Le vacanze invernali erano arrivate e finite in un baleno. Le biblioteche universitarie erano state prese d'assalto per settimane, piene zeppe di studenti pronti a farsi la guerra per un posto a sedere. Per la maggior parte del tempo Sam rimase nelle vicinanze di casa risparmiandosi così mille ore di treno settimanali, facendo della biblioteca la sua nuova dimora.
A sessione finita Sam si sentiva completamente esaurita e prosciugata di qualunque energia vitale. Per un mese abbondante il mood era stato: niente amici, niente tv e ovviamente niente cellulare. Se solo si fosse pesata avrebbe di sicuro constatato una perdita di peso dovuta allo stress, ma lei non era solita pesarsi.
Gli esami del secondo anno erano difficili, quasi più di quelli del terzo le avevano detto. Uno più di tutti le aveva dato del filo da torcere: l'esame di psichiatria. Sebbene non fosse un corso obbligatorio Sam lo aveva a cuore, inutile dire il perchè. Jane dal canto suo non si era risparmiata, aveva dato tanto di quel materiale da studiare per quell'esame che anche solo per superarlo col minimo ci sarebbe voluto un miracolo. Ma Sam non poteva solamente superarlo, doveva ottenere il massimo.
Le poche volte che aveva raggiunto Fred durante le vacanze invernali Sam aveva sperato di incontrare Jane almeno una volta percorrendo quelle vie. Chissà, magari l'avrebbe incrociata finchè se ne tornava a casa dal supermercato, dopo aver fatto lo spesa... ma non accadde mai.
***
La ragazza camminava a passo svelto finché si dirigeva al bar preferito suo e di Fred. I capelli biondi le finivano continuamente in faccia per via del vento ma lei sembrava non farci caso. Ora che non aveva più il pensiero degli esami a tormentarla si sentiva finalmente leggera e svuotata di un peso immenso. Non stava più nella pelle, voleva bere e ubriacarsi tanto da non ricordarsi più nemmeno il suo nome.
Entrò nel pub e cercò tra la folla l'amico che la stava aspettando comodamente seduto al bancone. Il locale era piccolo e poco illuminato, l'atmosfera soffusa e calda era ciò che le piaceva di più di quel posto; la mobilia era interamente in legno e si respirava un'aria d'altri tempi.
"Ehi bella pupa, sei qui da sola?" lo approcciò lei da dietro facendo la voce più grossa, scoppiando a ridere subito dopo.
"Aspettavo te, bel maschione" le rispose Fred dandole un bacio sulla guancia."Possibile che devi essere sempre così puntuale Fred?"
"...e tu così perennemente in ritardo..?" puntualizzò lui con un ghigno fra il severo e il divertito.
"Trenitalia fa schifo..ehm ..lo sai..." tentò di giustificarsi lei, anche se in realtà aveva perso più tempo del previsto per la scelta dell'outfit.."Seh seh.......comunque mi sei mancata...da quando hai iniziato a studiare per l'ultimo esame non rispondevi nemmeno più ai miei messaggi da sclerato, non so come sono sopravvissuto senza te.." disse con un gesto drammatico.
"Lo so, lo so..la mia vita sociale si è praticamente ridotta a quella di un ravanello, credevo di diventare matta.. Per fortuna oggi era l'ultimo esame.." Disse lei sentendosi un po' in colpa per la sua reclusione estrema."Gia..Beh ora direi che possiamo dare inizio alle danze, che dici?" Sorrise malizioso ordinando due birre al cameriere, le prime di una lunga serie..
Sam ne fu solo che felice, era tutto quello che poteva desiderare: lasciare andare pensieri e preoccupazioni dei giorni passati per potersi sentire come una ragazzina di quindici anni. La birra fresca scendeva senza fatica inebriando i suoi sensi e aumentando così il suo stato di rilassamento.
"Allora, com'è stato rivederla all'esame?"
Tuffo al cuore. Sam fu presa alla sprovvista.
"Beh.. non ci siamo parlate, in realtà.." rispose staccata sorseggiando la sua Blanche.
"Non è quello che ho chiesto però.."Maledetto Fred e maledetto il suo sapermi leggere dentro. Cos'è.. Una nuova moda forse?
"È stato.. normale direi.."
Bugia. Super bugia..
Rivederla dopo settimane, vedersi rivolgere lo stesso sguardo neutro riservato a tutti gli altri studenti aveva fatto quasi male. Non un sorriso speciale, nessun accenno, niente di niente.. dopo tutto lei non era nessuno se non un'altra di quelli studenti, che cosa poteva pretendere? Che cosa doveva volere di più?Le lezioni erano finite, le vacanze iniziate e, aggiungendo gli esami alla lista, non c'era stato un reale motivo per incontrarsi. Trascorrere ore e giornate in quella casa le aveva dato la sensazione di essere qualcosa di più ma forse lo era solo nella sua testa e doveva sforzarsi di guardare alla cosa per quella che era.
"Va bene va bene signorina.. vuoi evitare il discorso e io farò finta di assecondarti..Piuttosto, sai dirmi chi è quel tipo appena entrato?"
Sam sorrise abbassando lo sguardo, grata per la comprensione. Si voltò poi lentamente verso l'entrata cercando di mantenere una certa discrezione.
"Quello accanto a quella moretta?" Chiese lei e Fred annuì prontamente.
Il ragazzo era molto alto, quasi quanto Fred, il che voleva dire sul metro e 90 o poco più ed era molto bello. Capelli biondi, occhi chiari, da quella distanza era difficile dirlo ma sembravano verdi. La ragazza a fianco a lui era altrettanto bella, aveva dei tratti particolari ma non troppo marcati, Sam ipotizzò potesse essere straniera.
Rimase a fissare i due per qualche istante, prima di girarsi nuovamente verso l'amico.
"Belloccio.." ammise lei ammiccando."Ma ETERO.." aggiunse poi scandendo le sillabe, distruggendo le speranze di Fred.
Fred sbuffò sonoramente, non troppo stupito dalla cosa.
Mi piacciono sempre gli etero..perché?" chiese lui sconfortato"Perchè non sembrano gay forse.." Sam rise e tornò a concentrarsi sulla birra che aveva di fronte, ormai erano al secondo giro.
"Chissà, magari la Shawn conosce qualche bel prof di psicologia?"
la provocò il ragazzo, che ricevette come risposta una gomitata in mezzo alle costole.
"Taci scemo.."Fred rise toccandosi nel punto dove era stato colpito fingendo di provare dolore.
"Senti ma...e della moretta invece che mi dici? Secondo me è della parrocchia." chiese curioso. Sam cercò di capire a chi si stesse riferendo per poi inquadrare nuovamente con lo sguardo la ragazza di poco prima.
"Ma chi, quella..? beh.. potrebbe essere bisessuale ma il mio radar non sta suonando."
"Mmm forse è rotto, continua a fissarti.." sorrise Fred facendo spallucce in modo poco innocente.
"Sai..magari vuole te, bell'omaccione virile"Sam rise prendendo in giro Fred che però sembrava solo divertirsi di più.
"Ridi ridi. Sta venendo qui."
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Teacher's secret
RomanceSam è una studentessa modello e Jane la sua nuova insegnante. Siamo davvero sicuri di essere felici? Quando il nostro ordinario viene scosso, le nostre convinzioni cedono e siamo costretti ad ammettere che quello a cui eravamo abituati non ci basta...