La presunta spia

195 7 1
                                    

Quando Wendy riaprì gli occhi si ritrovò sdraiata in un letto: possibile che ogni volta si risvegliava in una camera? C'era una scrivania con una pianola, un armadio aperto zeppo di vestiti a fiori. Si alzò dal letto, ma le venne un capogiro, cadde a terra. Respirò affannosamente, sentì dei passi, poi sentì una mano premergli sulla spalla sinistra. Alzò lo sguardo; era Beverly. Le sorrise e la abbracciò, la ragazza ricambiò, poi l'aiutò a sedersi nuovamente sul letto.

"Stai bene?" le domandò prendendole le mani

"è stato orrendo" confessò spaventata

"lo so. Ti capisco. L'anno scorso sono stata catturata anche io" rivelò Beverly

" non penso che ti abbia trattato come ha trattato me" replicò Wendy "mi ha costretta ad uccidere un bambino"

Beverly la abbracciò nuovamente accarezzandole la nuca. Poi Wendy le raccontò della morte del bambino, dei bambini con la palla e della punizione e della strana voce femminile che aveva udito. D'un tratto un'altra ragazza entrò nella stanza. Wendy la osservò: aveva lunghi capelli castani, occhi verdi grigio. Indossava una maglia nera e dei pantaloni grigi. Portava delle sneaker rosse. Fissò con dolcezza Beverly, poi fece per avvicinarsi, ma Wendy indietreggiò.

"Lei è la mia amica, Giorgia. Stai tranquilla. mi ha aiutata a salvarti!" la rassicurò

La ragazza si presentò, porgendogli la mano, Wendy riconobbe la voce della ragazza che discuteva con Pennywise.

"Tu hai discusso con il clown! Perché? Cosa vuoi da me?" la aggredì

"Non so di cosa stai parlando" si difese incrociando poi lo sguardo di Bev "ti starai confondendo con qualcun altro!"

"Beverly! È lei! Lo giuro! Riconoscerei quella voce su un milione! È una spia di it!" continuò urlando

"è impossibile. Mentre tu eri in Neibolt Street lei era con me. Le ho anche fatto la tinta ai capelli" spiegò Beverly

Wendy la fissò, poi spostò lo sguardo su Giorgia, infine si scusò per essere stata così aggressiva. Giorgia abbozzò un sorriso e si sedette vicino a lei, prendendole le mani.

"Sei solo stanca! Non deve essere stato piacevole! Ti capisco!" le rivelò raccontandogli poi la sua storia

Alla fine del racconto le ragazze si scambiarono notizie sul clown, infine gossip sui ragazzi.

"Peso che Ben mi ami, ma Bill è molto carino. Non so scegliere!" confessò Beverly avvampando

"Io preferisco Stanley. È molto intelligente e carino" disse Giorgia con tono trasognato "E tu Wendy? Chi ti piace?"

"Io trovo Richie molto carino. È stato il primo ad accogliermi in classe e ad inserirmi nel club dei Perdenti" rispose arrossendo leggermente

"Club dei Perdenti?" domandò Giorgia

"è il club formato dai ragazzi più me e Wendy!" rispose Beverly

Giorgia annuì, poi chiese di Beverly se poteva unirsi a loro. La ragazza si morse leggermente il labbro inferiore, poi fece spallucce.

"Dovrei chiedere a Bill, è lui il leader"

Giorgia annuì delusa, abbassando lo sguardo. Restarono tutte e tre in silenzio, fino a che non sentirono una porta aprirsi. Bev sussultò, si alzò in fretta e furia, poi si precipitò fuori dalla camera, lasciando le amiche disorientate.

Le ragazze udirono dei passi venire verso la camera, si scambiarono uno sguardo, poi video la porta aprirsi lentamente. Videro la faccia di un uomo di circa quaranta anni, le salutò, poi fece entrare Bev e richiuse la porta.

