Capitolo LX
"L'amore, come la pioggia, non sceglie l'erba su cui cade."
-(Sud Africa)
~ 5 Giorni fa ~[Seattle, Casa di Edgar Smith]
La cruenta verità avvolgeva la sera, e il vento che soffiava contro le persiane, sembrava fare da sfondo a quella malsana sensazione. Incorniciava quell'oscura atmosfera come un quadro di Picasso.
E il volto del signor Smith, lampeggiava come un allarme delle sirene. Un pugno nel fondo dello stomaco.
- Quale mente egoista la indotta a pensare una cosa del genere?-
Edgar guardava la donna rossa con odio, le mani serrate in due pugni lividi. Le vene pulsanti su tutta la superficie della pelle.
L'ira nel respiro e Il fumo nell'aria.
-Come può chiedermi di mettere la vita di mio figlio in pericolo?-
Diana aveva guardato quell'uomo con un certo fascino, rimembrando il tempo in cui l'aveva ammirato.
Amato.
E gelosamente desiderato.
Il viso spigoloso, fermo e forte.
La luce autoritaria che splendeva nelle sue orbe. Un uomo. Un capo e un padre.
Nelle sue fantasie più remote, avrebbe voluto vederlo come marito e custode dei propri figli. Tuttavia, Elena Cyrus, una donna di umili provenienze, l'aveva battuta nel tempo.
Con precisa adulazione aveva incantato il cuore di lui, e l'aveva piegato come l'Inghilterra stava alla regina Elisabetta. E non vi era più nulla da fare. O almeno, per lei era troppo tardi.
-Sì, le sto chiedendo di lasciarlo andare. Dagli la possibilità di mettersi in gioco-
Edgar colpì il tavolo, facendola sussultare. Gli oggetti traballarono per qualche secondo.
-Mio figlio è disperso non so dove! E lei mi sta chiedendo di metterlo di nuovo in pericolo?! Non sappiamo nemmeno se è ancora vivo!-
Diana fissò i suoi occhi grigi nei suoi, non cedendo alla forza del suo sguardo inebriante.
-Se è questo che la preoccupa, sappi che è ancora vivo.-
Il signor Smith, socchiuse gli occhi, quasi come se volesse metterla a fuoco. Guardarla meglio.
-E lei come può saperlo?-
Diana sorrise, allargando la bocca. I denti bianchi in primo piano.
-Lei non sa chi sono signor Smith, e di certo non sa come lavoro-
Edgar era rimasto in silenzio per qualche minuto. I pensieri offuscati da un presentimento strano. La sensazione di aver già visto quella donna, di aver già posato gli occhi su un essere pieno di furbizia. Grondante di pericolo. Un turbamento che lo aveva accolto anche in caserma, quando aveva interrogato la paziente Follies.Una fitta nube di misteri, pareva perseguitare quelle due donne. E persino il suo sesto senso gli gridava di rimanere in allerta.
-Chi siete voi?-
Per un attimo gli parve di sedere davanti all'oblio. E di non sapere assolutamente nulla, nonostante i quarant'anni. Simile a uno scolaro alle sue prime armi. Un novellino nelle sue prime esperienze. Poche donne aveva conosciuto con quella tremenda aura: un tipo di donna capace di piegare anche quello che restava indomabile.
-E chi volete che sia? Signor Smith? Sono soltanto una povera signora...-
Diana si inumidì le labbra, lieta di avere tutta l'attenzione di lui sulla sua persona.
-Una povera donna condannata a conoscere cose di cui non vuole essere al corrente-
Edgar sembrò guardarla rapito.
-Cose occulte che finora ha lasciato dormire nelle tenebre. Tuttavia, ora pronte a camminare verso la luce.-
Si chinò in avanti, sul tavolo, riposando le braccia sulla superficie.
-E lei Edgar, un uomo brillante che mi aiuterà a far trionfare la verità! Anche a costo di mettere la vita di suo figlio a repentaglio-
Edgar si rianimò dallo strano incantesimo. Gli occhi infuocati per la rabbia che serbava.
-E lei crede davvero che l'aiuterò? Mi prende per un'idiota?-
L'uomo si alzò dalla sedia, con lo scopo di mandarla via da casa sua.
-Non tocchi mio figlio o giuro che l'ammazzo-
Diana si alzò a sua volta dalla sedia, sporgendosi verso di lui. Quasi appagata dal veleno nel suo tono. Tentata dalla seduzione allettante di possederlo, di giocare con la sua mente; col fine di confondergli le idee.
-Tranquillo caro. Io non toccherò suo figlio. Anzi, sarà proprio lei a mandarlo da me, quando il tempo sarà propizio...-
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✴ THE SICK GIRL ✴[Prima Parte]
Romantik3°posto in Nuovi Talenti 2019 4°posto in Rose Award Contest 2019 ~COMPLETA~ [ATTENZIONE: TEMATICHE DELICATE; CONTENUTI FORTI] Ariana Clark è una ragazza folle. Rinchiusa in un manicomio alquanto sinistro; sinistro come quelle ultime case in fondo al...