Tormento

129 5 3
                                    


Taehyung's POV

Un bel bagno in acqua calda, era una delle mie cose preferite. Se oltre all'acqua c'erano anche una bomba da bagno e candele alla vaniglia allora era perfetto. Hoseok diceva spesso che ero un pò esagerato, ma i miei occhi trovavano quell'atmosfera bellissima.
Quando avevo bisogno di riflettere mi immgergevo nella vasca e facevo rilassare i miei muscoli.

La situazione con Jimin mi aveva scosso parecchio e perciò un bel bagno era d'obbligo, inoltre la vasca di Jungkook era enorme.
Mi sentivo ancora turbato, ma non me ne capacitavo il motivo.
Jimin era al sicuro fra le braccia di Yoongi e allora perché sentivo un vuoto allo stomaco?
I miei occhi bruciavano al solo pensiero di quella sensazione, mi veniva da piangere e per trattenermi immersi tutta la testa sott'acqua.
Non ci dovevo pensare, non era una bella sensazione e dovevo allontanarla dai miei pensieri.
Tornai a galla portandomi i capelli fradici all'indietro e prendendo un lungo respiro.
Una parte della mia mente si chiedeva da cosa derivasse quel senso di vuoto. Lo avevo percepito per la prima volta quando Yoongi era corso da Jimin e lo aveva tenuto stretto,poi una seconda quando mi avevano salutato entrando nel loro appartamento mano nella mano.

Dovevo ammettere che in quegli istanti avevo pensato a Jungkook, senza un motivo in particolare. Quando li guardavo provavo ardentemente ad immaginare io e il castano al loro posto ma non ci riuscivo. L'immagine svaniva in pochi secondi e mi lasciava amareggiato. Circondai le ginocchia con le braccia e vi poggiai il viso. Il mio corpo era pesante e i continui dolori dietro la schiena si erano fatti più insistenti. Forse per quello non mi accorsi in un primo momento della sua presenza.

"Vedo che i segni sono ancora profondi.." la sua voce mi fece voltare di scatto, Seokjin era in piedi con un sorriso beffardo sul volto e mi scrutava come una preda da cacciare.
"Che ci fai qui?" non riuscivo a reggere il suo sguardo e mi concentrai su l'acqua colorata di viola attorno a me.
Solo averli vicino rendeva il bruciore delle mie ferite ancora più forte. Strinsi i denti quando poggiò la sua mano fredda sulla mia schiena, i brividi lungo il mio corpo non erano affatto piacevoli.
I due tagli profondi si erano appena rimarginati e ne rimaneva una crosta rossastra tuttavia a volte ero sicuro di sentire ancora il sangue colare lungo la mia pelle, come a ricordarmi delle mie colpe.

"Povero piccolo Taehyung, sempre così tormentato dai suoi pensieri" mi accarezzava i capelli ed io trattenevo il respiro, una sua visita non portava mai bene.
"Per favore, vattene" le mie proteste erano inutili ma non potevo fare altro, non c'era alcun modo per sfuggirgli, tanto valeva provarci.
Le sue labbra si erano appena posate sulla mia pelle e già il dolore era insopportabile, solo lui aveva visto quegli orribili segni e sinceramente avrei preferito che lo avesse saputo l'intero mondo.

"Sai, ti insegnerò una cosa. L'emozione che stai provando si chiama invidia, ovvero quando desideri ardentemente una cosa a te proibita ma che altri hanno il piacere di possedere" ascoltarlo mi avrebbe portato solo male, ma ero troppo ingenuo e ancora una volta ero caduto nella sua ragnatela.
"Sai che il rapporto che avete tu e Jungkook è molto diverso, vorresti fosse più uguale a quello degli altri ma non te ne capaciti e provi a ignorare" non risposi sapendo che avesse ragione come mai prima d'ora.
Io volevo che Jungkook mi guardasse in quel modo ma questo mio desiderio sembrava così lontano e mi faceva paura pensare di parlarne con lui.
"L'invidia non è così gentile Taehyungie, ti logora dentro, ti distruggere e non ti rimane altro che la dura verità. Lo sai anche tu, Jungkook non ti ama allo stesso modo".
Mi stava scoppiando la testa e mi ero portato le mani alle orecchie per non sentire, le lacrime salate si erano fatte largo sul mio viso e mi ridussi a dei patetici singhiozzi.

"No! No Jungkook non lo farebbe mai! Lui.. Jungkook non-" non c'era più.
Era svanito lasciando un freddo glaciale, i vetri della finestra si erano appannati e giuravo di poter vedere il mio stesso fiato,poi fu il rumore della porta spalancarsi a farmi spaventare.
Jungkook era lì, bianco in volto come se avesse visto un fantasma.
"Taehyung tutto bene? Ti ho sentito urlare e sono corso qui" mi guardava preoccupato con le gote leggermente rosse per l'imbarazzo.
Annuii e riportai la testa sulle ginocchia sospirando pesantemente, mi ero completamente dimenticato che ero a casa sua e vederlo proprio in quel momento mi faceva ancora più timore.

My Angel // Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora