♕ Creative Colors ♕

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" Quando non ho più blu, metto del rosso

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" Quando non ho più blu, metto del rosso. "
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Picasso


Taehyung sistemò i fogli da disegno nello zaino, così come il suo astuccio di colori acrilici.

Era quasi ora di andare a lezione e a lui piaceva arrivare sempre qualche minuto in anticipo, giusto per scegliersi un buon posto in prima fila e la tela migliore della giornata.

Chiuse lo zaino e mise il suo solito taccuino con tanto di pezzettino di carboncino in tasca. L’ispirazione avrebbe potuto colpirlo in qualsiasi momento, quindi era meglio che fosse sempre pronto.

« Jungkook, non hai lezione? » chiese al ragazzo steso sul letto con un fumetto aperto in volto. Non riusciva a capire se dormisse o meno.

« No, il professore non c’è. » rispose da sotto le pagine. « Quindi aspetto che Yoongi hyung finisca e poi vado a prenderlo. »

« Ah, d’accordo. Non vuoi accompagnarmi? » chiese andando a mettersi le scarpe.

Sentì il lamento svogliato di Jungkook e subito alzò gli occhi al cielo. « Okok, muoviti solo per Yoongi, mi raccomando. » sospirò. Si mise la giacca in pelle nera, una sciarpa grigia e lo zaino in spalla; controllò di aver preso tutto e poi uscì dalla camera.

Attraversò il corridoio e scese le scale che portavano all’atrio. Di solito Yoongi se ne stava lì, sulle poltroncine, a bersi il caffè, ma ultimamente aveva smesso. Probabilmente non avrà più tempo.

Uscì dal dormitorio e percorse la strada nell’ampio giardino che lo avrebbe portato nell’aula di arte. Faceva più freddo dei giorni precedenti e lui rimpianse di aver indossato solamente quella stupida giacca. Avrebbe potuto andarsi a cambiare, ma non aveva tempo.

Mentre camminava, vide Hoseok uscire dall’ingresso dell’università e andare verso di lui.

Gli passò in fianco e il rosso lo salutò con un semplice “Ehi!” e un sorriso, prima di andarsene probabilmente in camera. Forse stava andando a prendersi lo zaino, dato che ne era sprovvisto, ma ripensandoci… Non sono fatti miei. Pensò alzando le spalle.

Infatti secondo lui più stava lontano dal trio e più tranquillamente avrebbe superato l’anno.

Aveva già capito che Seokjin adorava sfidare le persone in modo subdolo e dimostrare la propria superiorità, per cui non doveva fare altro che girarci al largo; Hoseok non era altro che un soldatino, come l’aveva definito Seokjin stesso, ma era fin troppo fedele al duo e sicuramente non ci avrebbe pensato due volte a fare la spia e a rovinare la vita a qualcuno.

Jimin invece… Non aveva ancora capito come prenderlo. Era gentile, gentile sul serio, almeno con lui, ma il suo stare con Jin lo confondeva. Non che ci prestasse attenzione, comunque.

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