Capitolo 31.

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"Jungkook appena mi lanci di nuovo il gelato ti spacco la faccia." Jimin ringhiò contro quest'ultimo che rideva soavemente "Oh Jiminie, sei troppo tenero quando ti incazzi." Baciò la fronte del più basso giocosamente, mentre l'altro lo spinse via "Sei proprio un cretino Jeon." Ridacchiò anche lui per poi lanciarsi tra le braccia del suo ragazzo "Cretino ma incredibilmente mio." Aggiunse facendo sorridere il corvino, era felice di vederlo così tranquillo e dolce.

Quel giorno visitarono molti posti, scattarono un sacco di foto davanti al Colosseo, molte persone pensavano fossero dei fotomodelli dato che, la loro bellezza superava ogni limite.
I due varie volte si accorsero di quei sguardi curiosi, ma non ci diedero tanto peso, anzi ci risero su.

"Mh non vedo l'ora che arrivi il giorno del mio compleanno, che regalo mi farai?" I due camminavano mano nella mano per le strade di quella grande città, il rosa si voltò per guardare il suo ragazzo che parve riflettere "Chi ti dice che io voglia farti un regalo? Potrei regalarti dei trampolini, magari diventi più alto." Il corvino scoppiò in una fragorosa risata non appena vide la faccia scioccata del più piccolo "Jeon Jungkook! Quando la finirai di prendermi in giro per la mia altezza? Non è divertente." Portò le proprie braccia al petto e si finse offeso, il più alto dal canto suo non voleva smetterla di ridere "S-scusa Jiminie, mi diverto a prenderti in giro." Asciugò le sue lacrime e finalmente si riprese, abbracciò il più basso e sorrise "È inutile Jeon, non mi incanterai con il tuo sorriso del cazzo." Abbassò lo sguardo per non incontrare quello penetrante del maggiore.

Jungkook dal canto suo poggiò due dita sotto il mento del minore e lo fece alzare in modo da guardarlo nelle iridi "Il mio sorriso magari no, ma le mie labbra si piccoletto." E lo baciò all'istante, il più piccolo ricambiò volentieri e sorrise sul bacio, sapeva di non resistere ai suoi baci e non poteva farci assolutamente nulla.

"Kookie sei proprio uno stronzo, e ti amo anche per questo." Carezzò la guancia di quest'ultimo e gli regalò uno dei suoi sorrisi più dolci "Modestamente chi non mi amerebbe mh?" Le sue sopracciglia fecero su e giù, per poi ghignare maliziosamente, Jimin gli diede uno schiaffetto sulla guancia e rise "Che rincoglionito.. piuttosto, che ore sono?" Domandò baciando la guancia del corvino finché non prese il telefono e controllò l'orario sul telefono "Beh, sono le sette. Vuoi tornare in hotel?" Posò nuovamente il telefono e guardò il suo ragazzo intento a mordersi il labbro inferiore "Si si, magari ci riposiamo un po'... che dici?" Fece scivolare la sua piccola mano sul petto del contrario con sensualità, il corpo del maggiore si irrigidì non appena percepì quel tocco, deglutì rumorosamente e non disse nulla, si limitò ad annuire con vivacità.

I due arrivarono in hotel dopo non molto ed andarono in camera loro, Jimin camminava a passo svelto mentre Jungkook rimase leggermente indietro ad osservare i movimenti fluidi del più piccolo, un sorriso apparse suo volto non appena l'altro lo guardò.

Entrarono in camera e tolsero finalmente quelle dannare scarpe, per poi lanciarsi entrambi sul letto.
Il corvino si stiracchiò non appena la sua schiena toccò il materasso morbido, così il rosa se ne approfittò mettendosi a cavalcioni su di lui.

Jungkook sorrise per l'azione del più piccolo, aveva capito dove voleva andare a parare "Hai voglia di me Park?" Fece per baciarlo sul collo, ma l'altro lo bloccò saldamente "Eh no Jungkook, hai sempre fatto tutto tu. Adesso tocca a me comandare mio caro." Ammiccò e si precipitò sul collo contrario, lambì alcuni punti definiti lasciando vari segni scuri, fece sparire immediatamente la maglia del ragazzo sotto di sé e sorrise.

Entrambi tolsero i propri vestiti ormai diventati di troppo rimanendo così solo in mutande.
Il più piccolo si mise sdraiato reggendosi con i gomiti sopra il materasso, e prese a baciare il petto nudo del corvino, leccando e mordendo alcune parti di pelle.
Improvvisamente un'idea passò nella sua testa e alzò il volto in modo da guardare gli occhi lucidi dell'altro, ormai troppo desiderosi.

