Colpe

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Avvertenze: Il seguente capitolo contiene linguaggio abbastanza forte,a chi è particolarmente sensibile è consigliato di non continuare a leggere.
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Negli ultimi giorni Jimin era stato estremamente gentile con Taehyung, si prendeva cura di lui come se fosse una mamma con il suo unico figlio. Non riuscivo a comprendere che tipo di legame avessero dopo aver parlato in quel vicolo ma di certo era molto forte se Jimin aveva persino messo in secondo piano la sua missione. Aveva pensato molto meno di quanto faceva abitualmente a quella faccenda, ma non aveva mai smesso le ricerche. Me lo aspettavo da Jimin, era sempre pronto ad impegnarsi su ogni cosa che lo riguardasse o meno.

"Jimin stasera vai di nuovo a casa di  Hoseok e Taehyung?"
Eravamo seduti sul divano, io con il cellulare in mano, lui a guardare la televisione, c'era il suo programma preferito e credeteci o meno era un cartone animato. Quel giorno avevo il turno di notte e ormai lui era abituato ad andare a casa dei due pur di cenare con qualcosa di decente. L'unica cosa che ero riuscito ad insegnargli era come preparare dei noodles istantanei.
"Si, questa volta cucina Jin hyung! Dovresti provare la sua cucina, è deliziosa!" aveva ancora dei dubbi su Seokjin ma con il tempo si era sforzato di ignorare il suo sesto senso e di dare il beneficio del dubbio al maggiore. La tensione però oscillava quando c'era anche Taehyung, Jimin mi raccontava spesso di come il biondo sembrasse intimorito e spaventato ogni volta che Seokjin era con loro. Aveva provato molte volte a chiedergli quale fosse il problema ma il minore non aveva mai proferito parola a riguardo.

Tornando a noi.. Una volta uscito dalla porta e averla chiusa con attenzione vidi Jin voltato di spalle che parlava con Taehyung, Hoseok doveva essere andato a fare spese, lo dedussi dal silenzio che proveniva dal loro appartamento.

"Allora, hai fatto come ti ho detto?"
"Si si.."
"Bene, non potevi fare altrimenti comunque"

Gli diedi un'occhiata strana e quando Taehyung si accorse della mia presenza sbiancò, era così evidente che si voltò anche Seokjin. Il maggiore mi salutò con un caldo sorriso e Taehyung fece lo stesso, anche se la sua espressione era molto forzata.
Per tutto il tragitto cercai di ignorare quello che avevo sentito, non volevo farmi paranoie ma mi tornavano in mente le parole di Jimin, come un martello che picchia un chiodo anche se il muro si è già rotto. Qualcosa puzzava di marcio, non sarebbe stato facile rimanere tranquillo sapendo che il biondo avrebbe passato la serata con loro. Speravo che non sarebbe successo niente di niente..

Taehyung's POV

Erano le 21:30 ed eravamo tutti seduti a tavola. Nessuno osava proferire parola e c'era una ragione ben precisa. Jungkook era arrivato nell'appartamento nero dalla rabbia e aveva salutato tutti a malapena. Hoseok gli aveva subito chiesto che cosa fosse successo ma preso dal nervoso il castano non aveva voluto rispondere. Sapevo bene perché era in quello stato, era anche colpa mia dopotutto, mi correggo, la colpa era mia e mia soltanto.

"Mi dici cosa c'è? Hai intenzione di fare scena muta e continuare a ingozzarti per evitare di rispondere?"

Hoseok aveva alzato un po' il tono, non era arrabbiato ma molto preoccupato. Jungkook non gli aveva mai nascosto niente, e l'idea di non sapere cosa turbasse il suo amico lo aveva torturato tutta la sera.
Namjoon stava stringendo il braccio del rossiccio, non potevano fare una sceneggiata, sarebbe stato troppo imbarazzante per tutti. Jungkook sentendo le sue parole scoppiò e si alzò dal tavolo in fretta, il suo sguardo era preso dall'ira, come se non riconoscesse il suo Hobi.

"Si va bene?! In questi giorni nessuno mi vuole lasciare in pace!! L'università, i miei genitori, quella puttana delle mia ragazza, forse adesso starà facendo un bel pompino ad uno sconosciuto chi lo sa?".

My Angel // Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora