Sono uscita anche altre volte con la comitiva di Giulia, ma Dario non c'era. Non ho mai chiesto niente perché sarebbero partite le classiche domande "Oddio, ma ti piace?? Ma da quanto? Ma guarda che è fidanzato!" eh, come se non lo sapessi. Ma poi non volevo far uscire tutto questo discorso perché Dario non mi piaceva e sarebbe stato impossibile che uno come lui mi potesse mai piacere, o meglio, che una come me potesse mai piacere ad uno come lui. Bastava guardarlo e bastava guardarmi. Non potevo giocare nemmeno la carta simpatia perché sono introversa, quindi perché dover puntare i riflettori su di me e far scattare allarmi quando è tutto tranquillo? Semplicemente trovavo Dario come una persona simpatica e educata, come se fosse l'unico che reputo tale.
Comunque, al di là di tutto, non è che eravamo amicissime io, Giulia e le altre, quindi, a maggior ragione, ci uscivo sporadicamente.
Quanto a me, me stessa e me medesima, devo dire che avevo preso il via con la vita universitaria, però c'era comunque qualcosa che non mi quadrava. Giurisprudenza mi piaceva, ma non fino in fondo. Non sapevo cosa fare. Cinque anni non credo proprio li avrei sopportati, visto che a malapena ne stavo sopportando uno. L'unico problema è che i miei mi avrebbero linciato se avessi abbandonato, quindi ho optato per non dirglielo. Sì, avrei lasciato giurisprudenza e mi sarei iscritta l'anno dopo a scienze della comunicazione: quello che quei corsi avevano da offrirmi era molto di più di una carriera da avvocato, notaio, magistrato o qualsiasi altra professione ottenuta con una laurea in giurisprudenza. Senza nulla togliere a chi è effettivamente laureato e crede veramente in queste professioni, lungi da me insultarli. Si tratta semplicemente del fatto che IO non mi sentirei a mio agio in quel mondo.
Non mi andava di continuare a frequentare le lezioni, non volevo tornarmene a casa e non avevo nemmeno voglia di starmene con le mani in mano. Avrei cercato un lavoretto, almeno mi sarei tenuta occupata in quei mesi successivi. D'altronde in una città come Bologna non sarebbe stato troppo difficile trovare un lavoro, no?
[Lo so, questo capitolo è un po' privo di contenuto, ma piano piano arriva il nostro caro Dario, con calma. Ho voluto introdurre un po' le scelte e la vita della protagonista, piuttosto che affrettare e rendere il tutto confuso. Spero vi piaccia finora, fatemi pure sapere ❤]
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BOLO IN LOVE
Fanfiction[Fatti e personaggi sono ispirati alla realtà, ma questa storia è frutto di pura inventiva. Nessuna offesa o insulto sono stati intesi.] [Durante la lettura di questa storia è intuibile il fatto che mi piaccia l'indie, ma l'inserimento di frasi o t...