21. Time out

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Le settimane erano passate, Dino aveva inaugurato l'apertura del ristorantino ed erano venuti anche i regaz con le loro fidanzate. Ero contenta. Avevo stretto amicizia con gli altri camerieri, avevo continuato ad uscire con Dario e gli altri. Qualche volta, alle feste, io e Nic abbiamo anche limonato, così, per divertimento; Dario non sembrava "geloso", però ultimamente mi sembrava strano. Se gli chiedevo cosa succedeva, mi diceva che non era niente, che era per l'università o cose così. Facciamo che ci credevo.

12:33
Dario: Sei libera oggi pomeriggio?
Rebecca: Finisco alle 15:00
Dario: Allora ti posso portare in un posto?
Rebecca: Wow, grandi progetti. Posso sapere o è un segreto?
Dario: Se avessi voluto fartelo sapere, ti avrei chiesto "Posso portarti in questo posto?" non "in un posto"
Rebecca: Mi scusi, professor Matassa.
Dario: è perdonata, signorina Vetri 😘
Rebecca: Venite a far pranzo, tra un po'?
Dario: è diventato il nostro posto preferito, scherzi.
Rebecca: Ditelo che è per la cameriera.
Dario: Certo, ma per Marta.
Rebecca: Ah ah ah. Spiritoso. Oggi non c'è, comunque.
Dario: Allora veniamo per te, Nic soprattutto.
Rebecca: Dai scemo.
Dario: Secondo te, perché ti limona se no? Così ottiene cibo gratis.
Rebecca: Che scemo che sei. Geloso.
Dario: Nah
Rebecca: Guarda che tra tutti gli Space Valley, il mio preferito è Ilario
Dario: (audio con risata psicopatica)
Rebecca: Scemo. Fortuna che il locale è vuoto, se no mi avresti fatto fare una figura di merda.

Ero in macchina con Dario, ma non mi voleva dire dove stavamo andando.
"Siamo arrivati?" Chiedo insistentemente.
"Mi sembri Ciuchino quando devono andare a Molto Molto Lontano." Ride.
"Era proprio quello che volevo. E adesso siamo arrivati?" Rido mentre glielo chiedo.
"Quasi, ancora poco."
Parcheggia in uno strano posto. Non eravamo molto vicini al centro.
"Hai le ali sotto i piedi?" Mi chiede quando siamo arrivati.
"No, e nemmeno una Vespa Special che mi toglie i problemi."
"Almeno stiamo andando in giro per i colli bolognesi." Ride, avevo intuito fossimo lì, ma non ne ero sicura, non ci ero mai stata e non conoscevo Bologna a di fuori del centro, praticamente. "Ci sei mai stata?" Mi chiede fermandosi in un punto dal quale si vedeva buona parte della città. Mi invita a sedermi accanto a lui.
"No, è la prima volta." Sorrido, mentre mi mette un braccio attorno alle spalle. La nostra amicizia era diventata così, spontanea, senza troppe preoccupazioni. Non mi dispiaceva per niente, a parte il fatto che, per quanto lo negassi a me stessa, Dario un po' mi piaceva.
"Ti piace?" Mi guarda e poi guarda il panorama.
"Certo. Amo i posti da cui puoi vedere tutto." Sorrido a mia volta. "Ammettilo, quante ragazze porti qui per farle innamorare di te?"
"Tutte." Ride ed io appoggio la testa alla sua spalla. Cazzo, quanto era alto, pure da seduti.
"Da film romantico proprio. Ma come mai mi hai portato qua?"
"Perché non ci venivo da tempo e mi andava di fare un giro con te e farti conoscere Bologna."
"Mi farai un'altra lezione di storia sui colli bolognesi?" Rido, anche se quella sulle torri non mi era per niente dispiaciuta.
"Non so la storia dei colli, solo la geografia."
"Peccato, mi piace la voce che hai quando fai il professore."
"Dovresti ascoltare i miei podcast, o i miei audio su Telegram."
"Già fatto. Non perdi occasione per spammarti, comunque, eh. Sei scandaloso." Rido spingendolo leggermente, anche se eravamo seduti. "Nic, comunque, tempo fa, mi ha detto che compi gli anni il 16 Agosto. Indovina che giorno li compio io."
"Il 15? O il 16 come me? Oppure il 17? Perché se me lo chiedi si vede che un motivo c'è."
"Il 16, come te." Sorrido, anche se non so per quale motivo preciso. E non so nemmeno perché glielo sto dicendo.
"Come festeggerai?"
"Non festeggerò. Mai festeggiato. Tu, invece?" Mi guarda con un piccolo broncio.
"Nemmeno il diciottesimo?" Scuoto la testa. "Ma perché?"
"Alle elementari non sarebbe venuto mai nessuno. Alle medie mi stavano tutti sul cazzo, alle superiori erano tutti in vacanza e i 18 anni ho deciso di non festeggiarli. A parte che non ho mai avuto moltissimi amici e questo già mi avrebbe fatto star male, poi tre quarti di loro erano tutti in vacanza. Io in vacanza ci andavo, ma non a Ferragosto."
"Che tristezza, mi spiace. Io ci sarei venuto, anche fossi stato in vacanza."
"Non dire cazzate, non saresti mai venuto giù."
"Beh, avrei festeggiato con te, anche se sono più grande."
"Grazie, ma odio comunque il giorno del mio compleanno. Tu come festeggi, di solito?"
"Vado a Pinarella in vacanza al mare, nella riviera romagnola e festeggio con gli amici del mare. C'è un ragazzo che compie gli anni il 15, quindi festeggiamo insieme."
"Che figata, immagino le albe che potete fare in quei giorni e quanto possiate spaccarvi."
"Più o meno hai descritto una mia festa."
"Che bello però." Sorrido, invidiandolo un po'.
"Festeggia con me."
"Mh, sì, mi sa proprio di sì, era quello che stavo pensando."
"Dai."
"Dario, mancano mesi a Ferragosto, poi non vengo a Pinarella e non voglio che ti preoccupi per questa cosa."
"Ma il compleanno va festeggiato!"
"Non se sei abituato da ormai 20 anni a non festeggiarlo."
"Uffa, ti farò cambiare idea."
"Non ci vengo a Pinarella. Mannaggia a me e quando ho tirato fuori questo discorso."

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