41. Vi spieró

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Sto arrivando in ritardo alla mensa per quella prof che mi voleva rimproverare, ma non poteva scegliere un' altro momento. Io ho fame.

Vado a passo veloce verso la mensa ma vengo fermata d'istinto da una scena orribile: c'è quello dell'ultimo anno che butta i libri di Crystal per terra, in pratica la sta bullizzando, ma come si permette?

Mi avvicino con la rabbia a mille, spingo via dal colletto della maglia e lo faccio sbattere contro gli armadietti

-Ma che cazzo fai? Ma come ti permetti ti maltrattare la mia amica- dico furiosa.

-Ma staccati- prova a scansarmi ma io lo sbatto ancora di più verso gli armadietti, ho paura di romperli.

-Che c'è? Ti pare divertente prendere in giro una ragazzina solo perché la tua giornata è andata di merda o forse perché ti credi Dio, ma ti informo che non sei nessuno e qualsiasi cosa ti sia successo di certo non devi andare a bullizzare le ragazze, sia chiaro. E comunque fai proprio schifo- Mi stacco e prendo dal braccio Crystal che era caduta
-Andiamo in mensa che ho fame-

Mi rigiro e gli avverto:
-Ti avverto, non farle più male perché sarò costretta a usare le maniere forti e comunicherò al preside della scuola di denunciarti perché devo immaginare che non è stata la prima volta e questo basta- credo che dicendo questo non le farà più male.

-Stai bene?- le chiedo mentre guardo se ci sono ferite anche se non credo, sembra tutto apposto.
-Si tranquilla- risponde Crystal sembrando quasi spaventata.

Entriamo in mensa , prendiamo il nostro pasto e ci sediamo.

-Perché siete in ritardo?- ci chiedono Megan e Jennifer.

-Io perché la professoressa Williams mi ha rimproverato perché non ero attenta- spiego.

Crystal rimane zitta perciò non vuole dire cosa è successo e io di certo non sto qui a raccontarlo. Devo cambiare argomento e subito noto che Logan non c'è e chiedo:
-Ma Logan? Oggi a scuola lo avevo visto, adesso dove sta?-

-Sta lì- indica Jennifer un posto dietro di me.
Mi giro e lo vedo parlare io lo chiamo e lo saluto.

-Ci ha rimpiazzato- fa la finta offesa Megan.
Un po' mi dispiace perché mi ero affezionata molto a lui e vedere lui che sta con altre persone mi sento in colpa perché forse non l'ho considerato o forse da quando sono arrivata io, lui non si sente più nel gruppo.

-Che stai pensando?- mi chiede Megan.

-Niente- adesso questi sensi di colpa mi faranno morire finché non parlerò con lui.

-Ragazze vi devo dire una cosa- comunica Alexis che tutto questo tempo non l'avevo sentita, chissà cosa le sarà successo.

-Lucas mi ha chiesto di uscire domani sera- annuncia.

-Oddio che bello, cosa ti metterai? Dovrai essere perfetta- esulta Jennifer.

-Avrò con cosa ricattarti con mamma e papà- sussurra Megan ma tutte la sentiamo anche Alexis e tra loro inizia una discussione ma a me viene una splendida idea:
-Dove andrete?- chiedo.

-Al ristornante quello aperto da poco, si chiama Jeanne D'Arc-

Adesso sì che avrò con cosa ricattarla però devo sapere un ultimo dettaglio:
-Ma a che ora?- chiedo.

-Alle 6 di sera-

-Perché queste domande?- chiede curiosa.

-Pura curiosità- bugia, ho intenzione di spiarla e farle qualche foto così avrò veramente con cosa ricattarla o solo per riderci su.
Mentre parlavamo dei test che in questo mese dovremmo svolgere, mi arriva un messaggio da Kevin:
Ci incontriamo nel nostro posto

-Ragazze io vado che tengo lezione al secondo piano e vorrei prendere i posti migliori- trovo una scusa velocemente ma Crystal dice:
-Mancano ancora 20 minuti alle lezioni-

-Voglio anche ripetere- un'altra trovata veloce, sono troppo brava con le bugie.
Prima che dicano altro prendo il mio zaino e scappo via.

A passo veloce mi dirigo al posto e quando entro lo vedo seduto per terra a guardare un punto a caso.
-Hey- lo saluto mentre mi siedo accanto a lui.

-Finalmente sei qui, mi mancavi troppo- ci diamo una serie di baci e io inizio a fare una serie di domande a caso giusto per parlare. Questa nostra relazione segreta è interessante perché lui davvero mi piace forse lo amo cioè credo proprio di sì perché lui mi fa sentire bene ma non so per quanto altro tempo dovremmo nascondere questo, per abbracciarci in pubblico, baciarci, uscire insieme per un appuntamento. Tutto ciò non lo possiamo fare per colpa mia, o per meglio dire per colpa di mio fratello perché è stato lui ad entrare in questo giro ma io essendo sua sorella mi hanno presa di mira, voglio semplicemente capire cosa vuole da me per difendere le persone che amo e ricominciare la mia vita spensierata.

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Sono davanti al locale in cui Alexis si deve incontrare con quello che si chiama Lucas.
Entro 10 minuti dovrebbero arrivare.

Dopo aver aspettato un tempo indeterminato li vedo entrare e Alexis sempre bella e sembra felice perciò anche io lo sono. Piano piano mi avvicino per vedere dove si sono seduti. Sono seduti vicino alla vetrata che fa vedere un bel niente, qualche albero e niente di che.
Cerco di entrare inosservata, trovo un posto non troppo vicino a loro ma in modo che io li possa vedere e fargli delle foto da coppietta fantastica.
Sembra che parlino di qualcosa di divertente perché ridono insieme e lei sembra davvero felice almeno che non stia facendo la tattica di ridere a ogni singola cosa che dice, cosa che secondo me non ha senso cioè se dice che gli è morto il gatto non puoi ridere. Anche se Dio mi ha incorporato questa cosa già senza che io lo voglia perché rido abbastanza spesso ma non sempre.

Dopo un po' ordinano e lo faccio anche io, io ho ordinato degli spaghetti alla marinara, la prima cosa che ho trovato.
Prima stavo per essere scoperta perché Alexis si era girata ma io mi sono nascosta con il Menù perciò sto tranquilla.
Quando finiscono di mangiare lei si alza, credo per andare in bagno e invece va nella mia direzione. E adesso cosa faccio?
Mi giro verso il muro cercando di nascondermi ma qualcuno o per meglio dire Alexis si siede sul tavolo, adesso chi la sente. Dopotutto non volevo far niente di che.

-Che ci fai qui?- chiede con rabbia. Potrei giurare di aver visto del fumo dal naso.

-Volevo provare questo nuovo ristorante-

-Lo stesso giorno e lo stesso orario in cui dovevamo uscire noi?- 

-Ok scusa, ma vi volevo controllare e farvi una foto, niente di che- confesso dispiaciuta.

-Cosa? Ma stai scherzando? Vedi di uscire se non vuoi che gioca con te e il coltello- da lì ho capito che forse è meglio lasciarli soli, faccio giusto una foto a questa coppia e poi vado perché forse non è giusto spiarli ma volevo semplicemente vedere come andava tra loro. Alexis sembra felice e sembrano fatti insieme ma non posso concludere niente io. Posso solo aiutarla quando avrà bisogno.
Controllo sul mio telefono le foto che ho fatto e sono solo 5, speravo di farne di più.
La prima è uscita tutta mossa, la seconda è bella: c'è lei che guarda Lucas mentre dice qualcosa, la terza è la più bella perché c'è lei che sorride e anche lui, sono davvero usciti molto bene. Le altre 2 sono venute maluccio per colpa mia che muovevo troppo il telefono e sono uscite male.

Opposite attractDove le storie prendono vita. Scoprilo ora