EPILOGO

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KARINE

-Sbrigati, non c'è la faccio più- disse Lucas cercando di contenersi.

-Sta zitto, mi fai diventare nervosa- risposi a bassa voce.

-Stanno arrivando?- chiese lui disperato.

-Si, eccoli- risposi emozionata.

I nostri genitori hanno avuto la brillante idea di mandarci in missione insieme, nonostante abbiamo metodi di lavoro diverso. Infatti, ci hanno scoperto mentre stavamo rubando informazioni private della base.

-Ora che facciamo?- chiesi a Lucas quando mi resi conto che non c'era via d'uscita.

Lui guardò da tutte le parti e un sorriso spuntò sul suo volto.

-Dobbiamo saltare su quell'edificio- disse, indicando la struttura. Io impallidì.

-Ma sei pazzo?- chiesi agitata.

-Si, di te- disse prendendomi per mano.

-Si che c'è la fai, ti aiuto io- mi rassicura. Le grida dei nostri inseguitori si facevano sempre più vicine.

Cominciammo a correre fino alla punta dell'edificio. Quando mancavano pochi centimetri, chiusi gli occhi e saltammo.

-Visto? Non è stato difficile- disse Lucas divertito. Quando aprì gli occhi mi resi conto di essere caduta sopra di lui.

-Sei un'idiota- dissi con un sorriso per poi baciare le sue labbra.

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Dopo la distruzione delle nostre case, i nostri genitori comprarono due ville in una zona di montagna e riservata nel New Castle.

Quando arrivammo alle ville, andammo a casa mia per consegnare le informazioni ai nostri genitori. Davanti alla porta d'ingresso c'erano mia madre ed Elena che ci aspettavano.

-Che bello vedervi!- esordì mia madre sollevata.

-Beh, abbiamo avuto degli inconvenienti, ma tutto risolto- disse Lucas con un sorriso.

-Brian e Aaron vi stanno aspettando- disse Elena. Io e Lucas annuimmo e camminammo fino all'ufficio di mio padre.

-Qui c'è tutto- dissi. Ero molto stanca.

-Ben fatto ragazzi, siete una squadra perfetta- disse il padre di Lucas.

-In realtà, siamo proprio terribili come squadra- dice Lucas ridendo.

-Abbiamo metodi diversi- aggiungo ridendo anche io. -Vado a riposare un po'- non aspettai la risposta e salì le scale.

Quando aprii la porta della stanza, vidi Tessa che mi venne incontro. Lucas bussò delicatamente sulla porta.

-Mi dispiace averti fatto fare questo con i tacchi- disse lui mettendosi di fronte a me e prendendo uno dei miei piedi.

-Non è niente, sono solo stanca- risposi mentre guardavo come mi toglieva le scarpe per poi farmi dei massaggi.

-Ti piace?- chiese lui sorridendo.

-Si- risposi con un sospiro. Poco dopo smise e cominciò a guardarmi.

-Che c'è?- chiedo imbarazzata.

-Nulla, sto solo ammirando la tua bellezza- disse dandomi un bacio sulle labbra. I miei occhi si chiusero automaticamente sfruttando la sensazione che mi provocava con i suoi tocchi.

-Prepara le tue cose, domani andremo in spiaggia- disse guardandomi. Io sorrisi.

-Geniale- risposi emozionata.

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