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Il giorno dopo ti svegli abbastanza tardi e scendendo al piano di sotto per fare colazione, ti accorgi che sei l'unica rimasta in casa.
I ragazzi sono già andati alla Bighit per provare.
'Bhe, almeno ho casa tutta per me, senza sette catastrofi umane intorno' pensi.

Dopo la colazione, prendi il telefono e le cuffiette e, mentre pulisci un po' la casa, cominci a cantare le tue canzoni preferite.

Passi così circa venti minuti, ma dopo un po' cominci ad avere la sensazione di essere osservata. Provi a ignorare questo presentimento e continui a cantare e fare le pulizie, d'altronde, a meno che non ci sia un ladro, sei l'unica presenza in quella casa.
Dopo una manciata di minuti senti un rumore provenire da dietro di te, così ti togli una cuffietta e ti giri per vedere se c'è davvero qualcuno che ti sta osservando.
Girandoti vedi Jimin con la schiena appoggiata alla porta che ti guarda con un sorrisetto.
"JIMIN! non sapevo che fossi qua, potevi dirmelo!" dici imbarazzata del fatto che ti abbia sentito cantare.
"Bhe, scusa, non volevo spaventarti...e poi hai una bella voce e non volevo che smettessi".
A quelle parole arrossisci violentemente e dirigi lo sguardo verso il basso per non incontrare il suo.
Dopo poco senti Jimin pronunciare il tuo nome per attirare la tua attenzione, così alzi lentamente la testa e, inclinandola leggermente chiedi: "Che c'è Jimin?".
"Ti...andrebbe di sentire una mia canzone?" dice lui tutto d' un fiato, forse, per paura che gli rispondessi negativamente.
"Certo che mi va!" dici euforica. Quella domanda ti ha reso così felice da farti brillare gli occhi. Adori la voce di Jimin, che tra l'altro è il tuo bias, e all' idea di sentire la sua voce dal vivo, cominci a sorridere come un ebete.
Tende la mano verso di te e tu la afferri titubante. Ti trascina sulle scale e, attraversando il corridoio, arrivate davanti a una porta chiusa a chiave.
Jimin mette la mano libera nella tasca dei pantaloni e ne estrae una chiave.
Apre la porta e ti guida in quella stanza con sicurezza. Non l'avevi mai vista prima d'ora e non l'avevi neanche notata quando Jin ti fece fare il giro della casa la prima volta che entrasti.
La stanza ha le parenti di un bianco candido e un tappeto dall'aspetto soffice medesimo colore. Quest' ultimo ricopre un pavimento in legno. Sopra l'enorme tappeto è posizionato, al centro, un tavolino rotondo in vetro. Ai lati ci sono dei divanetti in pelle, anch'essi bianchi. Lungo le pareti sono posizionati vari mobili, probabilmente di antiquariato, e sulla parete più lunga c'è una finestra.
Sul tavolino di vetro sono posizionati un registratore e dei fogli fra cui spartiti e testi di canzoni.
"Quando siamo venuti ad abitare qui alcune stanze rimasero vuote e io mi presi questa. La uso per comporre o scrivere nuovi singoli, la maggior parte li ho scritti proprio qua!" dice Jimin risvegliandoti dai tuoi pensieri.

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Sono tornata.
Era da un po' che non pubblicavo, scusatemi. Spero che mi vogliate bene lo stesso<3

𝕊𝚠eǝᴛ ᴅ𝐞𝑠𝒕𝗂𝔫𝕪 | p.jmDove le storie prendono vita. Scoprilo ora