Il giorno dopo ho deciso che avrei dovuto parlarne con Frank.
"Frank!" Lo prendo da parte in studio perché ho bisogno di parlargli, Nicolas non era molto ferrato in queste cose e poi, si trattava di Rebecca, non mi avrebbe aiutato molto.
"Dimmi." Mi dice Frank, interessato a quello che ho da dirgli.
Io e Frank non parlavamo molto spesso, e quando parlavamo la maggior parte delle volte si trattava di politica. Però, tra e me e lui c'era una certa affinità per questo tipo di cose. Certo, non che Frank si sfogasse tutti i giorni con me, da un certo lato nemmeno io, ma quando uno dei due aveva un problema più serio, eccoci qui a parlare.
"Ho un problema con Rebecca." Gli dico francamente.
"Ma, un problema di... amore carnale o di amore e basta?"
"NO! Oddio, no! Di Rebecca e basta. So che lei non mi piace, ma mi infastidisce se fa qualsiasi altra cosa con qualcun altro. Oddio, so solo che ha limonato con Nicolas, non so se è successo altro, ma vedi, a pensarci in questo momento mi sta dando fastidio. Non riesco più a capirmi."
"Beh, non vorrei cadere nel baratro delle cose scontate da dire, ma se ti da fastidio un motivo c'è ed è ovvio. Tu con chi la vedresti fare qualsiasi tipo di cosa?"
"Beh... Con nessuno." Forse sto un po' arrossendo.
"Eh, allora, mi spiace dirtelo, ma le cose sono due: o ce la vedi a fare questo tipo di cose con te, ti dichiari e speri che lei ricambi così potete essere fidanzati, oppure, se non vuoi che sia la tua ragazza, ce la devi vedere per forza con qualcun altro. Quella povera crista non può restare single tutta la vita solo perché A TE dà fastidio, ma chi sei?" Adoravo la franchezza di Frank. Diceva le cose così come stavano, così come andavano dette e così come bisognava sentirsele dire. "Poi, secondo me, dovresti rivedere i tuoi sentimenti, perché non è che ti dà fastidio a caso una cosa del genere, non sei geloso solo perché ti sta simpatica."
"Non lo so Frank, io sono piuttosto sicuro che non mi piaccia. Conosco i miei sentimenti, ho avuto delle ragazze prima di lei, ho 24 anni, ho una moderata esperienza in questo ambito. Conosco me stesso."
"Non si è mai troppo grandi per imparare novità su sé stessi. Magari i sentimenti che hai avuto finora, sono diversi da quelli che provi adesso, qualsiasi cosa tu ti sia convinto essa sia. Magari è diversa lei, ti tratta in maniera differente rispetto alle ragazze che hai avuto, magari è diversa fisicamente, non lo so, tu cosa pensi che sia tra queste cose?" Non so come fa, ma ogni volta riesce ad aprirmi un mondo, dove io sembro bloccato. In realtà, non ha detto niente di troppo straordinario, ma in qualche modo, io non mi sono riuscito a capire.
"Un po' tutto. È diversa dalle classiche ragazze che ho avuto, mi tratta differentemente, ma io non credo proprio di volere certe cose con lei. Sarà che mi sono lasciato da relativamente poco, ma io per adesso non provo niente."
"Beh, fastidio lo provi. Niente non è."
"Okay, mi dà solo fastidio. Per il resto non provo niente."
"Ed è la verità, secondo te?"
"Temo proprio di sì. Vedrò come si evolve la situazione, sperando che non si innamori di Nicolas e Nicolas si innamori di lei, in quel caso, lo prenderò come un segno del destino."
"Ecco, questo è lo spirito giusto." Frank ride.
"Ti voglio bene, Frank e so che in fondo in fondo me ne vuoi anche tu, sotto tutta quella durezza." Gli do una spacca sulla spalla e lui ride ancora.
"Se lo dici tu..." Fa spallucce ed entrambi torniamo al lavoro.Non temere le tue emozioni.
Non tenere le tue emozioni.
