♕ Cornflower ♕

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« Hai preso tutto? »

« Sì, penso di sì. » Taehyung si guardò intorno facendo un rapido ordine mentale delle cose che aveva messo all'interno dello zaino, osservando poi quest'ultimo stretto tra le mani pronto per esser messo nei sedili posteriori della macchina di Jimin. 

« Perfetto, partiamo allora. » il tono ad esprimere quasi una domanda mentre un piccolo sorriso gli decorava le labbra. Taehyung sorrise a sua volta, posando poi lo zaino e la giacca. Jimin lo osservò sistemarsi il maglioncino rosso bordeaux che aveva indossato quella mattina, pronto a fare il giro per sedersi dal lato del passeggero quando un'idea gli balenò in mente facendolo sogghignare internamente: « Taehyung, aspetta! » richiamò la sua attenzione fermandolo, lo sguardo interrogativo e tutta la sua attenzione palesando una certa curiosità; 

« Ti va di guidare? »

Gli occhi del pittore si spalancarono, così come la bocca mentre un moto di ansia, euforia e agitazione si faceva spazio al suo interno. Boccheggiò un paio di volte facendo ridere Jimin. « C-cosa? Dici davvero? » 

Il maggiore mosse la testa in un segno positivo e del tutto convinto. « Sì, dico davvero. » ancora con il sorriso tra le labbra gli lanciò le chiavi, 

Taehyung sollevò prontamente una mano prendendole al volo con la paura di farle cadere; se l'avesse fatto si sarebbe schiaffeggiato da solo. Guardò ancora sconvolto la piccola chiave tonda tra le sue mani sollevando lo sguardo solo una volta che Jimin si era fermato al suo fianco. 

« Ma ne sei sicuro? » Tutta la sua preoccupazione traspariva dal tono insicuro della voce. Insomma, lui non aveva mai guidato una macchina del genere! E se gliela rompo? 

Il biondo gli prese una mano accarezzandone dolcemente il dorso con il pollice. « TaeTae, se non ne fossi sicuro non te la lascerei guidare non pensi? Devi ritenerti fortunato, sai?! La mia bimba di solito la posso guidare solo io. » concluse con un piccolo l'occhiolino divertito. Voleva che Taehyung si sentisse a suo agio, non gli era sfuggita quella nota di entusiasmo brillare all'interno dei suoi occhi non appena gli aveva posto la sua domanda. Gli angoli della bocca del minore si sollevarono dando vita ad un leggero e dolce sorriso, chinandosi poi a lasciargli un piccolo e veloce bacio a stampo sulle labbra cogliendo del tutto alla sprovvista Jimin, che rimase a guardarlo leggermente colpito da quel gesto tanto spontaneo quanto ancora nuovo per entrambi. 

« Grazie, Jiminie... » gli sussurrò a fior di labbra. Inutile dire che le guance di Jimin si tinsero di una bellissima sfumatura rosea che a detta del pittore gli donava particolarmente. Se questa era la ricompensa, allora avrebbe dovuto lasciarlo guidare molto più spesso. 

Aprì la porta del guidatore sedendosi al suo interno, allacciandosi la cintura e aspettando che il biondo facesse lo stesso dall'altro lato. Guardò poi Jimin chiedendogli come avrebbe dovuto inserire la chiave visto che non era come una chiave normale e che all'andata non aveva prestato particolarmente attenzione alla macchina visto che era più interessato al proprietario; « La inserisci lì, e poi premi il pulsante di start al suo fianco. » 

Taehyung fece come gli era stato detto, tenendo premuta la frizione, e non appena schiacciò il pulsante di accensione il motore si mise in moto, facendolo sorridere soddisfatto mentre una prima sensazione di adrenalina iniziava ad invaderlo. Aveva sempre desiderato guidare una macchina sportiva come quella e adesso ne aveva finalmente l'occasione. Quando sarebbe tornato in camera l'avrebbe sicuramente raccontato a Jungkook. Sistemò tutti gli specchietti mentre Jimin collegava la musica allo stereo e una volta pronti si lanciarono un ultimo sguardo complice e d'intesa. Quella macchina era stupenda, Taehyung non aveva mai guidato così bene una macchina da quando aveva la patente. Certo, era abituato con la sua che dopo tutto non era così male, ma quella di Jimin non era niente a confronto. Partì leggermente agitato ma si sciolse subito dopo i primi dieci metri, passando il resto del viaggio tranquillamente parlando tra di loro o cantando qualche canzone che magari li gasava più di altre, ridendo poi quando Jimin gli posò una mano sulla coscia stringendola appena mandando mentalmente in crisi Taehyung per alcuni secondi. 

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