"Era mio padre" spiegò la ragazza " voleva vedere se c'erano veramente delle ragazze o se stessi mentendo. È molto sospettoso"

Giorgia e Wedy annuirono. Poi si alzarono, appena Wendy si alzò le girò la testa, crollò sulla spalla di Giorgia, che la sostenne. Beverly si scambiò un'occhiata con Giorgia, poi la sorressero ed uscirono fuori dalla stanza dirigendosi verso il portone d'uscita.

"Bevvy! Dove stai andando?" la richiamò il padre

"Accompagniamo Wendy a casa sua, prima che faccia buio!" rispose indicandole la ragazza che a malapena si reggeva in piedi

Il padre annuì, poi indicò con l'indice la cucina: sul lavandino c'era una pila di piatti e bicchieri sporchi. Poi indicò Bev, che annuì. Salutò il padre ed uscì seguita da Giorgia e Wendy.

"Grazie ragazze. Ho paura a tornare a casa da sola" confessò Wendy sorridendo

"Beh ecco.... Cambieremo direzione. Andiamo all'ospedale" la corresse Giorgia

"Di nuovo?" sussultò

Beverly annuì. La ragazza sbuffò, poi si accinse ad accelerare il passo.


Intanto ai Barren, i ragazzi stavano discutendo su come liberare Wendy e uccidere It. D'un tratto sentirono dei passi alla loro destra, si girarono tutti verso quella direzione. Videro due figure farsi avanti; Henry estrasse il coltello a serramanico, mentre i ragazzi si mettevano in pose aggressive. Le figure uscirono allo scoperto, i ragazzi tirarono un sospiro di sollievo, Henry rinfoderò il coltello e si sedette: erano Ben e Stanley. Stanley aveva gli occhi lucidi stracolmi di lacrime; appena vide i ragazzi si gettò da Bill e lo abbracciò, singhiozzando. Bill ricambiò, dandogli pacche affettuose sulla schiena, Richie lo abbracciò a sua volta, seguito da Eddie, Mike si apprestò ad aiutare Ben con le assi.

"S-S-S-Stan, che cos-cosa è succ-successo?" balbettò Bill dandogli pacche sulle spalle

Stan si asciugò le lacrime e raccontò dell'attacco, del dipinto e della reazione del padre. I ragazzi ascoltarono in silenzio, senza fiatare, eccezione fatta per Henry che stava lanciando sassolini nella boscaglia. Finito il racconto, Richie rassicurò Stan abbracciandolo e mormorandogli qualcosa. Bill si alzò, si guardò intorno e realizzò che mancava Beverly. Chiese dove fosse finita. Tutti fecero spallucce, tranne Richie che incrociò lo sguardo di Bill, fissando poi le proprie scarpe. Bill prese Richie per le spalle, costringendolo a fissarlo negli occhi.

"Bev!" disse solamente

"è andata da Giorgia, per liberare Wendy" rispose con calma sbuffando

"E tu non l'hai fermata?" urlò Ben paonazzo in viso "l'hai portata alla morte, te ne rendi conto?"

"Lei mi ha chiesto se potevamo chiedere aiuto a Giorgia, perché preferisce lei a Henry, ed io le ho detto di no. Così è andata da sola a chiamarla" spiegò sbuffando Richie

Bill lasciò la presa e iniziò a camminare avanti e indietro. I Perdenti lo guardarono, in attesa che dicesse qualcosa senza fiatare.

D'un tratto Henry si alzò in piedi, Bill si sedette e lo guardò. Henry indicò i ragazzi con il coltellino.

"Chissene frega dei piani, marciamo in Neibolt Street e liberiamo Wendy. Poi penseremo a Beverly" ideò

I ragazzi si scambiarono uno sguardo, poi fissarono tutti Bill, lui annuì. Si alzarono e si diressero verso le biciclette: direzione Neibolt Street.

Misteri a DerryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora