9. Diversamente simili

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-Eccoci- annuncia Kevin.

Wow. Sono davvero felice che mi abbia portata qui, mi mancava il mare. È un posto così bello, e la cosa che mi piace di più è guardare il tramonto qui. Forse non mi poteva portare in un posto più bello di questo, ha azzeccato tantissimo. È anche l'orario perfetto perché il sole sta per tramontare e c'è una luce bellissima.

-È bellissimo- sussurro senza togliere gli occhi dal mare.

- lo so, ecco perché ti ho portata qui e poi sono certo che ti piace il mare perché ti rilassa- suppone quasi certo. Come sempre ha indovinato.

-ma come hai fatto a indovinare, anzi come fai a sapere tutte queste cose su di me?- chiedo mentre lo guardo stranita. Lui spesso indovina le cose su di me, non mi avrà stalkerata? Però adesso che ci penso la cosa sta iniziando ad essere inquietante.

-tiro a indovinare- risponde facendo spallucce.

-allora complimenti sei molto bravo- mi complimento e subito mi avvicino di più alla spiaggia.
Mi tolgo le scarpe e la voglia di sedermi è troppa ma non mi voglio sedere sulla sabbia senza nessun telo, forse Kevin l'ha portato.
Mi giro per chiederglielo ma vedo che mi ha già preceduta perché in mano ha proprio un telo da mare. Mi esce una risata per quanto siamo diciamo in sintonia... però la cosa non mi piace, io non voglio innamorarmi di qualcuno, non la trovo una cosa necessaria e lo trovo solo una distrazione.

-Perché ridi?- mi chiede.

-Perché ti stavo proprio per chiedere se avessi un telo- e a questo punto anche a lui esce una piccola risata.

Finalmente lo mette sulla sabbia e ci sediamo.
Lui non lo sa ma il mare è come se fosse il mio rifugio, spesso sono scappata per andare al mare e rilassarmi.
Forse dovrei chiedergli qualcosa per non rimanere muti e subito mi viene in mente cosa chiedergli:
-sai... molti mi dicono che sia strano che tu con me sei gentile, e non capisco perché sia tanto strano e perché con me sei diverso- gli chiedo senza togliere gli occhi dai suoi, sono come una calamita, quasi neri e così profondi.

-in realtà è strano pure per me solo che... niente solo che io prima ero diverso e anche uno stronzo, non volevo parlare con nessuno ma con te sono diverso perché tu sei diversa e noi siamo diversamente simili-

Io mi giro verso il mare senza dire niente perché comunque non ci ho capito bene cosa voleva dire ma ha ragione, ha ragione che siamo diversamente simili, noi di aspetto siamo diversi ma interiormente siamo simili perché io da come ho capito anche lui ha avuto un passato difficile che l'ha condizionato per tutta la vita è la stessa cosa io, solo che mi è stata data questa possibilità di cambiare le cose e di voltare pagina.

-Hai ragione, siamo diversamente simili ma... a te chi ti ha cambiato?- chiedo girandomi verso di lui di nuovo.

-preferisco non parlarne- risponde guardando un punto nell'aria. Non era nei piani parlare del passato cioè che tristezza, dovrei cambiare tutto.

-ok ti capisco- dico alzandomi di colpo.
-però adesso basta parlare di cose deprimenti e tuffiamoci in mare- ed inizio a correre verso il mare tuffandomi di colpo.
L'acqua è fredda quasi gelida ma ci si può abituare inefetti siamo ad autunno quasi inverno.
-dai Kevin vieni, non mi dirai che hai paura- lo sfido così è sicuro che si tufferà.

-io? paura? Nel mio vocabolario non esiste questa parola perciò stai attenta piccola- piccola? Come mi ha chiamata? Oh cavolo... così nessuno non mi aveva chiamata e DIO che cosa sdolcinata forse anche troppo per me ma... ero così bello.
Si alza, toglie la felpa e inizia a correre verso di me. Mi viene quasi addosso però solo dopo un po' mi accorgo che siamo vicinissimi e manca pochissimo e le nostre labbra si potrebbero sfiorare. Sento le farfalle nello stomaco e delle emozioni che non ho mai provato con qualcuno.
Gli metto le mani sulle spalle per allontanarlo un po' e solo adesso mi accorgo veramente che è a torso nudo, non pensavo avesse questi addominali.

-Allora chi ha vinto?- mi chiede.

-io decisamente- rispondo ridendo.

-sicura?-

-sicura-

-allora prendi questa- detto questo inizia a schizzarmi l'acqua e io ovviamente non ho intenzione di arrendermi perciò per farlo smettere mi lancio addosso a lui.
Andiamo sott'acqua insieme e io mi allaccio al suo collo per non affogarmi anche se rischio di affogare lui. Sembra che abbiamo 5 anni.

-oddio scusa- dico staccando le braccia dal suo collo che tenevo troppo strette.

-ok hai vinto tu- si arrende e io non posso che rimanerne fiera.

-Così impari a sfidare Audrey Gray- dico vittoriosa.

Dopo la nostra battaglia d'acqua andiamo in riva al mare e inizio a sentire freddo e io da totale scema non tengo neanche una felpa o un qualcosa per coprirmi.

-Hai freddo giusto?- mi chiede e neanche il tempo di rispondere che mi dà la sua felpa. Sento subito un calore piacevole e anche il suo profumo, adesso capisco cosa intendono le ragazze quando nei libri sentono il profumo del ragazzo.

-Grazie- gli dico per poi mettermi la sua felpa.

-prego, adesso mettitela e ti accompagno a casa sennò prenderai un malanno per colpa mia-

-ti preoccupi per me?- gli chiedo quasi scioccata.

-No... solo che poi non saprei a chi rompere le palle- e dopo questa risposta gli dò uno schiaffo sulla spalla.

-allora è così e?- chiedo facendo la finta offesa.

-Certo- e ci mettiamo a ridere come degli scimpanzé.

È fantastico, mi è piace tutto ciò, vorrei che non finisse mai, però... aspetta, non mi piace Kevin giusto? È simpatico tutto ma è come un'amico vero? Non devo farmi mille paranoie per niente di che.

-Adesso andiamo sennò si fa ancora più tardi-

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Ciao ragazzi come va?

Vi piace questo nuovo capitolo del loro primo appuntamento ma vi ricordo che siamo solo al capitolo 9 e potranno succedere tantissime cose perciò tenetevi pronti ragazzi.

Opposite attractDove le storie prendono vita. Scoprilo ora