Freddo

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Namjoon's POV

Da quando Hoseok ci aveva cacciato fuori di casa, non la smettevo di picchiettare sulla scrivania della mia camera. Jin guardava il suo telefono, molto spesso mi chiedevo come facesse a sembrare così tranquillo in ogni situazione, come se sapesse già tutto ciò che sarebbe accaduto. Tuttavia la sua quiete in quel momento mi dava fastidio, così come il silenzio tombale della stanza e il lontano ticchettio dell'orologio in cucina. Era successo tutto troppo in fretta e metabolizzare rendeva le cose ancora più ispide e complicate. Varie volte mi ero messo lei mani nei capelli, innumerevoli erano i miei sospiri e altrettanti erano i passi che facevo intorno alla stanza quando stare seduto e immobile mi creava una morsa allo stomaco.

"La finirai una volta per tutte? Stai creando un solco nel pavimento!"
Jin non alzò li sguardo dallo schermo del suo cellulare mentre proferiva quelle parole, avrei voluto essere un pò come lui, indifferente. Purtroppo preso dalla tensione quelle parole mi urtarono e non poco, forse avrei dovuto tenere la bocca chiusa.
"Per te è facile! Come fai ad essere sempre così.. Così.."
"Menefreghista? Non lo sono. È questo quello che pensate tutti, pensate di sapere tutto di tutti... Beh vi sbagliate"
Sentivo nel suo tono un'amarezza mai percepita, non che normalmente fosse dolce e gentile ma in quel momento riuscivo a vedere una sorta di sofferenza, che ottuso che ero. Sospirai e mi scusai con lui, dovevo riorganizzare i miei pensieri altrimenti sarei scoppiato. Lui semplice scosse la testa.
"Ti dispiace veramente? O è solo per non perdere le staffe?".
Questa volta alzò lo sguardo incrociandolo con il mio. I suoi occhi scuri sembravano scrutare la mia anima e le sopracciglia leggermente accigliate mi fecero passare un brivido lungo la schiena.

"Ecco io.. Jin sai che non lo credo veramente ciò che ho detto" mi stesi sul letto di peso e lui, tornato ad osservare il suo telefono, allungò una mano per accarezzarmi i capelli. Non lo aveva mai fatto prima, un gesto così affettuoso non era adatto a lui, eppure in quel momento sentii tutte le mie preoccupazioni assopirsi, come se fossero andate in letargo.
"Lo so, Lo so" disse, aveva accennato mezzo sorriso, smorfia che non mi sfuggì e che mi rassenerò.

"Che cosa devo fare adesso Jinie?"
"Io direi di aspettare.."
Ridacchiò vedendo la mia faccia contrariata e passò di nuovo le dita fra i miei capelli.
"Come vuoi.. Andiamo domani a trovare Hoseok, ma ora dormi, deci riposare" le mie palpebre diventarono subito pesanti e la stanchezza prese possesso del mio corpo. Non sapevo come fosse possibile che un suo semplice comando potesse fare ciò, ma non me ne lamentavo. Mi sentivo cullato e nonostante la sua pelle fosse sempre fredda e avesse un attitudine pungente.. Mi sentivo protetto con Seokjin. Mi sentivo a casa.

-🥡🔥-

Jungkook's POV

Io e Taehyung eravamo rimasti naso a naso mentre la neve cadeva su di noi. Le nostre guance arrossate sia per il freddo sia per la vicinanza e quel dolce calore che proveniva dalla sua pelle. I capelli d'oro si intonavano così bene con il bianco della neve e i suoi occhi profondi era come stelline lucenti in un cielo oscuro. Okay okay, forse stavo davvero fantasticando troppo. Ci eravamo baciati pochi minuti fa e lui non sembrava così inorridito, anzi mi aveva chiesto di aiutarlo.. Non sapevo se ciò voleva dire che ne volesse altri o semplicemente era davvero inesperto.
Comunque, ci eravamo incamminati verso un piccolo negozietto aperto 24/7 e avevamo comprato dei noodles istantanei, la cassiera si era anche gentilmente disposta a riscaldarli. Era raro trovare personale così gentile perciò bisogna prendere l'occasione e mettere da parte la modestia.

Dopo aver aperte quelle misere confezioni e aver finito il nostro 'pasto' lui si era avvicinato bruscamente e mi aveva chiesto un altro bacio. Avevo dei dubbi e ciò mi faceva stare male. Non riuscivo a capirlo mentre lui era in grado di leggermi nel pensiero, come se conoscesse tutto di me.
"Che c'è kookie? Hai paura?"
Alzai lo sguardo e lo vidi sorridere, le sue labbra formavano quel sorriso quadrato che era dannatamente perfetto per lui. Scossi la testa e ricambiai il sorriso e mi decisi ad avvicinarmi alle sue labbra. Erano morbide, rosee e morbide, come se il freddo non le toccasse e fossere due rose in fioritura.

"Non ho paura se ci sei tu.."
"E la tua ragazza?"
"Non ho più una ragazza Tae.."
A quelle parole alzò il capo e mi spiegai il meglio possibile. Dopo aver parlato con lui qualche giorno prima avevo deciso di controllare di più la mia ragazza e l'avevo beccata in pieno tradimento. Mi sentivo un sciocco per averle dato una seconda possibilità, come avevo fatto ad essere così cieco.
Mi sentivo tradito e preso in giro e purtroppo avevo riversato tutte le colpe addosso ad Hoseok.
Taehyung era rimasto l'unico ed ero così sorpreso quando lo aveva visto con i suoi capelli biondi correre verso di lui.

"Taehyung.. A te va bene tutto questo? Baciarci, avere un rapporto più profondo dell'amicizia.."
"Se mi va bene? Non potrei chiedere di meglio" ed eccolo di nuovo quel batticuore distinto che mi scombussolava lo stomaco, come mille farfalle che svolazzavano, non pensavo che sarebbe stato un sentimento così dolce e piacevole.
Questa volta fu lui ad avvicinarsi a me e non potei fare altro che ridere, era proprio imbranato a baciare.
"Mi sa che ti servono proprio quelle lezioni sai?"
"Non mi prendere in giro!"

La sua risata, i suoi piccoli occhietti lucidi e la sua espressione felice.
Forse quella non era per forza la serata più brutta della mia vita, forse era anche la più bella. Bella come la neve candida e fredda per le strade.


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Mi scuso per eventuali errori ma ho scritto questo capitolo con il raffreddore e un mal di testa terribile. Ci vediamo lunedì prossimo ❤️

My Angel // Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora