LUCA E MATTIAS SANNO COSA?!

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Scocco quella freccia, sentendo la mano vibrare leggermente per non so bene quale motivo e percependo il sangue raggelare sulla punta delle dita, ma proprio nell'istante in cui il dolce fischio provocato dalla mia arma stava per terminare colpendo il bersaglio, una scia rossa mi raggiunge in una frazione di secondo e si blocca in mezzo a noi. Barry prende al volo la mi freccia e, con l'altra mano, prende quella di cui ignoravo l'esistenza e che stava per colpirmi, accompagnando il suo gesto con un sonoro "FERMI!"

«B-Barry?!» chiede l'uomo misterioso, decidendosi a venire alla luce e con uno sguardo sconvolto.

Il suo volto è coperto da un cappuccio verde e la sua identità è protetta da una maschera dello stesso colore, ma la mia attenzione va all'arco che tiene in mano e il modo in cui lo padroneggia.
C'è solo una persona di cui ho sentito parlare e che ho incontrato una volta nella vita (al diciottesimo di Giulia) in grado di tenermi testa in questa arte: Green Arrow, o meglio, Oliver Queen

«Ollie...» ricambia il saluto il velocista, avvolgendo d'istinto in un abbraccio il suo amico ma ricomponendosi subito e tornando a parlare anche con me «Clint, lui è Oliver. Oliver, ti presento Clint. Forse vi conoscete già, forse no, non lo so ma al momento c'è un altro problema più urgente»

«Di che parli?» chiedo, notando la sua espressione preoccupata

«Pietro. Stavamo correndo attorno al campo come sempre e poi lui... Beh... A iniziato a vibrare in modo strano e un secondo dopo è diventato un'altra persona! Tipo un adolescente con degli occhialini come tuta... E... E poi ha ricominciato a vibrare ed è tornato normale. Ma ora le due "personalità" continuano ad alternarsi!... Sono venuto qui per avvertirti... Non so cosa fare. Ho chiamato il Dottor Strange ma lui ha cominciato a parlare in modo strano e...»

«Barry, calmati» lo tranquillizza Queen, poggiandogli una mano sulla spalla «Non riusciamo a capire nulla se parli così vel-»

«Portami da lui. Subito» intervengo di scatto, portando gli sguardi dei due su di me

Non mi interessa se non sono stato educato... Pietro no. Non possono portarmi via anche lui!
Ho ascoltato attentamente quello che ha detto Jason, se quella che sta attraversando è una "fase" e scomparirà a breve... No, non voglio neanche pensarci.

«Porta anche me. Sembra... Sembra uma cosa grave»

«O-okay» balbetta il velocista, per poi sparire in una scia rossa e lasciarci lì.

... Non ho parole.
Ma se lo ricorda che non tutti abbiamo la supervelocità?

Mi volto verso l'altro arciere, che mi guarda con un'espressione tra l'esasperato e l'abitudine

«Lui... Se n'è andato. Lo sa che non possiamo seguirlo?» chiedo, anche se la risposta è già ovvia

«Eh, credimi, lo odio quando fa così! Insomma, non tutti sono "Super"! Esistono anche le persone normali ma con dei talenti!»

«Esatto!» concordo, finalmente contento che qualcuno la pensi come me «Veniamo decisamente sottovalutati»

«Guarda, concordo pienamente! Aspetta, ora ci penso io alla scia rossa... BARRY!» lo richiama Green Arrow «COME TE LO DEVO DIRE CHE NON TUTTI ABBIAMO SUPERPOTERI?!»

Allen torna immediatamente, visibilmente imbarazzato e passandosi una mano tra i capelli

«Ops. Scusa. Te lo prometto, da ora non lo faccio più»

«Lo spero per te. O la prossima volta ti ritrovi due frecce nelle caviglie»

«Una anche da parte mia, precisiamo.» intervengo «Ma ora portami da Pietro. Io... Io devo vederlo prima che peggiori»

Giulia's pov
Provo a mettermi comoda sul sedile della macchina, ma l'emozione di arrivare a scuola con Diana è talmente forte che non riesco neanche a formulare delle frasi.
Eppure dovrei esserci abituata, ma andiamo: Diana è Diana e non mi abituerò mai!

