♕ Peony ♕

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Chiazze di colore lilla e rosa gli macchiavano la pelle ambrata del viso, incorniciando quello che probabilmente era uno dei più bei sorrisi soddisfatti che gli si fosse mai dipinti sul viso. I suoi occhi attenti passavano attentamente su ogni linea, ogni pennellata e ogni tratto che aveva fatto utilizzando le dita delineandone i colori. Era decisamente perfetto.

« È stupendo. »

Una voce ormai conosciuta riporto Taehyung alla realtà, rompendo così la bolla di contemplazione in cui si era chiuso nell'ammirare il suo nuovo dipinto appena concluso. Jin attirò tutta la sua attenzione. Il maggiore gli si avvicinò lentamente, ammirando e contemplando a sua volta la sua opera d'arte.

« È il suo regalo di compleanno? »

Il grigio annuì prima di riportare il suo sguardo ad ammirare quell'insieme di forme e colori che da un paio di settimane aveva iniziato a raffigurare il suo soggetto preferito.

« Hyung, pensi che gli piacerà? »

« Ne sarà entusiasta! »

Le labbra di Taehyung si schiusero in un dolce sorriso, lo sperava veramente. Il rosa gli passò un foglietto decorato, dal colore giallo canarino, sopra cui vi erano delle scritte che Taehyung non lesse subito.

« È il tuo invito per la festa di Jimin, domani sera. Deduco da questo » disse indicando il dipinto. « Che sarai presente. Sbaglio? »

« Eeh... no, no, ci sarò. » rispose Taehyung osservando il biglietto.

Jin lo guardò osservare attentamente le scritte in corsivo sulla carta. « Sei fortunato. Gli altri inviti li ha scritti Hoseok. Jimin ha voluto scrivere il tuo personalmente. »

Taehyung sorrise alle parole che aveva appena sentito arrossendo lievemente. L'ha scritto lui...

« Beh, ora vado, ho altro da fare. » disse Seokjin sistemandosi la giacca. « Naturalmente, spero che tu riesca a trovare il tempo per terminare anche il MIO di dipinto. Non me ne sono dimenticato. » gli ammiccò, e il grigio annuì. « Naturalmente hyung, è già praticamente finito devo soltanto dare gli ultimi ritocchi. »

« Molto bene allora. Ci vediamo. » lo salutò uscendo dalla stanza.

Taehyung rimase a fissare la porta che si richiudeva, poi il suo sguardo si riposò sull'invito. Quella calligrafia era elegante, bellissima. Però gli sembrava di averla già vista, anche se non si ricordava dove. Lasciò che i suoi occhi vagassero per il laboratorio intanto che il suo cervello lavorava, ma questi poi si soffermarono su un biglietto scritto in fianco a una piccola candela, una candela che aveva il suo profumo preferito alla vaniglia. Allungò la mano e lo prese, affiancandolo all'invito che Seokjin gli aveva appena consegnato.

« Allora eri tu... » si ritrovò a mormorare sorpreso, mentre il più grande e bello dei sorrisi gli si dipingeva sulle labbra.

•••

Le dita di Yoongi correvano in movimenti leggeri ma allo stesso tempo decisi sopra i tasti bianchi e neri del pianoforte, creando una melodia perfetta e quasi allegra, una cosa un po' insolita per chi lo conoscesse. Ma quella mattina si era svegliato bene, Hosek non c'era, probabilmente era già andato ad una delle sue prove, e la colazione era stata tranquilla. Non si era vista l'ombra n'è di Jin ne di Jimin. Si era pure chiesto cosa stessero facendo, ne aveva quasi sentito la mancanza, soprattutto del maggiore visto che ormai era la loro routine prendersi a frecciatine già di prima mattina; ma poi si ricordò di schiaffeggiarsi mentalmente ricordando a se stesso che dopo tutto qui tre erano ancora il nemico e che se non li avesse visti per il resto della giornata probabilmente sarebbe stata una giornata migliore.

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