Capitolo 29.

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"Pronto Jiminie?" La voce assonnata di Taehyung fu molto delicata, era parecchio stanco dall'ultima notte e Jimin lo aveva chiamato alle 6:04 del mattino.
"Tae buongiorno! Il professore ha detto che oggi visiteremo la città, quindi alzati che già Yoongi è qui con noi." La voce divertita del rosa rimbombò nel canale uditivo del blu, quest'ultimo guardò accanto a sé notando un vassoio pieno di cose da mangiare e un bigliettino "Va bene Jiminie faccio una doccia veloce e arrivo." Stava per chiudere la chiamata ma Jimin lo precedette "Ah, Hobi hyung ha detto che vi ha sentiti mentre facevate le vostre cose, a dopo!" E fece terminare la chiamata.

Il volto di Taehyung improvvisamente si tinse di rosso e ripensò alla notte precendente "Porca puttana.." Sospirò e prese il bigliettino che aveva lasciato il menta e lo lesse "Amore buongiorno, scusa se non sono lì con te a riempirti di baci. Ma capiscimi, Jungkook ha iniziato a rompere i tre quarti di cazzo perché era da solo. Spero la colazione ti piaccia, ci vediamo di sotto. Ti amo." Si portò quel bigliettino sul cuore e sorrise, era felice d'aver trovato una persona come Yoongi, era davvero felice.

Velocemente mangiò la colazione e si precipitò in bagno per poter fare una doccia calda.
Una volta finito di sciacquarsi uscì dal box doccia e mise l'accappatoio che serviva direttamente il personale, asciugò velocemente i capelli e si fiondò nella sua valigia.
Prese una t-shirt nera e un pantalone del medesimo colore, si vestì velocemente e spruzzò un po' di profumo del suo ragazzo.

Così raggiunse anche gli altri nella hall.

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Jimin stava scherzando con i suoi due amici Seokjin e Hoseok in piena armonia "Cioè capisci? Ho fatto cadere tutto il set piatti e quella lì mi ha guardato malissimo porca puttana!" Hoseok raccontò della sua mattinata nella sala ristorazione facendo ridere i suoi due amici "Hobi sei davvero un imbranato, svegliati per cortesia!" Il rosa diede una pacca sul sedere del castano scherzosamente, e lo stesso fece l'altro.
Taehyung finalmente li raggiunse con un sorriso in volto e si salutarono "Oh ma buongiorno principessa sul pisello." Jin fece la battuta in quanto venne a sapere della sua notte di fuoco con il menta "Ahah, troppo divertente Jin. Piuttosto parla per te e Hobi e stai zitto." Il blu diede un bacio sulla guancia del rosa e lo stesso fece l'altro, che nel frattempo rideva armoniosamente.

"Ragazzi! Oggi andremo a piedi, così vedremo le varie bellezze di questa città, andremo al Colosseo e alla Fontana Di Trevi." Il professor Lee spuntò seguito da altri professori. I ragazzi urlarono dalla felicità, ma Jimin abbassò lo sguardo sulle sue scarpe con tristezza ricordò la frase che gli disse Jungkook "ti porterò al Colosseo, prendilo come un appuntamento romantico."
Un sorriso malinconico nacque sul suo viso e Taehyung se ne accorse prontamente "Jiminie tutto okay?" Massaggiò la spalla del più grande, e l'altro annuì e sorrise leggermente "Non è nulla, tranquillo." Il maggiore guardò dietro la figura del suo migliore amico, notò Jungkook intento a ridere insieme a Yoongi e Namjoon, gli mancava tantissimo, ma non voleva ammetterlo né a sé stesso né agli altri.
Improvvisamente lo sguardo del corvino si indirizzò proprio verso lui, il suo sorriso sparì lentamente e abbassò lo sguardo, Jimin così si girò verso i suoi amici e fece finta di nulla, faceva male.

Dopo una bella camminata tutti si ritrovarono dinanzi al Colosseo, Jimin sorrise per la bellezza di quel posto.
Aveva sempre desiderato vederlo di presenza, soprattutto insieme al suo migliore amico.
Chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dall'aria fresca di metà settembre e sorrise "Tae mi fai una foto per favore?" Guardò il suo migliore amico, che annuì e sorrise dolcemente, prese il telefono del più grande e avviò la fotocamera.
Quest'ultimo si mise in posa, le braccia sulla testa in modo da formare un cuore e sorrise, così il blu scattò la foto e sorrise di rimando "È venuta bellissima!" Porse il telefono al maggiore e annuì soddisfatto "Grazie Tae." Gli diede un bacio in guancia e posò il telefono.
Jimin si guardò attorno e poté giurare di sentirsi felice, guardò i suoi amici che si scambiavano baci furtivi e scattavano foto.
Il suo sguardo d'un tratto si posò nuovamente sul corvino, quest'ultimo stava già guardando il più piccolo, un leggero sorriso apparve e guardò il monumento storico dinanzi a sé.
Anche Jimin sorrise senza farsi vedere, voleva sentire le parole del maggiore ma non adesso, non davanti a tutti, voleva finire quella situazione, voleva poter baciare nuovamente le dolci labbra di quel ragazzo, lo voleva nuovamente per sé.

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