14. Miss Marple

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- È morto il gatto a tutti voi contemporaneamente? - scherzò Calum, raggiungendoci con la ragazza di cui era cotto al suo fianco. - Comunque lei è Aubrey. Mentre questi due sono Ashton e Luke; lei invece già la conosci. - concluse, facendo un breve cenno nella mia direzione.

- Ehi, è un piacere incontrarvi. - sorrise lei, cordialmente. - E sono felice di rivedere anche te, Shiver. -

I due ragazzi le rivolsero un rapido cenno del capo e un piccolo sorriso, mentre io le sorrisi caldamente e agitai la mano per salutarla.

- Ora mi dite che vi prende? - domandò Calum, sempre più confuso.

- Georgia era qui. - grugnì Luke.

- Allora ringrazio il cielo che Mike non sia venuto con noi. - sentenziò, con un breve sospiro, ma poi sgranò gli occhi e si voltò lentamente verso di me, aspettandosi una domanda a riguardo.

- Cal, noi... - iniziò a parlare Luke, ma venne interrotto prima di terminare la frase.

- Le avete detto di lei? - domandò immediatamente, voltandosi di scatto verso i suoi amici.

- Solo io non sto capendo una parola? - intervenne Aubrey, corrugando le sopracciglia e ridacchiando nervosamente.

- Lasciali perdere, nemmeno io capisco quello che dicono, almeno per la maggior parte del tempo. - le rivolsi un sorriso tirato, alzandomi e portandola con me lontana dai ragazzi. Ero sicura che Calum volesse delle spiegazioni ed era meglio se né io né Aubrey fossimo nei paraggi.

LUKE.

- Ma siete impazziti? - sbottò Calum, non appena Moe e la ragazza della biblioteca si furono allontanate.

- Meritava una spiegazione. - sentenziò Ash, deciso. - Hai visto anche tu come si è comportato Michael quando l'abbiamo portata alle prove! -

- Non puoi andare in giro a raccontare i fatti degli altri solo perché Mike si comporta da stronzo con un'amica! Con noi fa perennemente lo stronzo! -

- Già, ma noi conosciamo tutta la storia, Moe non la sapeva. - proseguì Ash.

- E allora? -

- Immagina come deve essersi sentita quando un tizio che nemmeno l'aveva mai vista ha iniziato a fare il bastardo antipatico senza un motivo preciso. -

- Davvero non ve ne siete accorti? - domandai stupito, interrompendo la loro conversazione improvvisamente.

- Luke, non tirare fuori una delle tue solite cazzate, non è davvero il momento. - mi rimproverò Calum.

- Ma sta zitto. - borbottai.

- Di che stai parlando? - chiese Ashton, con un sospiro.

- Era ovvio che Moe e Mike si fossero già visti. - asserii, piegando leggermente la testa di lato e tirando il mio piercing al labbro.

- E quando si sarebbero visti? - mormorò Cal, annoiato.

- A lezione di storia, suppongo. - alzai le spalle.

- Wow, Hemmings, hai fatto la scoperta del secolo: Moe e Michael potrebbero essersi visti di sfuggita a lezione di storia. - mi derise Calum.

- Non soltanto visti di sfuggita. - sbuffai. - Sul serio non vi siete resi conto di come hanno reagito entrambi quando si sono incontrati, l'altro giorno? -

Loro rimasero a fissarmi, con le sopracciglia sollevate, ovviamente non ancora convinti dalle mie parole.

- Andiamo, sono rimasti a fissarsi per almeno due minuti senza che nessuno dei due dicesse una parola! Potrò anche non essere un genio, ma ci arrivo anche io che è una cosa strana. - sbottai.

Shiver || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora