Capitolo 23.

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Il sole era già sorto da un pezzo e gli uccellini iniziarono il loro dolce canto d'inizio settembre.

Jimin aprì lentamente gli occhi, ancora molto stanchi e assonnati, cercò di girarsi ma era bloccato, alzò lo sguardo notando il braccio del corvino che lo stringeva a sé.
Jimin sorrise istintivamente e si girò piano piano per guardare l'altro in viso, i capelli ricadevano dolcemente sui suoi occhi, le labbra leggermente schiuse, era etereo.
Si accorse dopo poco che, erano ancora entrambi nudi ed arrossì al pensiero della notte che passarono insieme, su quel letto, solo loro due.
Jimin continuò a guardare il volto sereno del maggiore per interi minuti "Mh.. hai intenzione di osservarmi per tutto il tempo Jiminssi?" quest'ultimo biascicò le parole per via del sonno, alchè il più piccolo si spaventò "Ti sembra il modo di iniziare una conversazione Jeon? Mi hai fatto spav-" Non finì la frase che un braccio lo tirò più verso il maggiore, ritrovandosi a baciare le labbra di Jungkook con dolcezza "Sei contento adesso? La preferisci come conversazione?" Sorrise dolcemente guardando il volto arrossito dell'altro "Dai non mi sono ancora lavato i denti. E comunque no, non mi piace assolutamente." Mentì incrociando le braccia al petto con un visino da finto infastidito "Oh certo, ti crediamo tutti Park. Quindi se lo facessi di nuovo mi uccideresti?" Ridacchiò e lo tirò nuovamente verso di sé baciandolo nuovamente, ma stavolta sul collo.
Jimin inclinò leggermente la testa verso destra, in modo da sentire meglio le labbra del più grande sulla propria pelle, e chiuse gli occhi rilassandosi.
"Non ti piaceva proprio eh?" Lo guardò in viso, notandolo letteralmente rilassato e ridacchiò "Oh andiamo, sono comunque dei baci sul collo Kookie, è rilassante." Ammise mettendosi seduto e guardarsi attorno "Ma che fine avranno fatto gli altri?" Chiese improvvisamente il più piccolo ridendo verso il maggiore "Ah non lo so, sicuramente staranno ancora dorm- no scherzo, è mezzogiorno col cazzo che dormono. E noi dovremmo vestirci." Ricordò il corvino alzandosi dal letto, ancora nudo.
Jimin notó il bel fondo schiena del maggiore e si morse il labbro inferiore "Ehm.. si.. dovremmo.. ed io dovrei fare una doccia." Riferì il più piccolo, si alzò ed infilò prontamente le mutande per poi recarsi in bagno, ma venne bloccato dal maggiore "Anch'io dovrei fare la doccia." Ammiccò guardando dalla testa ai piedi il più piccolo, che si imbarazzò notevolmente.

"Beh.. potresti farla.. in camera tua. Non penso ci sia più qualcuno." Guardò in basso per non incontrare il volto del più grande "Va bene, significa che non faremo la doccia insieme." Jungkook sorrise falsamente e chiuse la porta del bagno con ancora quel sorrisino fastidioso quanto carino.
Jimin dal canto suo ridacchiò, e si tolse le mutande per poi entrare nel box doccia e far scorrere l'acqua calda sul suo corpo.
Ripensò alla notte scorsa, le mani del corvino che ispezionavano il corpo del più piccolo con desiderio.
La dolcezza che usò nel farlo sentire a suo agio.
Il piacere che provocò in lui quella notte fu poesia, non sapeva come avesse potuto avere un idea così tanto controversa, ma gli piacque notevolmente.

I pensieri del rosa si bloccarono immediatamente non appena sentì delle mani sulla propria vita poggiate delicatamente, si girò incontrando gli occhi sorridenti del più grande, un sorriso furbo contornava il suo viso "Ho vinto io Jiminssi." E lo baciò con tutta la dolcezza che possedeva in corpo, il minore ricambiò immediatamente il bacio ed allacciò le proprie braccia al collo del contrario.
Le mani del più grande esplorarono la schiena del più piccolo, facendolo così rabbrividire "Possibile che solo sfiorandoti, il tuo corpo reagisca così armoniosamente?" Sorrise per poi baciare la guancia del più piccolo "Non è colpa mia, non comando il mio corpo. Né tantomeno controllo le mie emozioni, e temo dovresti farci l'abitudine Jungkookie. Tutto il mio corpo appena viene a contatto col tuo.. sembra impazzire, lo stesso vale per la mia mente." Passò le sue piccole mani sul petto del maggiore, il quale aveva qualche tatuaggio che il più piccolo baciò dolcemente.

"Allora temo che mi abituerò prima o poi, e lo stesso dovrai fare tu Jimin. Come hai detto tu, le emozioni non si possono comandare e lo stesso vale per il corpo." Sorrise accarezzando la guancia del più piccolo per poi baciarla nuovamente.

