21. Awkward

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Io e Jenna avevamo finito di cenare da un po' e la cucina del nostro piano si stava lentamente svuotando, ma noi due avevamo deciso di restare ancora un pochino per prepararci un tè alla vaniglia. L'avevo convinta ad assaggiarlo, per quando fosse scettica al pensiero, e lei aveva insistito per prepararlo con il vecchio metodo di sua nonna.. ossia lo stesso ed identico modo in cui lo preparavo io. Ma era talmente entusiasta di poterlo fare, che tenni la bocca chiusa e la lasciai fare.

Mi sedetti sullo stesso tavolo di metallo della sera precedente ed osservai la mia coinquilina recuperare tutto il necessario canticchiando una canzone delle Spice Girls. Aveva indosso dei pantaloni del pigiama viola, una maglietta a mezze maniche rosa e delle buffe pantofole marroni che le arrivavano alla caviglia. Eravamo così diverse.

Scossi la testa, con un sorriso sul volto, e mi rigirai tra le mani la tazza di Mickey Mouse, che avevo ritrovato davanti alla porta della mia camera quando ero tornata dalla caffetteria. Evidentemente, Michael voleva liberarsene il prima possibile, anche se avrei gradito di più che me la riportasse faccia a faccia, invece di lasciarla a terra in mezzo ad un corridoio. Ma si sapeva, la cortesia non era una cosa per lui.

- Moe, è tutto il giorno che ti cerco! - sentii esclamare da una voce che ormai conoscevo fin troppo bene.

Mi voltai giusto in tempo per vedere Luke, Michael e Ashton fare il loro ingresso in cucina. - Potevi mandarmi un messaggio. - alzai le spalle, rivolgendogli un piccolo sorriso.

- Non ho il tuo numero. - si imbronciò, sedendosi accanto a me sul tavolo.

- Shiver, sai dov'è lo zucchero? - domandò la mia coinquilina, voltandosi e alzando gli occhi al cielo alla vista di Luke accanto a me.

- Ciao Jen. - sorrise lui un po' troppo vistosamente, agitando la mano come un bambino di cinque anni; gesto che lei prontamente ignorò.

- Lo zucchero è lassù, ma stai attenta al contenitore della farina. - la avvertii, rivolgendo una velocissima occhiata a Michael.

- Che c'entra il contenitore della farina? - chiese Luke, aggrottando le sopracciglia.

- Diciamo solo che ho avuto un piccolo incidente. - borbottai.

- Ti sei rovesciata la farina addosso? - ridacchiò ironicamente Ash, guadagnandosi un'occhiata fulminante da parte mia.

- Non lo hai fatto, Moe, dimmi che non lo hai fatto. - rise Luke, dandomi una leggera spinta con la spalla.

- Oh, piantala, è già abbastanza imbarazzante così. - alzai gli occhi al cielo.

Michael ed Ashton si sedettero sulle sedie accanto al nostro tavolo, e solo allora mi accorsi dell'assenza di uno di loro. - Dov'è Calum? -

Ash mi rivolse un sorriso malizioso. - Ha finalmente trovato il coraggio di chiedere ad Aubrey di uscire. -

- Sul serio? - domandai, spalancando gli occhi e sorridendo. - Sono felice per lui. -

- Lo siamo tutti. - sorrise il mio amico.

- Non cambiare argomento, Moe, non mi hai ancora dato il tuo numero. - sorrise Luke, porgendomi il suo telefono.

- Shiver, non lo fare. - mi ammonì Jenna, con tono disgustato, recuperando lo zucchero senza problemi.

Ignorai il commento della mia coinquilina e registrai il mio numero sul cellulare di Luke, restituendoglielo, poi, ed ottenendo un'occhiata felice.

- Cosa state preparando? - domandò Ash, voltandosi verso i fornelli.

- Tè alla vaniglia. - replicò Jen, avvicinandosi a noi nell'attesa che il bollitore fischiasse. - Ne volete? -

Shiver || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora