Jane varcò la porta di casa, il silenzio le invadeva i timpani, faceva caldo.
Sfilò i tacchi e posò le sue cose su una sedia, per poi dirigersi verso il bagno. Tirò su le maniche del tailleur grigio che indossava e si sciacquò con cura il viso. Si fermò a guardare la propria immagine riflessa sullo specchio, finchè entrambe le mani sostenevano il suo peso sul lavandino.
Guardò il suo viso serio per qualche attimo, prima di inspirare profondamente.Datti una calmata
Avrebbe fatto volentieri una doccia, ma ne aveva il tempo. Non ebbe nemmeno il tempo di cambiarsi e così, con il poco tempo che rimaneva mise a riscaldare dell'acqua con il bollitore.,
Infatti Sam si era incamminata verso casa sua poco di lei, a separarle poco meno di dieci minuti. Giusto il tempo di un piccolo incoraggiamento da parte di Fred. La ragazza bussò alla porta ed entrò, sentendo che le veniva dato il permesso in lontananza.
Si guardò attorno, tutto era come lo ricordava. Seguì il rumore di tazze e l'odore di caffè fino ad arrivare in cucina. Ed eccola lì, anche lei era esattamente come l'aveva lasciata. Tailleur grigio sopra ad una camicia bianca un po' sbottonata, guance arrossate dal freddo, capelli spettinati dal vento.
Sam la guardò per qualche istante e sorrise alla vista di quelle pantofole simpatiche, che avevano preso il posto dei tacchi e un po' contrastavano.
Quando si accorse di lei l'accolse facendole cenno di sedersi, il caffè era ormai pronto e si stava preparando a servirlo."Dov'è il furbetto?" chiese Sam guardandosi attorno e avvertendo fin troppo silenzio. Jane sorrise senza staccare gli occhi dalla sua tazza, rapita dal fumo che ne fuoriusciva.
"È con i nonni, tornerà fra un'oretta" la rassicurò.
Jane accarezzava il bordo della sua tazza, gli occhi fissi in un unico punto. L'aria era leggermente tesa ed entrambe ne avvertivano il peso. Jane alla fine si decise a parlare.
"Ho pensato molto..a cosa dirti..
Ci sono parti della mia vita di cui non vado particolarmente fiera, e che soprattutto non amo condividere.."
Inchiodò i suoi occhi verdi su Sam che rimase in silenzio.
Capì di dover solo ascoltare e la lasciò continuare."Ti sarai fatta un mucchio di domande dopo quel giorno..."
Bastava il ricordo di quel giorno, era come riviverlo.
Jane chiuse un attimo gli occhi, prima di continuare. Il dolore nel rivivere il suo passato era presente e visibile."Ho tradito Gabriel, quando eravamo sposati.." ammise tenendo lo sguardo basso.
"Ci siamo sposati troppo presto, pensavo di essere innamorata ma forse ero solo troppo immatura. Poi beh, è arrivato Will ed è stato come se non avessi più scelta."
Sam sentiva che Jane si stava sforzando molto, sentiva che le parole uscivano a fatica e che questo non era che l'inizio. La donna teneva lo sguardo basso, se avesse incontrato gli occhi di Sam si sarebbe certamente persa.
"Lei...vedi..
Beh.. era la mia insegnante, durante il dottorato. Passò un anno prima di rendermi conto che quello che provavo era molto più che semplice ammirazione, e ancora di più prima di capire di essere ricambiata...e poi...il danno..Diciamo che non sono stata in grado di gestire la cosa.."
Sam ascoltava in silenzio, in balia della voglia di sapere e la paura di quello che avrebbe portato quel sapere. Non la guardava, sentiva che sarebbe stato in qualche modo sleale.
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Teacher's secret
RomanceSam è una studentessa modello e Jane la sua nuova insegnante. Siamo davvero sicuri di essere felici? Quando il nostro ordinario viene scosso, le nostre convinzioni cedono e siamo costretti ad ammettere che quello a cui eravamo abituati non ci basta...