Con la sua lingua prese a giocare con le aureole già turgide del più grande, facendo così liberare degli ansimi dalle labbra del maggiore, quei versi incitarono maggiormente il rosa a continuare, finché le mani del corvino si posarono sul viso contrario in modo da guardarlo negli occhi.
"T-ti prego J-Jimin.. sto s-soffrendo. Fai di me tutto ciò che vuoi." Il suo tono era affannato per via dell'eccitazione, così baciò le labbra carnose dell'altro e le morse con avidità, facendolo così ansimare.

I due sciolsero quel bacio e finalmente Jimin si decise, in quanto era la prima volta che cercava di dominare.
Tolse le sue mutande e quelle del maggiore, liberando così le loro lunghezze già pulsanti ed eccitate.
Jungkook guardò il corpo del più piccolo, e lo supplicò con gli occhi di fare in fretta.
Così Jimin si sdraiò nuovamente su di lui e lo baciò con malizia e desiderio, non gli passò nemmeno per la mente di preparare l'apertura del più grande, aveva troppa voglia di vederlo in piena eccitazione grazie a lui.

Così senza pensarci due volte lo penetrò con non troppa cattiveria, si sentì come al settimo cielo, la sua lunghezza venne avvolta perfettamente dalle pareti interne del più grande.
Tuttavia Jungkook serrò gli occhi e cacciò un urletto di piacere per il gesto inaspettato, non pensava che sarebbe andato dritto al sodo.
"P-posso m-muovermi?" Il minore biascicò quelle poche parole aspettando una risposta che non tardò nemmeno di un secondo "S-si c-cazzo a-ah muoviti." Baciò le sue labbra incitando l'altro a muoversi al suo interno, e così fu.

Jimin si mosse lentamente all'interno del suo ragazzo, baciò le labbra tremanti di quest'ultimo e iniziò a dare spinte più forti e decisive, entrambi cacciarono degli ansimi per il troppo piacere e continuarono a baciarsi rudemente.
Improvvisamente il minore colpì un punto indefinito facendo così urlare maggiormente l'altro, capì fosse quello il suo punto debole e così diede colpi più decisivi proprio lì.

La stanza fu riempita dalle urla di piacere del più grande, facendo eccitare maggiormente il rosa "P-porca troia J-Jimin. E t-tu non a-h s-saresti b-brav-" Le sue parole morirono non appena il rosa colpì nuovamente quel punto, il maggiore si aggrappò con le unghia alla schiena del più piccolo non troppo bruscamente.

Il minore dal canto suo stringeva le lenzuola con forza, e spingeva sempre più con decisione all'interno del ragazzo, venne poi prontamente accompagnato dal maggiore, rendendo il tutto ancora più unico ed eccitante.
Nella stanza si udirono i numerosi rumori imbarazzanti che producevano i loro corpi non appena compivano quei movimenti.

Improvvisamente Jimin si sentì all'apice dell'eccitazione e cercò di parlare "J-Jungko- a-ah c-cazzo sto per v-venire." Comunicò con affanno all'orecchio del maggiore che si limitò ad annuire con fatica, anche lui era arrivato ormai all'apice.
Così il minore prese a masturbare la lunghezza del maggiore con decisione, mentre dava le ultime spinte decisive.

Dopo qualche minuto entrambi riversarono le proprie essenze urlando l'uno il nome dell'altro, Jimin si riversò dentro al suo ragazzo, mentre Jungkook sul proprio addome, il minore prese a leccare l'essenza del maggiore ripulendolo del tutto e la ingoiò senza pensarci due volte.

Si lasciò cadere accanto al suo ragazzo, entrambi sudati e stanchi, ma innamorati e soddisfatti.
Jungkook fasciò la vita del contrario con il proprio braccio e ne baciò la spalla con dolcezza "Sei stato b-bravissimo Jiminssi, davvero." Sorrise e lo stesso fece l'altro, si sentì soddisfatto nel sentire quelle parole, era riuscito a dargli piacere nonostante fosse la prima volta che prendeva l'iniziativa.

"Ti amo Jungkook, e non lo dico tanto per dire.. ti amo fottutamente tanto." Carezzò la guancia del corvino delicatamente e fece per baciarlo "Anch'io ti amo piccolo mio, ti amo ti amo." Si baciarono con passione e amore, entrambi si sentirono amati e le farfalle continuarono a svolazzare nei loro stomaci.

Finché d'un tratto non si sentì bussare alla loro porta insistentemente.
"Abbiamo portato le pizze piccioncini!"




Spazio Autrice.

per me scrivere le parti soft è un parto raga, sono hard stan al 100% e ogni santa volta non so come fare per essere dolce con le parole HAHAHAHA.

però hey, un altro capitolo smut jikook ehe.

sorry per il Jimin top, ma per me entrambi sono switch.💜

Decalcomania《Jikook》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora