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Decidono di passare la giornata con te poiché, riportando le loro parole 'dato che abbiamo deciso ospitarti a casa nostra dobbiamo stare insieme e conoscerci meglio'.
Ammetti a te stessa che la cosa non ti dispiace affatto, dopo essere rimasta senza genitori, hai bisogno di un po' di affetto e distrazioni, e in questo caso a pensarci sono tuoi coinquilini.
L'autunno si sta avvicinando sempre di più, ma fortunatamente fuori c'è un bel sole. Cominciate a camminare senza una meta  ben precisa e dopo qualche minuto arrivate in un parco. È pieno di bambini di tutte le età e, adorandoli, preghi i ragazzi di rimanere lì. Loro acconsentono e decidete, anzi decidi, di sedervi su delle panchine vicine a un gruppetto di bambini che giocano a passarsi goffamente una piccola palla. Vi mettete a ridere scherzare, finchè non senti qualcosa di freddo toccarti la caviglia. Chini la testa e vedi un pallone da calcio vecchio e un po' sgonfio vicino al tuo piede, alzi istintivamente la testa per cercare il proprietario e vedi un bambino venirti incontro. Il piccoletto dice un impacciato 'scusa' mentre chinandosi raccoglie velocemente la palla. Lo vedi corricchiare verso il campetto da basket e, diversamente dagli altri bambini, giocare da solo.
Nel frattempo i ragazzi si sono accorti che non li stai più ascoltando.
"...Ah sì, T/N ricordami che alle ventordici di domani devo andare sulla luna" dice Jin scherzando, con la speranza di  farti scendere la testa dalle nuvole. Rispondi semplicemente con un incerto 'sì' suscitando delle piccole risate da parte dei ragazzi.

Vedi il bambino inciampare e cadere a terra. Alzandosi stringe le piccole mani in due pugni e riprende a giocare imperterrito.

Jimin comincia a preoccuparsi del fatto che tu non risponda, in effetti, sembri più morta che viva.
"T/N..." dice appoggiandoti una mano sulla spalla. A quel tocco inaspettato sussulti e Jimin, non volendo spaventarti, ritira velocemente la mano.
"Scusa se ti ho spaventata...stai bene?" chiede.
"Sì, sì è tutto ok...è solo che..." dici indicando quell' esserino che tanto ti incuriosisce.
"Quel bambino mi fa tenerezza, nonostante abbia un pallone a dir poco trasandato, nonostante a volte cada, si ostina a continuare a giocare".
Forse più che provare tenerezza lo ammiri, lui, a differenza tua, non si abbatte al primo ostacolo. Ti perdi nuovamente nei tuoi pensieri guardando, con occhi persi, davanti a te. Dopo poco vedi passarti davanti Yoongi.
"Ehi Yoongi, dove stai andando?" chiedi incuriosita, ma il ragazzo ti ignora. Continua a camminare fino a quando non raggiunge il bambino.

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E sì sono riuscita a pubblicare...scusate l'assenza.

𝕊𝚠eǝᴛ ᴅ𝐞𝑠𝒕𝗂𝔫𝕪 | p.jmDove le storie prendono vita. Scoprilo ora