Sposto lo sguardo fuori dal finestrino, vedendo però che l'amazzone supera l'istituto e si dirige verso un bar poco lontano ma comunque abbastanza isolato dal resto del mondo

«Diana, la scuola-»

«Lo so Giulia, ma preferisco lasciarti qui. Chissà quali chiacchiere si diffonderebbero se i tuoi compagni ti vedessero arrivare insieme alla prof di Spagnolo, Tedesco e Francese!»

«... Giusto. Aspetta, insegni tre materie? Ce la fai a capirti?»

Lei mi risponde in tutte e tre le lingue, passando da una all'altra senza difficoltà e senza commettere il ben che minimo errore, anche se io comprendo solo il "Certo, per me non ci sono problemi" detto in spagnolo.

«Ehm... Lo prendo come sì. Beh ora vado che-»

«Aspetta» mi blocca, proprio quando sto per togliermi la cintura ed aprire la porta «Riguardo alla cosa che ti ha detto Peggy... È tutto vero. C'è bisogno di te questa volta e... Della tua famiglia»

«Eh? Che centrano loro? »

«Vedi, la vita di Jason dipende dalla quantità di fangilr e fanboy presenti su questa terra... E per molto tempo lui poteva vedere solo la luce di una ragazza sognatrice e di due bambini, che però erano troppo piccoli per poter fare affidamento su di loro»

«Sì... Ricordo che mi parlava di una cosa simile, ma è passato parecchio tempo e-»

«Quelle luci eravate te, Mattias e Luca. E nel momento in cui tu hai attraversato la quarta barriera Jason si è messo in contatto con i due fanboy e ha iniziato a lasciargli dei messaggi. In senso letterale, gli ha mandato una mail»

«... LUI HA FATTO COSA?! E non mi ha detto nulla?!»

«A dir la verità non è solo questo. Quando ha capito che tu volevi tornare a casa ha detto ai due di farti credere che tutto il tuo viaggio fosse solo un sogno. Beh, almeno finché non avrebbe avuto la possibilità di raggiungerti»

«COSA?! Quindi Luca e Mattias... Loro sanno tutto? Sanno di me, di voi, di... Di...»

«Sì. I bambini sono più facili da raggiungere, così lui ha fatto questo gesto. Si può dire che sanno più cose di te ora!»

«Ah... Ma perché me lo dici ora? E perché tu?»

«Questo lo capirai. Hai sentito tutto del discorso di Jason, no? Tutti i criminali che arriveranno daranno inizio ad una guerra che non potremmo mai vincere. Perciò... Beh, non voglio spaventarti di più, ma Remus ha studiato molto e sa nel dettaglio cosa accadrà. Se vuoi altre risposte chiedi a lui...Ma la morte di uno di noi darà inizio alla distruzione definitiva»

★★★★★★
Spazio Autrice

Hey gente!
Questo capitolo è stato scritto in 25 minuti e molto di fretta, quindi lo so che non è venuto benissimo e spero vivamente abbiate potuto capirci qualcosa.
Comunque.
Perché ho pubblicato oggi? Beh, la maggioranza dei lettori (o di quelli che hanno risposto almeno)  hanno detto che preferiscono il Giovedì come giorno di pubblicazione, perciò, dato che ieri non avevo ancora il capitolo, fate finta che oggi sia Giovedì!

Ah, ricordate quando ho detto che per ogni capitolo in cui si ride ce ne sarà uno in cui si piange? Avete tenuto il conto?
Bene, preparate i fazzoletti.

A Giovedì gente!

~Diana⭐

MONDI PARALLELI 2~ la distruzione dei fandomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora