Forza

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Controllavo l'orologio al passare di ogni minuto, Jimin era già da mezz'ora a casa di Hoseok e l'esito di quella conversazione mi teneva sulle spine. Provai di tutto pur di pensare ad altro ma il ticchettio del tempo mi faceva inevitabilmente preoccupare. Quando sentii la porta d'ingresso scoccare e aprirsi mi alzai di scatto dal divano.
Come immaginavo Jimin non aveva una faccia serena ma non si poteva dire certo da funerale, anche io dopo discorsi seri e profondi mi ritrovavo privo di reagire, non sapendo se essere più sereno o ritornare di nuovo sulla questione. Non gli chiesi niente, aspettai pazientemente ciò che avesse da riferirmi e le sue parole non si fecero attendere.

"Mi ha raccontato tutto.."
Annuii e abbassai il capo, il silenzio tra una frase e un'altra era spinoso e gelido, non credevo volesse raccontarmi i fatti del rossiccio e infatti cercò di sviare da quell'argomento dicendomi invece le sue condizioni. Entrambi conoscevamo Hoseok da qualche mese e ci eravamo fatti la stessa idea su di lui: una persona solare e amichevole, sempre piena di speranza. Ma l'Hoseok che mi descriveva il biondino era ben diverso dal ricordo vivido nelle nostre menti, non che la situazione fosse sul fondo ma sentire quelle parole mi angosciava un pò.

"Immagino tu voglia aiutarlo con Jungkook.."
"Si, non so ancora come, ma credo che andrà tutto per il meglio"
Essere ottimista non era un mio pregio e facevo fatica a credergli ma mi sforzai per trovare anche solo un appiglio, certo che Jimin mi aveva proprio cambiato.

"Taehyung non era a casa, Hobi hyung mi ha detto che è uscito venti minuti dopo quella sceneggiata. Sospetta che sia andato a cercare Jungkook".
Sospirai e mi gettai di nuovo sul divano arruffandomi i capelli.
"Credi che tornerà per la notte, Jimin?"
"Non credo.. Anche lui si sarà sentito tremendamente male vedendo lo stato del suo amico".
Fantastico, adesso avevamo anche un disperso. Jimin non sembrava così preoccupato ma trattandosi di Taehyung ero sicuro che stesse morendo dentro, mi guardava come se volesse chiedermi il permesso di andare a cercarlo.

"Non mi guardare così.. E prova a scrivergli no?" suggerii la prima idea che mi passò per la nuca, io non possedevo né il numero del biondo candeggina, né quello del piccoletto.
Socievole fino ad un punto Yoongi.
Ricorda: mai esporsi troppo,eppure adesso avrei tanto voluto avere quelle due serie di numeri messi alla rinfusa.
Lui sbuffò mostrandomi la chat piena dei suoi messaggi a cui il destinatario non aveva proprio risposto. L'ultimo accesso risaliva al pomeriggio, sostenei dunque che non avesse nemmeno controllato ma Jimin ripeteva in continuazione che lo aveva chiamato chissà quante volte e che il telefono era raggiungibile.

"Senti.. Forse avrà trovato Jungkook e staranno parlando, capisco tu sia preoccupato ma hai le occhiaie e gli occhi rossi. In più si gela, non ti lascerò fuori a quest'ora da solo"
Stava per dire qualcosa ma lo troncai sul nascere, alcuni dei suoi trucchetti ormai non funzionavano più.
"E no, non verrò con te" si sedette al mio fianco ammettendo la sconfitta ma provò comunque a mandare un messaggio all'altro interessato. Jimin e Jungkook erano amici, non amici stretti ma abbastanza da poter fare un viaggio insieme senza lasciare l'altro indietro. Inoltre sapevo che il castano era affidabile, o almeno così si era sempre dimostrato ai miei occhi, quindi se Taehyung l'avesse veramente trovato, il biondo sarebbe stato in buone mani.

"Parliamo di altro... Ti hanno dato lo stipendio?" jimin appoggiò la testa sulla spalla per poter parlare a bassa voce, mi dispiaceva solo di avere una misera stufa elettrica come riscaldamento. Scossi il capo e lui mi diede un pugnetto sulla spalla, sapevo cosa volesse dirmi. Fatti forza.
Me lo ripeteva sempre, anche senza usare le parole e se prima credevo fosse una cosa inutile, adesso quell'incitamento mi dava abbastanza carica per altri sforzi. Mancava poco.
Namjoon mi aveva assicurato un posto nell'azienda di suo padre, dovevo solo prendere lo stipendio dell'ultimo mese altrimenti non sarei riuscito a pagare l'affitto, ero già in ritardo di due settimane. Namjoon era stato così gentile ad offrirmi un posto di lavoro e sulla sera meditavo, sperando che ne valesse davvero la pena. Le braccia di Jimin mi portavano calore in quei momenti silenziosi e semplicemente sentendo il suo corpicino contro la mia schiena capivo che si, ne valeva davvero la pena. Valeva ogni sforzo al mondo, rendere felici le persone che credono in te è una sensazione che non si può descrivere e che io ormai avevo dimenticato. La quiete della notte fece crollare il minore nelle braccia di Morfeo e quando fui certo che fosse ormai nel mondo dei sogni aggiustai qualche ciocca dei suoi capelli biondi.

"Buonanotte, Jiminie"

-🍁🌤️-

Hoseok's POV


9:27 am

Era la mia seconda tazza di caffè nel giro di mezz'ora. Normalmente non ero un sole sin dai primi momenti dell'alba ma non avevo così tanto bisogno di caffeina. Quella mattina però avevo fatto le ore piccole, in primis perché non riuscivo a dormire e poi perché Taehyung non era proprio tornato a casa. Jimin mi aveva rassicurato. Nel cuore della notte mi aveva mandato un messaggio, Taehyung era con Jungkook. Almeno non era per strada al freddo ma non mi sentivo per niente tranquillo. Chissà cosa potevano combinare quei due assieme, erano come due uragani.

La casa era un pò vuota senza il minore a gironzolare per le stanze, lui riusciva a trovare cose che considerava stupefacenti e mai viste prima, aveva di sicuro una grande immaginazione ed era la cosa che ammiravo di più in lui.

Nella stessa casa eravamo i più rumorosi del vicinato e si nascondeva ogni volta che qualcuno veniva a bussare per lamentarsi, la maggior parte delle volte era proprio Yoongi.
Il corvino era divertente da far irritare ma metteva una paura quando faceva sul serio! Sospirai pensando a quanto il nostro rapporto fosse cresciuto. Taehyung ci mise più tempo ma riuscì anche lui a farsi apprezzare da tutti i miei nuovi amici ed ero molto contento di non vederlo più solo a guardare quadri su internet oppure a creare qualche disastro.

Uscii dai miei pensieri quando dei passi pesanti si fecero largo verso la cucina, era tornato. Gli sorrisi per non farlo preoccupare e anche perché ero contento di dividerlo.
"Dove sei stato tutta la notte?"
Incrociai le braccia come una mamma severa e lui iniziò a ridere imitando la mia voce in maniera molto più buffa.
"Buongiorno anche a te hyung! Guarda ti ho portato una cosa.." disse portando in bella vista una busta piena di ramen istantaneo e dolcetti.
Il solito Taehyung.

Il cibo mi aveva fatto tornare il buon umore ma né io né Tae osammo accennare il nome di Jungkook e ciò che era successo ieri sera. Ripresi la domanda di prima mosso di nuovo dalla curiosità, sapevo con chi era ma volevo sapere che cosa avevano fatto.
Taehyung si grattò il capo ed esitò ma mi disse comunque la verità, tuttavia nell'abbassare il capo era arrossito violentemente. Che cosa mi nascondeva? C'era qualcosa di tanto imbarazzante da non volerne parlare con la persona con cui vivi? Può darsi.
Non ebbi opportunità al momento di chiarire i miei dubbi perché una serie di messaggi aveva disturbato la nostra chiacchierata. Presi il cellulare e sbloccai lo schermo, dalle notifiche rimasi abbastanza sorpreso.
A scrivermi, era Namjoon.

Non che fosse così sorprendente ma l'insistenza e l'ondata di messaggi non presagiva sulla di buono. Aprii la chat e sbarrai un pò gli occhi leggendo ad alta voce.

Hyung, hyung ho bisogno
di aiuto 9:53

Sto andando di matto. 9:53

Jin si è sentito male, non so
cosa fare!! 9:54




My Angel // Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora