Misteri a Derry

Flashback parte uno

BIP BIP BIP! La sveglia di Henry trillò all'improvviso. Il ragazzo allungò un braccio spegnendola, poi guardò l'orario: 6:45. Imprecò, poi sbadigliò, infine si alzò. Si diresse verso una stanza chiusa, la aprì ed emise un urlo.

"Connor, sveglia!! Hai scuola!!"

Connor emise un lamento, poi si alzò dal letto e rimase fermo a stiracchiarsi. Henry fece spallucce, fregandosene, poi scese in cucina.

"Che cazzo! Volevo dormire, invece devo preparare la colazione per sto cinno" si lamentò tirando fuori il latte dal frigo

Henry preparò la colazione, mentre Connor si preparava. Appena scese lo osservò: indossava una maglietta con il logo dell'arcade, dei pantaloni color verde caco, portava delle sneaker. Henry trattenne una risatina, poi incrociò il suo sguardo.

"Ma che cazzo hai addosso?"

"Vestiti" rispose lui  "Lo zio non ha fatto la lavatrice quindi questi qua erano l'unica scelta!"

"Ah okey. Dovrai girare nudo allora, perché io non la faccio. La farò quando gli asini voleranno" commentò Henry poggiando la tazza del latte sul tavolo

Connor sorrise, poi bevve il latte. Appena ebbe finito, si mise una giacca e si mise lo zaino sulle spalle.

"Ma tu non hai mai scuola?" domandò

"Oramai ho 17 anni. Non ne ho bisogno"

Connor annuì, poi fece un cenno di saluto ed uscì di casa. Non appena la porta si chiuse, Henry buttò la tazza nel lavandino, poi tornò in camera sua. Si gettò sul letto e in meno di pochi secondi dormiva.

Drin! Drin! Drin!

"Cazzo... ora butto il telefono giù dalla finestra!" si lamentò Henry

Si era risvegliato con lo squillo nell'orecchio destro. Imprecò in due lingue diverse, poi finalmente levò la cornetta.

"Henry Bowers, chi parla?"

"H-Henry, s-s-sono Bill. Abbiamo b-b-isogno di a-a-aiuto!" farfugliò Bill

"Sto arrivando!" esclamò il ragazzo

Chiuse la chiamata, corse all'armadio, prese dei vestiti alla caso, li indossò, poi si precipitò fuori.

Arrivò ai Barrens con il fiatone, vide i ragazzi davanti al rifugio. Li contò: mancano Stanley, Richie e...... Wendy.

"Ragazzi cosa succede? Dove sono Stan, Richie e Wendy?" domandò preoccupato

"li ho visti andare in Neibolt Street" rispose Giorgia "sono uscita in strada, ma quando ho provato a fermarli, mi hanno evitata e sono entrati nella casa. Stan ha detto solo: la faremo finita! Penso che vogliano uccidere Pennywise!"

"è un bene. Almeno non avremmo più quel fottuto clown tra i piedi" commentò Beverly "andiamo ad aiutarli"

"NO!" gridò Giorgia "c'è una cosa che voi non sapete su Pennywise"

"Diccela!" la aggredì Mike

I ragazzi lo guardarono, fulminandolo con lo sguardo, lui sbuffò, poi si scusò e chiese di dirglielo, dolcemente.

"Lui non è un clown, non è una creatura mostruosa, è solo un povero ragazzo" spiegò Giorgia "ho scoperto il suo segreto quando mi teneva prigioniera"

Flashback 

Giorgia stava girando la casa, quando d'un tratto sentì piangere, corse verso la direzione da dove proveniva il pianto, aprì la porta, si ritrovò in uno scantinato. Scese le scale e vide il clown.... anzi no il ragazzo........ sporco di sangue dalla testa ai piedi. Si portò le mani al volto ed emise un urletto, spaventata. Il ragazzo si girò e la vide, aveva uno sguardo triste e.......imprigionato.

Giorgia deglutì, poi si avvicinò.

"Bob che succede? Cosa hai fatto?"

"Giorgia.....io.. posso spiegarti"

Fece per parlare quando la luce nei suoi occhi cambiò per una frazione di secondi, poi tornarono verdi.

"Non sono stato io ad ucciderlo, ma quel diavolo. Una creatura soprannaturale, che abusa di me, per un intero anno, per cibarsi di anime innocenti" spiegò in lacrime "tu mi credi vero, piccola?"

"è stato il clown" replicò lei

"si. Esatto. È stato il clown cattivo. Ma tranquilla, lui non ti toccherà. Ti proteggerò io"

Detto questo la abbracciò, toccandole i capelli e macchiandoglieli di sangue. La bambina pianse tra le sue braccia, mentre lui la rassicurava.