Ottimo devo dire. Mi è venuta in mente questa frase proprio mentre stavo pensando a lei. Ho deciso che lo scriverò su Twitter. Mi chiedo se mi segue anche lì... Potrei cercare, ma se magari non ha il suo vero nome su Twitter, sarebbe impossibile. Ma perché sto pensando questa cosa... Non ha senso. Che me ne dovrebbe fregare se mi segue o non mi segue, tanto non sa e non sospetta niente, non ne avrebbe motivo.
REBECCA'S POV
Mamma: Possiamo parlare?
ANSIA.
Rebecca: Adesso?
Mamma: Sì, chiamami per favore.
Rebecca: è davvero importante?
Mamma: Certo!"Che c'è?" Dico scocciata, mentre ha risposto al telefono.
"Ti prego, Rebecca, non fare così." È un po' dispiaciuta.
"Ma così come? Non ho molto tempo, mamma dai."
"Ho parlato con tuo padre..."
"E quindi?"
"Perché non ce l'hai detto e hai detto una cazzata?"
"Perché sapevo che ve la prendevate male. Cosa vi dicevo poi? "Oh, mamma, guarda, ho lasciato l'università"?" Per un momento non risponde. L'ho lasciata senza parole.
"Adesso che fai?" Sta cambiando discorso, non va bene.
"Lavoro in un bar che sta diventando ristorante, almeno per ora."
"E poi?"
"Eh, poi niente. Te l'ho detto, mi vorrei riscrivere a scienze della comunicazione."
"E poi cosa diventeresti?"
"Non lo so, mamma. Non so nemmeno se posso rimanere qua, se posso tornare a casa..."
"Rebecca, non ti cacceremmo mai di casa, perché pensi questo?" Sentivo che la sua voce era triste in questo momento.
"Perché pensavo ci teneste molto al fatto che facessi giurisprudenza, che diventassi come papà, ma io non sono come lui. Pensavo che giurisprudenza mi piacesse, ma non è così. Mi dispiace..."
"Rebecca, puoi rimanere a Bologna, noi ti supportiamo qualsiasi cosa vuoi fare, a patto che ci dici cosa fai o non fai." Volevo piangere. Pensavo che mi odiassero, che fossero delusi, che nemmeno mi volessero più guardare in faccia, invece non è così.
"Te l'ho detto, lavoro in un bar-ristorante. Ma papà le pensa queste cose? O quando torno mi uccide?" Adesso stavamo ridendo tutte e due.
"Le pensa anche lui, non ti odierebbe mai, Rebi. Ma dimmi un po'... chi è questo... Ilario?"
"Dario, mamma. È un mio amico, L'ho conosciuto al bar e ci ho fatto amicizia, niente di più, non pensare male che qua a Bologna non è cambiata la situazione."
"Mh, sarà. Me lo farai conoscere?"
"Assolutamente no, poi mi metteresti in imbarazzo." Rido ancora. "Ci sentiamo, mamma, a presto."
"Ciao, amore."Dario aveva ragione, ma questo non glielo dirò mai. Avrei dovuto parlare subito con mia mamma e mio padre, avrei dovuto affrontarli e parlarne, così sarei stata meno male. Alla fine, si è risolto tutto per il meglio e non me lo aspettavo minimamente. A pensare a tutto quello che era successo con la mia famiglia e con Dario, sorridevo. Quel ragazzo mi metteva di buon umore.
Ciao ragazzi! Ho deciso di pubblicare più spesso (può essere anche più di un capitolo al giorno) poiché la ff sta procedendo bene. Pensavo di finirla molto prima, ma forse finalmente ci siamo quasi.
Io spero che vi piaccia e se volete commentare, io accetto anche critiche costruttive💪🏻
Buona lettura🥰
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BOLO IN LOVE
Fanfiction[Fatti e personaggi sono ispirati alla realtà, ma questa storia è frutto di pura inventiva. Nessuna offesa o insulto sono stati intesi.] [Durante la lettura di questa storia è intuibile il fatto che mi piaccia l'indie, ma l'inserimento di frasi o t...