[ Vmin - NamJin ]
Credevano di esserseli levati dai piedi,
Di avere un problema in meno.
Ma Kim Seokjin e Park Jimin stavano tornando,
Più crazy e b*tch di prima.
Accenni di Sope e di Jikook
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
" Quando non ho più blu, metto del rosso. " -
Picasso
Taehyung sistemò i fogli da disegno nello zaino, così come il suo astuccio di colori acrilici.
Era quasi ora di andare a lezione e a lui piaceva arrivare sempre qualche minuto in anticipo, giusto per scegliersi un buon posto in prima fila e la tela migliore della giornata.
Chiuse lo zaino e mise il suo solito taccuino con tanto di pezzettino di carboncino in tasca. L’ispirazione avrebbe potuto colpirlo in qualsiasi momento, quindi era meglio che fosse sempre pronto.
« Jungkook, non hai lezione? » chiese al ragazzo steso sul letto con un fumetto aperto in volto. Non riusciva a capire se dormisse o meno.
« No, il professore non c’è. » rispose da sotto le pagine. « Quindi aspetto che Yoongi hyung finisca e poi vado a prenderlo. »
« Ah, d’accordo. Non vuoi accompagnarmi? » chiese andando a mettersi le scarpe.
Sentì il lamento svogliato di Jungkook e subito alzò gli occhi al cielo. « Okok, muoviti solo per Yoongi, mi raccomando. » sospirò. Si mise la giacca in pelle nera, una sciarpa grigia e lo zaino in spalla; controllò di aver preso tutto e poi uscì dalla camera.
Attraversò il corridoio e scese le scale che portavano all’atrio. Di solito Yoongi se ne stava lì, sulle poltroncine, a bersi il caffè, ma ultimamente aveva smesso. Probabilmente non avrà più tempo.
Uscì dal dormitorio e percorse la strada nell’ampio giardino che lo avrebbe portato nell’aula di arte. Faceva più freddo dei giorni precedenti e lui rimpianse di aver indossato solamente quella stupida giacca. Avrebbe potuto andarsi a cambiare, ma non aveva tempo.
Mentre camminava, vide Hoseok uscire dall’ingresso dell’università e andare verso di lui.
Gli passò in fianco e il rosso lo salutò con un semplice “Ehi!” e un sorriso, prima di andarsene probabilmente in camera. Forse stava andando a prendersi lo zaino, dato che ne era sprovvisto, ma ripensandoci… Non sono fatti miei. Pensò alzando le spalle.
Infatti secondo lui più stava lontano dal trio e più tranquillamente avrebbe superato l’anno.
Aveva già capito che Seokjin adorava sfidare le persone in modo subdolo e dimostrare la propria superiorità, per cui non doveva fare altro che girarci al largo; Hoseok non era altro che un soldatino, come l’aveva definito Seokjin stesso, ma era fin troppo fedele al duo e sicuramente non ci avrebbe pensato due volte a fare la spia e a rovinare la vita a qualcuno.
Jimin invece… Non aveva ancora capito come prenderlo. Era gentile, gentile sul serio, almeno con lui, ma il suo stare con Jin lo confondeva. Non che ci prestasse attenzione, comunque.