"Adesso però, lasciati fare lo shampoo mh? Sennò rimarremo qui per decenni." Rise armoniosamente il più grande, prendendo poi lo shampoo alla pesca del più piccolo.
"Jungkook, così mi farai sembrare un bambino, e tu mia madre." Rise divertito guardando il corvino intento ad insaponare i capelli color caramella del più piccolo "Ma tu sei un bambino Jiminssi, sei il mio piccolino." Sorrise facendo forme strane ai capelli del minore, il quale sorrise imbarazzato "Però anch'io voglio lavare i tuoi capelli, sennò non vale!" Sentenziò prendendo anche lui lo shampoo per poi versarlo sui capelli del maggiore, che iniziò a massaggiare delicatamente.
"Vedo che ci stiamo divertendo eh Jiminie?" Ridacchiò guardando il viso concentrato del rosa, che si trasformò subito in una smorfia "Sono morbidi i tuoi capelli." Ammise con un tono dolcissimo, l'altro si limitò ad annuire ed aprì nuovamente il getto d'acqua in modo da sciacquarsi entrambi.

Il minore prese il bagnoschiuma al cocco che passò sulle proprie mani e guardò il maggiore con un sorrisetto "Ora devo insaponare il tuo corpo, Jeon." Ridacchiò mentre il più alto ammiccò e prese anche lui il bagnoschiuma "Bene, allora saremo in due a farlo." Sorrise soddisfatto e passò le sue grandi mani sul petto del più piccolo, i suoi movimenti erano delicati come quelli del contrario, si guardarono continuamente con un sorriso in volto e si scambiarono un casto bacio sulle labbra.

"Jimin! Ma che cazzo hai combinato in questa stanza, porca puttana ti ammazzo!" Yoongi era entrato nella loro camera ed iniziò ad urlare contro la porta del bagno, i due lo sentirono e iniziarono a ridere.
Finirono di sciacquarsi e uscirono entrambi dal box doccia allacciando poi degli asciugamani alle proprie vite.
Solo in quel momento Jimin si guardò allo specchio e si accorse dei vari segni violacei sul proprio petto, e sul collo "Jungkook ma che..." Si toccò la pelle e sorrise imbarazzato, il maggiore cinse i fianchi del più piccolo da dietro e sorrise "Dovevo marcare il mio territorio. E poi anche tu non scherzi, ti sei divertito con il mio corpo." Indicò vari segni violacei sul suo petto e ridacchiò, ricevendo un leggero schiaffo dal più piccolo "Usciamo dai." i due uscirono dalla stanza ritrovandosi il menta intento a guardare la stanza sottosopra.

"Jimin ma che caz-" Si bloccò notando anche la presenza del suo migliore amico, che gli stava sorridendo "Oh porca puttana." La sua bocca formò una piccola o, rimase sorpreso nel vederli assieme in quello stato "Quindi voi... ah." Non sapeva che parole usare, si era imbarazzato davanti ai suoi due amici, tant'è che Jimin e Jungkook scoppiarono a ridere, facendo imbarazzare ancor di più il menta "Oh andiamo hyung, non è mica successo qualcosa di grave." Intervenne il corvino colpendo amichevolmente la spalla del più grande "No però, non me lo sarei aspettato. Ecco perché stamattina voi due non eravate in camera.. stavate fottendo!" Alzò il tono della voce con un sorriso perverso in volto "Oh che usanze rudi hai hyung, e comunque si era per quello." Ammise il rosa poi ridendo, si diresse verso il suo armadio e prese una felpa bianca e un pantalone di tuta nero, e le mutande dal cassetto.
"Beh io vado a vestirmi." Si chiuse subito in bagno lasciando così il corvino e il menta da soli "Quindi avete fatto sesso." Disse nuovamente Yoongi al minore, che era intento a vestirsi nuovamente con i vestiti della sera prima "No Yoongi, non era semplice sesso. Non per me.. più che sesso.. era amore. Ed è stato bellissimo." Gli occhi del più piccolo brillarono e un sorriso apparve sul suo volto, cosa che il menta notò immediatamente "Jungkook.. se lo ami perché non glielo dici?" Sussurrò per non farsi sentire dall'altro che era chiuso in bagno "Semplicemente devo trovare il momento giusto, non penso che questo sia il posto giusto sai?" Si guardò attorno e ridacchiò, mentre l'altro si limitò ad annuire.

Finalmente Jimin uscì dal bagno e si sedette sul suo letto guardando i due intenti a ridacchiare "Oh vero quasi dimenticavo. Stamattina il professore Lee ci ha riuniti, eravamo io e gli altri insieme. Ha detto che tra una settimana ci sarà una sorta di gita, così la chiama lui." Si fermò guardando i volti degli altri due incuriositi, che lo invitarono a continuare "Andremo per un'intera settimana in Europa, per essere più specifico in Italia." Sorrise verso i due che fecero lo stesso "Ci porteranno a Roma, ossia la capitale a quanto pare." Finì di parlare e gli altri due annuirono "Beh, da quel che so l'Italia è bellissima. Ha molti musei abbastanza belli, c'è il Colosseo di Roma. E il cibo lì è buonissimo. Tae sarà felicissimo di andare in qualsiasi negozio Gucci, sicuramente." Ridacchiò contagiando anche gli altri.

"E quand'è che si partirà?" Jungkook intervenne con curiosità "Sabato prossimo, cazzo non vedo l'ora." Sorrise ai più piccoli, che parvero felici anche loro.

"Jiminssi ti porterò al Colosseo, prendilo come un appuntamento romantico."

Decalcomania《Jikook》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora