Battaglia Finale (parte 4)

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Jason's pov
Attendo che Diana riapra gli occhi, per poi stringere la mano in un pugno e fare quell'incantesimo alla quale mi sono allenato per mesi e che consiste sostanzialmente nel togliere ogni istinto violento in ogni persona che mi circonda, facendogli dimenticare come si combatte, come ci si difende e anche cosa sia effettivamente una battaglia. Fermare il tempo sarebbe più semplice, me ne rendo conto, ma richiede anche una maggiore concentrazione e con quello che sto per fare non va bene. In più voglio che tutti siano coscienti, che possano parlare ma non fermarmi. 
Appena riapro la mano tutti posano a terra le armi, guardandosi intorno abbastanza confusi e poi riportando l'attenzione su di me, comprendendo che è opera mia. Solo Loki sembra ignorarmi, dandomi le spalle e continuando a tenere un pugnale puntato alla gola di Damen, facendo scorrere un rivolo di sangue che gocciola lentamente e bagna la lama dell'arma. Non mi sorprende questa scena, dato che su di lui ho affievolito l'incantesimo, incrementandolo però con Giulia, dato che mi è stato da sempre insegnato di non fare alcun tipo di magia contro il mio signore e, allo stesso tempo, so che la mia ragazza cercherà di fermarmi. Non la biasimo, d'altronde: pure io cercherei di fermarmi, ma ho le mie ragioni per quello che sto per fare, e so che è anche l'unica soluzione possibile.

Lentamente mi avvicino a Wondy, sentendo le foglie secche scricchiolare sotto i miei piedi e il vento infiltrarsi tra i miei capelli, mentre lo sguardo interrogativo della donna mi fa sentire leggermente in colpa, anche se so bene che non dovrei

«Scusa» sussurro ad ormai un passo da lei, sfilandole lentamente il guanto e riponendolo nella  teca di cristallo rotta «Non è gentile da parte mia farti soffrire così consapevole che la storia del guanto era solo una messa in scena, ma capirai che non avevo molta scelta. Innanzi tutto perché se qualcuno non avesse creduto abbastanza a questo "piano iniziale" allora il mio non avrebbe funzionato; e poi perché so che tu mi avresti persuaso dal non farlo. Lo so perché, anche se è la cosa giusta da fare e avresti dovuto appoggiarmi, io per te sono come un figlio, e una madre cerca sempre di proteggere i propri figli»

Abbasso lo sguardo a terra, sfiorando le sue mani e aspettando che lei mi risponda, ricordandomi solo in un secondo momento che non può parlare. 
Già, non sono riuscito a perfezionare bene questo tipo di incantesimo, quindi tutti sono come in uno stato vegetale, in grado di comprendere e spostare lo sguardo, ma nulla di più.

«Ti voglio bene» le dico, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio e accarezzandole le guancia «E grazie per essere stata una brava madre. Ti voglio bene»

Con non poca difficoltà mi allontano, facendo qualche passo all'indietro finché non arrivo in linea con Giulia, andando verso di lei e guardandola dritta negli occhi, perdendomi in quelle iridi che vanno da un marrone a un verde scuro, impedendomi di comprendere di che colore siano ma al contempo rispecchiando il suo carattere da divergente. 
A lei non riesco a dire nulla, non trovando le giuste parole per esprimere ciò che sto provando e non avendo neanche il tempo per esprimere un concetto così grande, lasciando però che siano i miei gesti a parlare con me. Posandole lentamente una mano sulla guancia le lascio un  delicato bacio sulla fronte, sentendo le mie labbra secche scontrarsi sulla sua pelle morbida e percependo un brivido percorrermi al contatto

«Ti amo» sussurro con voce ferma, socchiudendo gli occhi e lasciando andare un sospiro, mentre per un istante mi pare che lei stia per rispondere, ma comprendendo che è solo la mia immaginazione

Se potesse realmente dirmi qualcosa probabilmente mi avrebbe già tirato un calcio negli stinchi, detto un sacco di parole per aver preso in giro tutti e poi si sarebbe rimboccata le maniche e avrebbe pensato ad un piano alternativo, anche se non esiste una diversa soluzione. 

Istintivamente mi volto verso Loki, che ancora mi dà le spalle e continua a concentrarsi sul semidio che stava affrontando. Da un lato meglio così, non riuscirei a fare quello che devo se lui mi stesse guardando, con la consapevolezza che assisterà a tutto. Beh, so che succederà comunque, ma non vedere il suo volto ora rende tutto più facile.

MONDI PARALLELI 2~ la distruzione dei fandomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora