4.

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"Ti ho vista sai?" rise Fred

Sam iniziò la sua camminata allontanandosi da lui, non capendo a cosa alludesse. Fred ci mise poco a raggiungerla, affrettando il passo e portandosi al suo fianco. Le sue gambe erano quasi il doppio di quelle di Samantha.

"Ho visto come guardavi la Shawn.." aggiunse, poco intenzionato a lasciar cadere il discorso. Sam si sentì improvvisamente colpita da una doccia di disagio, come scoperta a rubare caramelle in un negozio di dolciumi o robe simili.

"Mi è vietato guardare le persone ora..?" rispose fredda e infastidita dalla frecciatina.

"Certo che puoi.." ridacchiò lui

"solo che.. conosco i tuoi sguardi da lesbica ormai.."

Sam aggrottò la fronte, arrabbiata con sé stessa per averlo reso così ovvio.

"Fred, andiamo.. è la nostra insegnante.. Insomma è molto figa ma....è un'insegnante, è solo molto bella nulla di più."

Fred la guardò storto e con un sorrisetto che la diceva lunga.

"Insomma, solo perché sono lesbica mica mi devono piacere tutte no?" riprovò Sam mettendosi sulla difensiva e consapevole che ormai non c'era più nulla da fare.

Fred rise di gusto regalandole un'affettuosa pacca sulla spalla.

"L'hai detto tu non io..."

In biblioteca tutto liscio, riuscirono a terminare l'ultima parte per un soffio, mancavano giusto dieci minuti all'inizio della lezione. La meticolosità estrema usata da Samantha in quel progetto fece sorridere Fred in più occasioni, era così chiaro che persino un cieco se ne sarebbe accorto.

"Fiùùùù, per fortuna ce l'abbiamo fatta... Mannaggia a te Fred, guarda che ore sono, per un pelo di giraffa proprio eh?"

Jane odiava i ritardatari, quella donna era tanto gentile quanto terrificante a volte. Sam si ricordò di quella volta in cui si era sentita profondamente in pena per lo sventurato che aveva osato intrufolarsi in aula a lezione iniziata. lo sguardo glaciale di Jane lo aveva seguito silenziosamente finché il ragazzo non aveva trovato posto. Aveva avuto davvero paura.

Prima di entrare in aula Sam non si rese conto di fare un respiro profondo. Jane era già seduta alla sua cattedra, troppo immersa nella sua lettura per accorgersi degli studenti che entravano. Sam intravide il titolo del libro: "Una stanza piena di gente".

Si avviò verso gli spalti più in alto, come ormai era solita fare, quando si rese conto che Fred era rimasto indietro e la guardava con un sorrisino che non preannunciava nulla di buono.

"Ho voglia di sedermi qui." disse ironicamente posizionando lo zaino sopra al banco della prima fila. Sam fu investita da una folata glaciale inesistente.

Traditore.

Lo sguardo di Sam vacillò da Fred a Jane dietro di lui, valutando la vicinanza della donna.

Decisamente troppo vicina.

Aveva capito il gioco di Fred, se si fosse rifiutata di seguirlo, gli avrebbe dato conferma di qualcosa che non doveva assolutamente essere vero. Non poteva essere vero.

Si posizionò accanto a lui, uccidendolo con lo sguardo. Il mormorio crescente all'interno della stanza ricordò a Jane di non essere sola. L'aula si era via via riempita di studenti e fu costretta a riporre il libro nel quale era immersa per dare inizio alla lezione. Rivolse uno sguardo curioso alla classe e un piccolo sorriso solleticò le sue labbra rosse prima di iniziare.

"Allora.. Se non ricordo male oggi abbiamo l'esposizione delle ricerche di gruppo...
Chi vuole iniziare?"

Domandò alzando lo sguardo dalla sua agenda alla classe, che tornò in modalità silenzio di tomba. Il suo era un modo di fare fra l'intimidatorio e il fin troppo gentile, era difficile da descrivere ma Jane riusciva ad essere morbida come il pane con la sua voce vellutata e allo stesso tempo essere glaciale con il suo silenzio.

Teacher's secretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora