Capitolo 26.

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Finalmente il giorno della partenza era arrivato velocemente.
Negli ultimi giorni Jimin non aveva avuto alcuna interazione con Jungkook, anzi faceva di tutto per evitarlo, usciva continuamente con Taehyung e Yoongi, non gli importava di essere il terzo in comodo, si divertiva ugualmente, anche se a volte sperava d'avere anche lui una relazione come la loro, perché si, il menta aveva chiesto al suo amato di iniziare una relazione, altrettanto seria.

Jimin stava prendendo l'ultima valigia, nel frattempo il menta stava aspettando quest'ultimo sulla soglia della porta, del tutto assonnato.
"Yah Jimin-ah sbrigati, non vedo l'ora di poter dormire su quel catorcio di aereo." Sbadigliò vivacemente attirando l'attenzione del minore "Si, sono pronto hyung andiamo. Che cazzo io te l'avevo detto di andare a dormire presto." Rise guardando il più grande con gli occhi chiusi, poggiato sullo stipite della porta, così lo spintonò e uscirono dalla stanza.

Arrivarono all'esterno, dove il pullman che li avrebbe portati al aeroporto era appena arrivato.
Molti ragazzi si trovavano proprio su quello spiazzale ad aspettare i rispettivi professori, nel frattempo il rosa si vide arrivare il suo migliore amico in compagnia si Hoseok e Seokjin mano nella mano.
"Buongiorno ragazzi! O meglio dire buongiorno e buonanotte per qualcun altro." Parlò il viola guardando Yoongi ormai con gli occhi chiusi poggiato sulla spalla del rosa "Senti non me ne parlare per favore, non ha fatto altro che lamentarsi." Comunicò Jimin ai suoi amici che risero di gusto "Amore buongiorno eh, mi aspettavo un bacio." Taehyung prese il volto del più grande tra le sue mani e stampò un bacio sulle labbra sottili dell'altro "Mh.. buongiorno." Mugugnò strofinandosi gli occhi leggermente.
"Yoon i porno ti fanno male non lo sapevi?" Riferì Hoseok ridendo, ricevendo così un leggero calcio sulla gamba da parte del nominato "Molto spiritoso Jung, davvero. Mi farai piangere dalle risate." Finse una risata e si intrufolò tra le braccia del suo ragazzo
"Oh cielo, ma fattela una risata mentina." Il castano sbuffò ed incrociò le braccia al petto.

Jimin dal canto suo era assente, non avrebbe voluto vedere il corvino, ma il suo sguardo stava proprio cercando quello di quest'ultimo, in mezzo alla folla.
Ma non era presente.

"Ragazzi! Eccoci qui, adesso faremo l'appello e le persone nominate dovranno entrare sul pullman a prendere posto." I professori finalmente fecero la loro entrata, e tutti si avvicinarono per sentire bene l'appello, che iniziò all'istante.
Jimin stava aspettando con ansia quel maledettissimo nome, nonostante non voleva saperne più nulla, voleva solo capire se ci sarebbe stato.

"Jeon Jungkook!" Il professore finalmente fece il nome di quel ragazzo, ma non rispose all'appello.
Jimin si guardò attorno alla ricerca di quel ragazzo, ma ancora nulla.
Taehyung se ne accorse ma fece finta di nulla.
"Jeon Jungkook? Se non si presenta non potrà part-" Venne subito interrotto da un leggero spintone del corvino che arrivò di fretta "Sono presente e che cazzo. Datemi il tempo di arrivare." Jimin guardò nella direzione del maggiore, notando i suoi capelli scompigliati accompagnati da delle occhiaie parecchio visibili, i loro sguardi si incrociarono finché il corvino non salì sul pullman.

Il professore in tutto ciò rimase allibito dal comportamento dello studente, ma lasciò perdere.
"Jiminie hai visto com'era conciato? Aveva delle cazzo di occhiaie, non si sarà nemmeno accorto d'avere la maglietta al contrario. E poi i capelli, nemmeno li ha sistemati. Stamattina non l'ho trovato nemmeno in stanza, e sono sicuro che lui si sistema sempre." Taehyung parlò all'orecchio del suo migliore amico, il suo sguardo era parecchio preoccupato, per la prima volta da quando lo conosceva, era preoccupato per Jeon Jungkook nonostante l'accaduto.
Yoongi raccontò tutto al suo ragazzo, rimase schifato dal comportamento del rosso, si pentì delle parole che disse quel giorno al corvino, ma lo fece solo per la protezione del suo migliore amico.

"Da quanto ti preoccupi per Jungkook? Dopo quello che ha fatto poi, da quello che mi ha fatto." Jimin abbassò lo guardò con serietà, l'altro si limitò a restare zitto e abbassò lo sguardo.

Decalcomania《Jikook》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora