28. The Last Time

51.8K 3.1K 1.3K
                                    

I found myself at your door,
Just like all those time before,
I'm not sure how I got there,
All roads - they lead me here.

[The Last Time - Taylor Swift]

--------------------

MICHAEL.

Era più o meno la settima volta che mi ritrovavo davanti alla porta della sua camera. Non avevo mai avuto il coraggio di bussare, non avevo idea di cosa potessi dirle per farmi perdonare.

Avevo incasinato tutto come un vero idiota e ora rischiavo di perderla per davvero, quindi dovevo assolutamente fare qualcosa. Qualsiasi cosa.

Sospirai profondamente e mi decisi finalmente a bussare, sperando che fosse la ragazzina ad aprire. Ma ovviamente, mi ritrovai davanti la sua petulante coinquilina, che mi squadrò con un sopracciglio sollevato.

- Michael? - domandò, confusa dalla mia inaspettata visita.

- Cercavo Moe. - borbottai, senza nemmeno preoccuparmi di salutarla.

Jenna incrociò le braccia al petto, senza abbandonare la sua precedente espressione. - È tornata a casa. Perché la cercavi? -

Sentii il mio cuore sprofondare. - A casa in Canada? -

Lei alzò gli occhi al cielo. - No, Michael, ad Aberdeen da sua zia Beth. -

- Oh. - bisbigliai, sentendomi un idiota. Perché avrebbe dovuto tornare in Canada quando le lezioni non erano ancora finite? In effetti, non aveva senso.

- Perché cercavi Shiver? - ripeté lei, sospirando.

Oh, niente di ché, sai, sono solo stato il più grande lunatico coglione della nostra generazione: prima l'ho baciata, poi mi sono comportato di merda, poi ci ho ripensato e ho provato a fare il carino, ma ho scoperto che il mio migliore amico le aveva parlato delle mia ex che, per inciso, mi ha tradito per tutto il tempo in cui siamo stati insieme, allora mi sono incazzato e ho cercato di fare sesso con lei contro un muro; ma non ti preoccupare, ora sono qui per farmi perdonare da lei.

No, non suonava molto bene.

- Ho, uhm, saltato qualche lezione di storia e... e volevo chiederle se poteva prestarmi i suoi appunti. - buttai lì la prima scusa plausibile che mi passò per la testa, pensando che fosse decisamente meglio della vera ragione per cui volevo vederla.

- Non sapevo nemmeno che aveste lezione insieme. - alzò le sopracciglia. - Comunque io non ho idea di dove siano, quindi ti toccherà aspettare lei. -

- Ok. - risposi, abbassando lo sguardo e sfregando leggermente una scarpa sulla moquette del corridoio. - Sai quando tornerà? -

- È partita ieri e so che voleva tornare qui prima di me, quindi immagino tra tre o quattro giorni. - alzò le spalle. - Sei passato solo per chiederle gli appunti? -

Mi irrigidii soltanto per un secondo, poi alzai gli occhi su di lei. - Si, solo per quello. - mentii, in tono freddo.

- Ok. - annuì Jenna. - Io torno a fare i bagagli. Ci si vede, Michael. -

- Si... Grazie. - esitai un attimo prima di pronunciare la seconda parola.

Lei mi fissò stupita per qualche istante, poi annuì. - Uhm, prego. -

Chiuse la porta ed io tornai in camera mia, dove anche Luke stava facendo le valigie per tornare dai suoi. Nemmeno io avevo esami in quelle due settimane, ma tornare a casa era fuori discussione per me.

Shiver || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora