbe permesso di raggiungere il mio obiettivo. 

«Cerchi qualcuno?» domanda una voce alle mie spalle, anche se io non mi volto minimamente e lascio che sia lui, con tutta la calma del mondo, a venire davanti a me

«Loki, avrei dovuto prevedere che saresti venuto tu ad affrontarmi» lo schernisco, ignorandolo e volgendo il mio sguardo altrove

«Sottospecie di essere inferiore, ti ho fatto una domanda e pretendo che tu mi risponda»

«Non vedo perché devo farlo»

«Perchè io sono un Dio, a differenza tua. Conosco la tua storia, sai? Tutti ti definiscono un errore, una cosa da tenere nascosta... E in effetti hanno ragione»

Incrocio di sfuggita il suo sguardo, comprendendo alla perfezione il suo piano e quindi restando ancor più calmo e razionale.
Vuole farmi perdere la pazienza, istigarmi così da farmi reagire pulsivamente e potermi attaccare, ma con me questa strategia non funziona

«È inutile che cerchi di farmi perdere la calma, Figlio di Laufey. Siamo ad armi pari, io e te, con la differenza che io discendo dai più grandi dei dell'Olimpo, mentre tu... Beh, non sei che una merce da scambiare, un regalo di pace tra due popoli in guerra»

Lui si irrigidisce alle mie parole, non tentando neanche di creare un'illusione o qualcosa del genere, ma sfidandomi semplicemente con lo sguardo, con quelle iridi verdi ma così glaciali in grado di mettere in soggezione chiunque

«Ti sbagli» riprende lui, incrociando le braccia la petto «Io ho l'affetto di J»

Come se ci avesse sentito il giovane compare all'improvviso affianco a Loki, indossando un giacca in pelle verde scuro ricoperta di glitter e un paio di occhiali da sole, mentre i suoi capelli sono completamente spettinati, con i ciuffi ribelli che saltano all'occhio e ti fanno salire la tentazione di sistemarli

«Esattamente!» interviene, fingendo si alzarsi il bavero della giacca «E, a proposito, paparino, ho una cosa da dirti prima di umiliarti con la mia magnificenza naturale» 

MONDI PARALLELI 2~ la distruzione dei fandomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora