Ho sbagliato. Ne sono consapevole, non intendo giustificarmi oltre.
Ma è troppo tardi.
Chissà cosa penserebbero di me i miei genitori? Probabilmente mio padre ne sarebbe quasi fiero; mia madre, invece, un po' meno. Loro due, che hanno sempre lavorano duramente per farmi avere il meglio, sacrificando i loro sogni e la maggior parte dei loro desideri per mandare avanti la nostra famiglia.
Troppo spesso ho visto la preoccupazione sul volto di mia madre e la stanchezza in quello di mio padre. Più li guardavo e più crescevo con l'idea di voler avere un futuro brillante per me stesso, oltre che dare loro un motivo per essere orgogliosi di me. Per farlo, ho sempre creduto di dover mettere la carriera al primo posto, rinunciando al resto, e così ho fatto. Solo ora ho capito che non deve essere per forza così.
Non voglio venire frainteso: io sono riconoscente per ciò che fanno per me, ma sono altrettanto fiero dell'impegno che ho investito in tutti questi anni. Sono felice di aver dato tutto me stesso, di esser riuscito a prendere quella borsa di studio e di aver potuto frequentare questa università. Di aver conosciuto Jin.
Soprattutto per la possibilità di conoscere Jin.
Non mi perdonerà mai. Lo so e non lo biasimo. Non riesco nemmeno ad arrabbiarmi con Yoongi che, da qualsiasi parte io guardi la situazione, ha fatto la spia. Forse avrei fatto lo stesso, fossi stato nei suoi panni.
Ho preferito continuare a scrivere e analizzare alle sue spalle ogni minuto della nostra relazione. Pensavo di averlo come mia priorità, ma sono stato cieco.
La parte forse peggiore è stata pensare che tutto sarebbe andato per il meglio, che in fine a tutto ciò se l'avesse scoperto magari mi avrebbe capito, dato che lui stesso sa essere ambizioso, e che quello che stavo facendo non era affatto grave.
Ho pensato molto a quello che ho fatto, come l'ho fatto arrivando all'unica conclusione che realmente voglio:
Oggi tenterò, probabilmente invano lo so, di aggiustare le cose. Ma ci proverò.
Perché non amerò mai nessuno quanto ho amato Seokjin.
***
Mi state prendendo in giro.
Seokjin corrucciò le sopracciglia guardando la scena davanti a sé.
Tornato all'università dopo un mese di lezioni online, una delle prime cose che Jin si era ripromesso di fare era quella di andare a vedere com'era messo il club di teatro. Lui si era tenuto in contatto con i membri, certo, ma aveva voluto vedere di persona a che punto erano i preparativi per la scenografia dello spettacolo di fine anno.
Quindi si era recato al padiglione entrando dall'ingresso principale ed era intenzionato ad andare dietro le quinte, quando si ritrovò di fronte uno spettacolo totalmente diverso.
Il palcoscenico era decorato con decine e centinaia di rose rosa: petali per terra, cespugli che Jin non capiva da dove fossero saltati fuori e, soprattutto, attaccate come decorazione a un cartellone fissato in cima al palco che recitava: "Per il principe più bello".
In mezzo ai petali di rose, Namjoon se ne stava in piedi con un mazzo di fiori. Era nervoso, si vedeva lontano un miglio, e indossava vestiti eleganti di prima mattina.
« Ciao. » lo salutò. « Sei stupendo con quel colore di capelli. »
Jin non rispose, troppo occupato a guardare quella scenografia.
« L'ho fatto fare per te. Rose rosa, le tue preferite. » Namjoon attese che Seokjin fosse più vicino per continuare. « Ti piace? Che ne pensi? »
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Crazy&B*tch
Fanfiction[ Vmin - NamJin ] Credevano di esserseli levati dai piedi, Di avere un problema in meno. Ma Kim Seokjin e Park Jimin stavano tornando, Più crazy e b*tch di prima. Accenni di Sope e di Jikook