REBECCA'S POV
A cena la mamma mi fa un po' di domande. Le solite, tipo da dove vengo, cosa studio, dove lavoro, come mai a Bologna ecc. Però, è molto simpatica e bella. Non ho ancora visto il padre, ma secondo me Dario le assomiglia molto. Sorrido e credo di essermi incantata un attimo a questo pensiero, perché Dario sta richiamando la mia attenzione.
"Rebecca! Rebe!" Ride quando lo guardo e gli rispondo.
"Eh?" Paio scesa dalle nuvole.
"Lo vuoi il dolce? Tiramisù fatto da mia madre."
"Sono un po' piena, ma al dolce non si può dire di no, soprattutto se lo ha fatto tua mamma. Poi il tiramisù è uno dei miei preferiti.""È davvero buono." Dico, continuando a mangiare.
"Quando vuoi, puoi venire e te lo faccio." Che carina la mamma, mi fa un po' arrossire quando lo dice.
"Va beh, mamma, ti aiutiamo a sparecchiare e poi andiamo." Dice Dario, alzandosi mentre io faccio lo stesso.La aiutiamo, anche se lei non voleva lo facessi poiché ero l'ospite, ma non importava. Dopodiché siamo andati in camera io e Dario.
"Che facciamo?" Gli chiedo.
"Sento se gli altri vogliono uscire. Ti va?" Annuisco.Dopo poco che sta al telefono mi dice "Okay, Nelson è a casa con Bea, non ha voglia di uscire. Frank nemmeno, Tonno ha da fare e Cesare è a casa di Sofia a cena. Credo che solo Nicolas ci sarebbe. Vuoi uscire?" Mi guarda e io esito a rispondere. "Okay, ho capito, gli diamo buca. Filmino su Netflix o Amazon Prime?" Mi sorride, gli sorrido e annuisco.
Ci mettiamo nel suo letto, a cucchiaio, e facciamo partire il film. Abbiamo scelto, o meglio, ho scelto Baby Driver, non era proprio la sua principale scelta, ma mi ha assecondato, alla fine era curioso anche lui. Ogni tanto ci scambiamo qualche bacio, ma senza esagerare. Mi sembrava quasi di stare in un sogno.
Mi sveglio di soprassalto e mi sento spaesata. Non sono a casa mia a Vicenza, né nella mia stanza a Bologna. Mi guardo un attimo intorno e vedo che Dario mi sta fissando sorridendo, allora capisco che mi ero addormentata tra le sue braccia.
"Uffa, ma io volevo vedere come finiva. Quanto odio quando succede, poi non mi ricordo nemmeno dove sono arrivata." Faccio il broncio e lui ride.
"Beh, se posso dire, mi son ricreduto. Ero un po' scettico, ma mi è piaciuto. Certo, niente di troppo innovativo e originale, ma l'ho apprezzato, dai." Mi sorride e mi abbraccia. "Ti riporto a casa?" Annuisco. Sarebbe stato bello dormire con lui, ma era decisamente troppo presto se si considera il fatto che nemmeno sappiamo se siamo una coppia o meno, ancora.
Prendo le mie cose e ci avviamo verso la sua macchina, facendo attenzione a non svegliare la madre che si era addormentata in macchina."Dario, ti posso fare una domanda?" Gli chiedo mentre siamo in macchina.
"Mi spaventa un po', ma okay." Quanto cazzo è bello quando guida, tutto preso, con la cintura.
"Cosa facciamo con gli altri? Cioè, gli diciamo di questa cosa, qualsiasi cosa sia?"
"Non ci ho pensato sinceramente. Non è che ci dobbiamo nascondere."
"Dimmi tu. Te l'ho chiesto per questo. Tu, magari, li conosci meglio di me."
"Tu cosa faresti con i tuoi amici? Conta che con questi amici ci staresti tutti i giorni."
"Beh, a maggior ragione glielo direi. Tanto se stessi con te, o ci dovremmo nascondere, o sarebbe inevitabile."
"Allora prendi il mio telefono ed invia una foto sul gruppo." Non capisco molto il senso, però faccio come mi dice e immagino che poi gli avrebbe spiegato un po' la situazione.
"Ti ha scritto Matilde, comunque." Gli dico un po' più seria.
"Cosa?" Mi chiede incuriosito, non se lo aspettava.
"Ha scritto che sei stupido."
"Dai, mi stai prendendo in giro." Non riesco a non ridere, mi sono fatta sgamare.
"Sì, l'ultima volta ti ha scritto oggi pomeriggio." Dico, restituendogli il telefono. "Ti stanno rispondendo i regaz, comunque. Questo è vero."
"Dopo rispondo. Comunque, non devi essere gelosa. Quando mi scrive, mi scoccia, infatti le rispondo un po' a monosillabi ogni tanto. Fidati di me, altrimenti non starei qui."
"Mi fido, mi basta solo che tu sia onesto. Non importa quanto tempo passi, voglio solo onestà da una persona." Gli sorrido, lasciandogli un bacio sulla guancia, mentre lui continuava a guidare.
Quando è arrivato, ci siamo salutati con un bacio. Poi, l'avrei probabilmente rivisto la mattina dopo a fare colazione.DARIO'S POV
23:31
Dario Matassa: (foto)
Nic Bic: Alla faccia che non volevate uscire e che avevi da fare🙄
Dario Matassa: Avevo da fare 😉
Nels: Non mi dire che avete...
Cesu: E bravo Dario!
Nic Bic: Raccontaci un po' dai.
Cesu: Eh Nic, tu ne sai meglio di noi, hai ragione.
Nic Bic: Scemo, dai.
Cesu: Dai che scherzo, però anche tu te la sei limonata, non puoi negarlo.
Nic Bic: Ma che c'entra dai, @Dario Matassa rispondici piuttosto.
Dario Matassa: (audio) raga sto guidando, appena torno a casa vi spiego.23:50
Dario Matassa: Eccomi.
Dario Matassa: Che scemi che siete. Ci stiamo frequentando, non abbiamo fatto niente.
Tonno: Bentornato nel club dei manzi occupati.
Nels: Mi deludi, Dario...
Cesu: Son contento dai.
Dario Matassa: Ci siamo solo baciati, l'ho invitata a cena a casa con mia mamma e poi abbiamo visto un film. Non pensate male, ad una certa si è addormentata.
Dario Matassa: Poi, non mi pare il caso di affrettare il tutto, va bene che ha 20 anni, ma quando succede, succede. Sicuro non ve lo vengo a sbandierare
Cesu: Dai, ma noi parliamo sempre di cazzi e cose così 🥺
Tonno: Cesare...
Cesu: Va bene, anche di figa.
Nels: CESAREEE 😂
Dario Matassa: Vabeh, non lo si può negare, è vero. Comunque, non importa. Se avrò problemi o sarò in cerca di consigli ve lo dirò. Per ora, non ho nessun tipo di problemi, funziona tutto bene 😉
Nic Bic: hahahaha
Frank: Riassunto? Non posso leggere tutto.
Cesu: Dario si è fidanzato.
Dario Matassa: Non è vero, mi sto frequentando con Rebecca e basta.
Frank: Bravo, sono contento.
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BOLO IN LOVE
Fanfiction[Fatti e personaggi sono ispirati alla realtà, ma questa storia è frutto di pura inventiva. Nessuna offesa o insulto sono stati intesi.] [Durante la lettura di questa storia è intuibile il fatto che mi piaccia l'indie, ma l'inserimento di frasi o t...