Nei giorni a seguire cominci anche tu a evitare Jimin. Ti senti a disagio già al solo pensiero di doverlo obbligare a parlare.
Come se non bastasse il giorno precedente aveva fatto una delle sue solite cadute e, appoggiando male il piede sulle scale, si era slogato la caviglia. Al ragazzo è stato vietato di muoversi troppo e ballare, così, mentre gli altri vanno a provare, lui rimane in casa.
Con te. Voi due. Da soli.
Ti spareresti volentieri un colpo in testa.
Purtroppo i ragazzi ti hanno incaricata di cucinare per entrambi a pranzo e portare il cibo direttamente nella sua stanza.
Fai un bel respiro e ti dirigi verso la camera del ragazzo. Rimani bloccata davanti alla porta, ma, scuotendo la testa, come per scacciare un brutto pensiero, ti fai coraggio e apri.
Quando apri la porta la prima cosa che vedi sono gli addominali di Jimin. Solo in quel momento ti ricordi di esserti dimenticata di bussare prima di entrare ed eri riuscita a beccare proprio il momento in cui si stava cambiando.
Richiudi subito la porta urlando uno 'scusa' imbarazzato, mentre senti ridere dall' altra parte della parete.
Dopo qualche minuto passato a fissare il vuoto con il viso che andava a fuoco per l'imbarazzo, Jimin apre la porta, lasciandoti entrare nella sua stanza.Fai per posare il cibo e andartene quando senti dire: "Vuoi che ti racconti cos'è successo, vero? Vuoi sapere cosa intendevo quando ho detto che non volevo farti soffrire?".
"Sì, te la senti di raccontare?" dici dimenticandoti dell' imbarazzo iniziale.
Jimin ti invita a sederti, sul letto, di fronte a lui.
Ti guarda negli occhi e, dopo averti dato una leggera carezza sulla guancia, comincia a parlare."Poco prima del nostro debutto stavo con una ragazza, un mia compagna di scuola. Si chiamava Shin, Choi Shin. Ci amavamo molto e, anche se dopo il debutto ci fu vietato di avere delle relazioni, io cercai in tutti i modi di rimanere al suo fianco. La nostra relazione "segreta" andò avanti per sei mesi, fino a che lei non dovette trasferirsi all'estero. Fu un momento molto difficile per entrambi, ma cercammo di affrontarlo insieme, per venirne fuori al meglio possibile.
Mentre la raggiungevo in aeroporto per salutarla un'ultima volta, una fan mi riconobbe e mi baciò. Shin purtroppo ci vide e scappò piangendo. Prima che io potessi togliermi la ragazza di dosso e cercare di raggiungerla, il suo aereo era già partito.
Provai a chiamarla e scriverle, ma non mi rispose mai".Jimin comincia a piangere, così lo abbracci, facendo appoggiare la sua testa sul tuo petto, per tranquillizzarlo e fargli capire che non è da solo e ci sei tu a consolarlo.
"Capisci T/N? Se ne andò p-per sempre d-dalla mia vita...e-e io non la s-salutai neanche" singhiozza piangendo sempre di più.
"M-ma il punto è che ho p-paura di far soffrire anche te T/N".
A quelle parole metti due dita sotto il mento di Jimin, in modo da obbligarlo a guardarti negli occhi. Ti sporgi verso di lui e annulli da distanza che vi separa, dando vita a un dolce bacio.
"Jimin io mi fido di te, so che non mi farai del male".
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Bene bene gente, eccomi qua. Spero vi piaccia
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𝕊𝚠eǝᴛ ᴅ𝐞𝑠𝒕𝗂𝔫𝕪 | p.jm
Fanfiction'Ora che ci pensi sembra così strano...Jimin era sempre stato tra i tuoi idoli preferiti e ora te lo ritrovi di fronte...oltretutto mentre ti fa dei complimenti...''𝘪𝘭 𝘥𝘦𝘴𝘵𝘪𝘯𝘰 𝘦' 𝘤𝘰𝘴𝘪' 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘦'' pensi'. [completa]