24.

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Aprile portò con sé un'aria nuova. Le giornate si erano fatte più lunghe, il sole faceva capolino più spesso e il freddo invernale era ormai solo un ricordo. I primi fiori di ciliegio sugli alberi decretavano ufficialmente l'inizio della bella stagione, che portava con sé speranze e positività.

"Quindi come sta andando con la tesi?"

Cecilia teneva in mano il suo spritz campari, sorseggiandolo piano, tra una patatina e l'altra. Il campus si era fatto più vivace nell'ultimo periodo e quindi, anche la frequenza degli aperitivi era aumentata.
Sam annuì, la gente che passava la distraeva, ma la domanda la riportò subito presente.

"Sì... sono quasi sicura di volerla fare sul senso di colpa.. origini, cause ecc.."

"Sembra interessante.. ma hai già iniziato a scriverla..?"

le chiese sgranando gli occhi, sentendosi in colpa per non aver ancora pensato alla sua di tesi.

"Macché, sto ancora in alto mare.. sto solo raccogliendo il materiale per ora.."

Cecilia annuì sollevata dalla risposta.

Tra una chiacchiera e l'altra le chiese di Jane.
Sam sapeva di dover mantenere il segreto, ma Cecilia era la sua migliore amica, oltre a Fred e sapeva di poterle dire qualunque cosa. E poi, sentiva di stare per scoppiare, non ce l'avrebbe fatta comunque a resistere.

"Okay l'accordo quindi è di aspettare, ma vuoi dirmi che non è più successo nulla?? " disse guardandola ed esigendo più dettagli.

"Ceci, dico davvero."

Sam scoppiò a ridere, nonostante l'amaro in bocca.

"Ti giuro che è così, sa essere parecchio ostinata.
Ultimamente ha ridotto anche le visite a casa sua..dice che sono 'POCO PERTINENTI ALLA SITUAZIONE'..

...preferisce che lavoriamo in biblioteca o in qualche caffè.." disse percependo lei stessa il ridicolo di quelle affermazioni.

"Per meglio dire che ha paura che tu possa violentarla se siete a casa da sole..e di non essere in grado di opporsi, soprattutto." suggerì Cecilia scoppiando in una grossa risata.

Sam bevve un sorso del suo spritz e regalò all'amica un'occhiata offesa quanto consapevole. Cecilia aveva capito tutto come al solito.







Erano ormai trascorsi due mesi dal giorno in cui Jane le aveva raccontato la verità sul suo matrimonio. Due mesi in cui, a dirla tutta i contatti fra loro furono puramente scolastici. Ci stavano provando, entrambe. A volte era come se fossero due estranee, in classe, davanti ad occhi estranei, altre sembravano conoscersi meglio di chiunque altro, come quando al bar ordinavano ognuna il caffè per l'altra, o senza accorgersene leggevano i silenzi reciproci capendoli alla perfezione.
Sam vedeva Jane a lezione e ogni tanto, si incontravano in biblioteca per lavorare assieme. Non era certo compito di una relatrice, aiutare come lo faceva lei, ma in fondo era un modo per stare un po' assieme senza dare troppo nell'occhio.
Era chiaro come il sole, cosa le attirasse tanto l'una all'altra, dovevano solo essere pazienti.

"Hai già dato un'occhiata a questo?" chiese Jane porgendo un libro alla ragazza, che lo prese in mano per leggere il titolo.

" 'Il benessere emotivo'.. non pensavo ti piacesse Osho.." disse Sam incuriosita dalla scelta.

Teacher's secretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora