Capitolo 17.

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"Tirami un'altra patatina e giuro che ti soffoco!" Anche Namjoon si aggiunse al gruppetto di amici, stava urlando contro Taehyung che, aveva iniziato a lanciargli patatine fritte in testa "Oh che rude, calmati con il mio amico Kim." Jin lo richiamò fingendosi serio facendo ridere gli altri "Si infatti, lascia stare Tae o te la vedrai con me." Il menta abbracciò il più piccolo, e gli diede un bacio sulla guancia teneramente, Jimin li guardò con occhi sognanti li trovava davvero tanto carini "Ma com'è che andate tutti contro di me! Siete degli stronzi." Il biondo fece una faccia altrettanto sbigottita, e gli altri risero di gusto nel vederlo "Hyung dai su, ci sono io a volerti bene." Jungkook prese parola e gli diede una pacca sulla spalla ridacchiando, l'altro sbuffò irritato e annuì "Vedi che piacere Jeon." Il biondo usò un tono sarcastico e rise anche lui.

Jimin non aveva ancora aperto bocca, era felice d'aver ritrovato i suoi amici, ed era soprattutto felice d'aver trovato altri amici, che a quanto pare erano pure simpatici, e non come li aveva etichettati inizialmente.
D'improvviso il rosa sentì una mano poggiarsi sulla sua coscia destra, e abbassò lo sguardo per vedere meglio, la mano del corvino stava dolcemente accarezzando essa, così Jimin si girò verso Jungkook, ma era intento a ridere con gli altri, ma il rosa sorrise e arrossì improvvisamente "Jimin che hai? Sembri appena uscito da Heidi." Hoseok fece notare il rossore del più piccolo e sorrise notevolmente, invece Jimin voleva sprofondare, odiava essere visto in quello stato dagli altri "Jiminie se non ti va di stare ancora qui puoi dircelo!" Taehyung sorrise dolcemente verso il suo fratellastro, che negò con la testa e sorrise "N-no è che.. mi fa piacere che siamo t-tutti qui insieme." In parte era anche vero, ma non era quello il vero motivo per cui arrossì "Si, ma non abituarti troppo piccoletto potrebbe succedere che Jin si perda per le strade di questa città." Comunicò Yoongi ridendo di gusto, e ricevette una patatina in testa da quest'ultimo, e gli altri risero tranne Jimin e Jungkook.
Il corvino appunto, approfittandosi del momento avvicinò le sue labbra all'orecchio del minore "So che sei arrossito per colpa mia, Jiminssi." Sussurrò con un misto di dolcezza e sensualità, che fece rabbrividire il rosa e lo guardò dritto negli occhi "Non è vero Jeon, stai zitto." arrossì ancor di più, e l'altro sorrise compiaciuto "Quindi se faccio così..." Fece scivolare la sua mano un po' più in alto, arrivando quasi all'intimità del più piccolo, lentamente "Non succede nulla vero?" Continuò con un ghigno sul volto, così il più piccolo si alzò di colpo, facendo spaventare gli altri "D-devo andare a pisciare scusatemi." E corse via chiudendosi in bagno.

Nel frattempo Jungkook rise tra sé e sé, beccandosi un'occhiataccia da Taehyung "Cosa gli hai fatto?" Il corvino lo guardò con superiorità e parlò con tutta la tranquillità "Cosa dovrei fargli scusami? Di certo non l'ho stuprato." Alzò un sopracciglio, mentre l'altro stava per controbattere ma il menta lo fermò "Tae non gli ha fatto nulla, altrimenti avrebbe già tirato insulti contro di lui, non credi?" Sorrise dolcemente al suo compagno, mentre l'altro annuì roteando gli occhi.
Jimin ritornò dopo qualche minuto e si sedette nuovamente vicino al corvino, che sorrise ampiamente "Il tuo adorato migliore amico mi stava già attaccando senza aver fatto nulla." Gli sussurrò, mentre il più piccolo ridacchiò "Beh, qualcosa l'hai fatta e non farla più." Gli puntò un dito contro, e sorrise, lo stesso fece l'altro "Jungkook quindi cosa vuoi fare per il tuo compleanno? È tra quattro giorni." Riferì Namjoon bevendo la sua coca cola, il nominato sembrò pensarci su quando poi finalmente sorrise "Mh, potremmo fare una cosa tra di noi in camera mia e di Taehyung, non mi va di fare una festa colossale. Una cosa tra amici." Sorrise e prese il suo milkshake al cioccolato, che bevve tranquillamente "Oh si! Potremmo anche giocare ad obbligo e verità!" Riferì Jin battendo le mani "Oppure al non ho mai!" Il castano si aggiunse alle parole del viola, che si diedero il cinque, il corvino annuì energeticamente "Per me va benissimo, ovviamente tutto accompagnato da alcolici, chi non vorrà fare l'obbligo dovrà bere un miscuglio di alcolici." Continuò a bere il suo milkshake mentre gli altri acconsentivano felici "Ovviamente dovrete portare dei sacchi a pelo, perché dormiremo tutti insieme." Continuò, così Jimin lo guardò e sorrise timidamente, l'altro se ne accorse ma fece finta di nulla "Facciamo che inizierà per le nove di sera circa. Ah! E non voglio nemmeno un regalo, sia chiaro." Sentenziò indicando tutti, che acconsentirono per farlo stare zitto.

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