6.

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Ne erano passati di giorni, da quando Sam aveva ammesso ad alta voce quello che provava. Come previsto, Fred l'aveva presa in giro, senza perdersi la perfetta occasione per un "Lo sapevo".

Ammetterlo a se stessa era stato difficile, ma nulla in confronto a quello che la stava attendendo.

Durante le lezioni di Jane infatti, l'amico la costringeva a sedersi sempre in primo banco, senza mai saltare un appuntamento e attirando l'attenzione dell'insegnante come meglio poteva e coinvolgendo Sam in discorsi e domande assurdi, nel tentativo disperato di non so cosa.

Fred era disinibito, senza vergogna.. cose che fino a quel momento Sam aveva considerato come delle qualità, finché non le facevano desiderare di essere su un altro pianeta lontana da qualunque forma di vita.

Tutto ciò era assurdo, oltre che per se stessa, si sentiva in imbarazzo pure per la povera donna che tutto era fuorché stupida, costretta a sopportare le stranezze dell'amico senza scrupoli.

Jane era cordiale come sempre e non batteva ciglio, rispondeva a tutte le domande e curiosità con estrema gentilezza e professionalità. Quasi si poteva pensare che apprezzasse la cosa. 

Sam si chiedeva se non fosse troppo palese quello che stava accadendo. Il solo pensiero la terrorizzava ma non poteva comunque farci molto, Fred era incontrollabile.

Spesso quando Jane guardava nella sua direzione le piaceva pensare che stesse guardando lei e non Fred. Era una fantasia sciocca lo sapeva, ma le piaceva pensarlo e così raccoglieva i sorrisi che Jane regalava alla classe come fossero solo suoi.

Nel giro di poche settimane prese confidenza con questi strani sentimenti. Se prima li rifiutava, ora non poteva fare altro che accarezzarli piano, senza ovviamente sperarci davvero. Era un po' come quando alle medie ti innamori degli attori o dei cantanti: sai già che è impossibile, però un po' ti riscalda.

*

"Quando hai detto che è il compleanno di Gaia?" chiese il ragazzo con fare annoiato. Fred non ce la faceva proprio a rimanere concentrato per più di 15 minuti filati e questo faceva si che anche Sam si lasciasse distrarre da lui. La differenza era che lei gli esami li passava...

"Dopodomani"

Sam rispose senza staccare gli occhi dal suo quaderno per gli appunti, la fronte aggrottata in un'espressione concentrata.

"Ancora non ci credo che ti abbia invitata..." disse sconvolto, controllando la home del suo Instagram alla ricerca di qualcosa di interessante.

Sam scrollò le spalle.

"Beh, alla fine ci siamo lasciate bene e siamo rimaste in buoni rapporti..non ci vedo niente di male.."

"Mm..sarà così..o forse ci vuole riprovare" insinuò lui con un ghigno divertito.

Sam posò la matita sul tavolo, arrendendosi all'ostinazione dell'amico che voleva fare conversazione a tutti i costi.

"..tu sei troppo malizioso Fred.."

"E tu lo sei troppo poco mia cara.." rispose provocandola

Sam sbuffò e gli lanciò un'occhiata contrariata. Le loro risatine avevano attirato gli sguardi della bibliotecaria.

La bionda si scusò con lo sguardo e tornò rapidamente china sul suo quaderno, esortando anche l'amico a fare lo stesso.

Il resto del pomeriggio passò tranquillo e per la pausa caffè i due vennero raggiunti da Cecilia, una loro amica che studiava lingue nel dipartimento a fianco. La ragazza arrivò portando con sé la pioggia quel giorno, desiderosa di un bel caffè fumante, pronta a spettegolare con i suoi amici.

Teacher's secretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora