Jimin stava tremando dai singhiozzi mentre lo tenevo stretto fra le mie braccia. Intanto Jin si era affrettato ad uscire per lasciarci soli.
"Yoongi perché, pe-perché le mie ali?"
le lacrime avevano bagnato gran parte delle mia maglia e sentire la sua voce rotta dal pianto mi distruggeva.
"Non lo so jimin"
Come poteva capitare una cosa del genere a qualcuno come lui?
Non aveva fatto niente di sbagliato, si meritava una tale punizione?
Le risposte mi colpirono come un camion in corsa. Ero io.
Ero io la causa di tutto il suo malessere, io ero il suo unico peccato."Mi dispiace tanto jimin mi dispiace"
Lo strinsi ancora più stretto nascondendo il viso fra le sue ciocche bionde e lasciandomi sfuggire qualche lacrima solitaria.
Il suo odore alla vaniglia non c'era più, era rimasto solo il tanfo del sangue sulla sua pelle.
Aprii gli occhi solo quando si staccò e mi incorniciò il viso con le mani.
"Non piangere n-no..."
"Per colpa mia hai perso tutto.."
A quelle parole sentii la presa sulle guance scomparire, strinsi gli occhi aspettandomi di essere insultato, spinto via, invece la sua risposta fu un altra. I miei muscoli si rilassarono quando le sue labbra si posarono sulle mie." Sei un cretino, un vero cretino"
Ridacchiai a quelle parole baciando la sua pelle candida, le lacrime ancora scendevano sulle guance ma non lo avrei lasciato soffrire, era il mio Jimin, non potevo permettere che versasse altre lacrime."Dove siamo?"
"A casa di Jin" come previsto aggrottò la fronte perciò alzai le mani in mia difesa. "Non c'era altra soluzione"
Sbuffò sonoramente prima di fare un vano tentativo di alzarsi, riuscì solo a cadere a terra con un gran tonfo.
Non riuscivo a trattenere le risate e mi beccai qualche schiaffo sulla gamba prima di bloccarmi come una statuettasentendo la porta spalancarsi.
"Dov'è Jimin?!" Taehyung aveva gli occhi spalancati dalla paura e quando posò lo sguardo sulla testolina bionda si buttò su di lui a braccia aperte.
Sulla soglia della stanza vi era anche Jungkook, con una faccia tra il confuso e lo sconvolto.
Jin doveva averli informati riguardo a quell'incidente.
"Sta bene adesso?" chiese il castano osservando il suo ragazzo stringere jimin con forza.
Quest'ultimo provava a rassicurarlo nonostante avesse ancora gli occhi rossi e le guance bagnate.
Mi alzai da terra ed uscii dalla camera assieme a Jungkook, era meglio lasciarli soli a parlare, soprattutto lontano da orecchie indiscrete.-🎋🍱-
Jimin's POV
Capivo il suo panico ma Taehyung mi stava letteralmente schiacciando come un sottiletta.
"Tae.. Così soffoco.." lo allontanai con gentilezza prima di sforzare un sorriso. Lui poteva capire come si sentivo, più di tutti, però non riuscivo a parlargli, mentendo così anche a me stesso.
"Jimin tu hai.." sbiancò sentendo le ferite aperte dietro la mia schiena.
In risposta annuii mordendomi il labbro, bastò il suo sguardo dispiaciuto per far collare quel mio castello di sicurezza.
Strinsi la sua maglia fra i miei pugni provando tanta delusione, perdere le ali era un disonore tale da non riuscire più al alzare il capo e guardare negli chi sapeva.
Non ero più nulla, ero solo un ammasso di carne, mi sentivo così sporco da volermi strappare la pelle.
"Jimin alza gli occhi"
"Ma io..."
"Dai forza"
Portò due dita sotto il mio mento e a guardarmi non trovai uno sguardo di pietà oppure di compassione, ma un sorriso preoccupato.
"Non sei sbagliato Jimin, amare non è un errore, non è quello che mi hai detto tu una volta?" sentii le mie guance arrossire quando l'immagine di yoongi mi attraversò la mente.
Amare non era un peccato, ne ero convinto, allora perché ero stato punito per un sentimento così puro?
Per aver desiderato qualcosa che non potevo avere?... Era davvero una cosa così peccaminosa?"Non siamo soli Jimin, tu hai il tuo umano,ed io ho ritrovato il mio. Per quanto ci sentiamo vuoti dentro ci sarà sempre qualcuno a tenerci la mano..."
Tirai su con il naso sentendo le carezze gentili della sua mano, le mie palpebre erano di nuovo pesanti.
"Quindi tieni duro, per le persone che ti amano e che sempre ti ameranno..."
Era incredibile come la situazione si fosse ribaltata, il povero angioletto dannato che avevo sempre consolato adesso era lì a tenermi fra le sue braccia e a dirmi parole dolci."Gli altri sono tutti qui?"
"Si anche se l'aria è un pò tesa"
"Cosa intendi dire?"
Il suo viso si contrasse in una smorfia nervosa, insicuro su quali parole usare. "Diciamo che Jin e Namjoon stanno avendo una piccola discussione"
"PERCHÉ NON VUOI DIRMI MAI UN CAZZO!" la voce di namjoon tuonò fra le mura dell'appartamento, non lo avevo mai sentito così arrabbiato.
Né tanto meno alterato.
"Una piccola discussione eh?"
Guardai male tae che si limitò a farmi una linguaccia innocente.
Mi aiutò ad alzarmi ed insieme uscimmo dalla stanza.Nel salotto c'erano tutti, persino Hoseok che probabilmente era arrivato per ultimo.
Senza contare Jungkook, Namjoon era l'unico all'oscuro di tutto, e così doveva essere. Si, i demoni sono creature crudeli ma sentivo che Jin era diverso, anche Tae aveva avuto la stessa sensazione nonostante provasse ancora molta paura nei suoi confronti. Un demone avrebbe sedotto le anime al peccato condannandole al fuoco eterno.
Jin non aveva mai fatto ciò, almeno non alle persone vicino a lui.
Certo poteva essere una copertura ma conosceva Namjoon da tantissimo tempo, e non aveva mai neanche provato a fargli del male.
Ci aveva provato con Tae, ma quello alla fine si era rivelato puro divertimento personale.Certo Jin non era buono, ma Namjoon era qualcuno per lui, qualcuno a cui non avrebbe sfiorato neanche un capello. Era per questo che non rispose, se non in modo pacato, alle lamentele del minore.
"Perché non avete voluto portare jimin all'ospedale?! E perché non volevi andarci anche tu quella volta?! Siete completamente impazziti!!"
Il viso di Namjoon era rosso dalla rabbia, cosa che mutò una volta avermi visto sulla soglia della stanza.
"Come hai fatto a... Stavi avendo un' emorragia..." vedevo con la coda dell'occhio Tae osservare Jungkook, non voleva dirgli tutto, non ora.
Jin sospirò esasperato e si girò verso gli altri "forza andate a casa, e no! Tu no.." disse con voce roca incontrando lo sguardo ancora adirato di Namjoon.
Sarebbe stata una lunga chiacchierata per quei due.
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My Angel // Yoonmin
FanfictionCosa succede quando un angelo si innamora di un umano? Yoongi, ragazzo di 24 anni con un misero lavoro e una misera vita passa le sue giornate fra le sue mura di casa e quelle del bar dove lavora. Finché una sera tornando a casa, trova la luce della...