-Ragazze siete pronte a inaugurare queste vacanze con questa festa?- ci chiede Jennifer esaltata, noi tutte rispondiamo di si tranne Crystal che sembra più insicura perciò decido di avvicinarmi da lei per rassicurarla e farla divertire.
-Hey Crystal, come stai?--Bene-
-Ma si vede un miglio che sei più spaventata che rilassata-
-Si è solo che non sono mai stata in una festa del genere- confessa guardando in basso.
-Tranquilla, se stai con noi ti divertirai, cioè guarda che bel posto- ed è davvero un bel posto, soprattutto perché è in spiaggia, c'è un falò con intorno dei tronchi per sedersi, molto scomodo infatti poi ti faranno male le chiappe, poi c'è un bar hawaiano molto carino e della musica, è quasi come nel mio sogno, da adesso ogni sogno che faccio lo prenderò in considerazione.
La maggior parte della gente sta ballando perciò decido di convincere anche Crystal a ballare.
Ci troviamo tutte in pista anche Crystal si sta scatenando. Sono davvero felice che grazie a noi adesso si sente meglio e non viene bullizzata come era successo quella volta in corridoio.
Adesso anche io mi sento bene dopo tempo, finalmente ho trovato la mia vera felicità, finalmente mi ritrovo a sorridere veramente e non a fingere. Continuo a ripetere nella mia testa che devo ringraziarle per avermi aiutata ma non so quando lo farò, non voglio sappiano di ciò che ho passato.-Come stanno le mie ragazze preferite?- spunta Logan dietro di me.
-Mai state meglio- rispondo io al posto di tutte.
-Si vede che vi state divertendo-
Forse questo è il momento per chiedergli scusa.-Hey Logan possiamo anzi dobbiamo parlare- lo prendo per il braccio e lo porto fuori dalla folla. Quando intorno a noi non c'è così tanta gente come sulla pista inizio a fare prima domande:
-Perché non ti siedi più con noi in mensa? È colpa mia vero? Non ti trovi più nel gruppo per colpa mia vero?--Perché tutte queste domande-
-Ok scusa. Volevo chiederti scusa se non ti sentissi più bel gruppo per colpa mia, mi dispiaceva vederti con altre persone e non con noi, ho subito pensato che te ne fossi andato per colpa mia-
-Tranquilla, non era colpa tua, stavo con voi per Jennifer che è mia sorellastra, all'inizio cioè 2 anni fa siamo diventati quasi ufficialmente fratellastri e io volevo conoscere le sue amiche, alla fine siamo diventati un gruppo e quando sei arrivata tu le cose sono andate molto meglio e io sono andato perché ho ripreso i rapporti con i miei amici che avevo perso durante questi 2 anni, non è colpa tua, e stata una mia scelta- adesso mi è tutto più chiaro, almeno mi sono tolta il peso che avevo.
-Menomale, io vado dalle ragazze, passa una bellissima festa e salutami i tuoi amici- inizio a correre ma è difficile con questa sabbia.
Quando arrivano dalle ragazze Alexis dice subito:
-Ragazze ho sete--Anche io- diciamo in coro tutte noi.
-Vado a prendere da bere io, voi controllate Crystal se si diverte o meno- le dò un ultimo sguardo e mi dirigo verso il bar.
-Si scusi mi potreste dare 5 drink non alcolici, ti lascio la scelta ma cerca di non fare lo stronzo e non mettere niente nei bicchieri- parlo con il cameriere e mentre prepara i drink noto la presenza di Kevin.
-Hey Kevin, da quando sei qui?--Da quando sei arrivata, ti ricordo che ti devo tener d'occhio- giusto, oggi dovevo risolvere il fatto con Black ma non si è fatto vivo.
-Non credo sarà qui perché c'è troppa gente ma oggi non si è fatto vivo- spiego per farlo un po' rilassare e divertire.
-Non si sa mai, Black è imprevedibile- dice Kevin. Ma come fa a parlare di Black se manco lo conosce.
-Come fai a parlare di lui se non lo conosci-
-Non lo conosco ma suppongo sia imprevedibile per via dei messaggi- perché ciò che ha detto mi sembra più una scusa.
Il cameriere interrompe la nostra conversazione posandomi i drink.-Ci tengo a te molto più di me e non sopporterei che ti facciano del male- dice delle cose dolcissime. Lui si avvicina per darmi un bacio e io invece lo rifiuto perché:
-Ti ricordi che non mi hai neanche fatto vedere il film? Adesso te ne prendi le responsabilità-
Prendo i drink e ritorno dalle mie amiche
-Ce ne hai messo di tempo- si lamenta qualcuno.
Ci beviamo i drink in un sorso e riporto il vassoio al cameriere. Vedo Kevin sempre lì seduto a guardarmi:
-Dai vieni a ballare che mi dispiace vederti qui, sembri un agnellino- lo prendo per la mano e lo porto sulla pista.Tutti noi balliamo e anche in questo momento sento la libertà e la vera felicità, come se il passato non ci fosse più. Il tutto sembra così facile, come se potessi distruggere tutto il male che tengo in me. Adesso posso dire che quelle ferite e quelle brutte esperienze sono state solo delle esperienze da vivere...
Le ragazze continuano a ballare non so come mentre io mi fermo
-Perché ti sei fermata?- mi chiede Kevin.-Andiamo di là- indico il falò per andarci a sedere intorno.
Ci sediamo e comincio a parlare di una cosa che mi turba, e devo dire che prima ero felice e adesso c'è qualcosa che mi turba.
-Allora, quando partirai per il college?- chiedo con voce malinconica.
Lui mi prende il viso e mi bacia. Almeno questa estate la vorrei passare bene, meglio della scorsa che non è stata male.
-Partirò d'agosto perché lì c'è la mia famiglia e vorrei stare con loro- spiega guardandomi negli occhi, i miei occhi saranno lucidi perché mi viene da piangere. Lo abbraccio forte per sentirmi protetta ancora di più e per sentire il suo profumo buonissimo. Attraverso la T-shirt sento i suoi muscoli.
-Ma tu compri i muscoli? Perché non ti vedo fare sport o andare in palestra--No, ma mi alleno a casa-
-Ah ok, figo- rimaniamo abbracciarmi non so per quanto tempo ma veniamo interrotti dal telefono di Kevin che squilla.
-È mia sorella, vado e torno- mentre lui va a parlare con sua sorella io vado a prendermi da bere.
-Un drink per favore--Ecco apposta per lei un drink- mi serve il cameriere con molta anche troppa gentilezza, grazie non lo dico perché è già troppo gentile e sentire una gentilezza gli farebbe vomitare arcobaleno.
Finisco il drink che mi alzo per tornare ma il cameriere mi ferma.
-Scusi c'è Kevin che la aspetta lì dietro- mi riferisce il cameriere, mi dà fastidio chiamarlo cameriere, lo chiamo panda che è meglio.
Mi gira troppo la testa.
Vado dove mi ha indicato panda ma invece di trovare Kevin trovo Black.
-Finalmente- sbuffo.-Vedo che sei felice di vedermi- e invece no, vorrei rispondere ma non tengo la forza neanche di parlare, la testa mi gira troppo.
-Aspetta un istante- dice Black. In questo istante ho un forte mal di testa e poi
IL BUIO PIÙ TOTALE.

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Opposite attract
ChickLit~IN AGGIORNAMENTO~ Lei, Audrey Gray, era come il sole, sorrideva sempre era felice voleva bene a tutti ed è anche molto complicata come ragazza, ma questa è la sua nuova vita questa è la nuova lei, dopotutto il passato alla fine ritorna fino a distr...