5

3.9K 210 9
                                    

-윤기

L'entrata della mia classe si mostrava davanti alla mia figura, non avevo proprio voglia di fare lezione in particolare di chimica. La professoressa si era fissata che io fossi un ragazzo problematico per non so quale motivo e questo mi aveva portato molti svantaggi, tra cui sicuramente non la sua simpatia.
Presi posto al solito banco e da sotto di esso estrassi il mio quaderno dalla copertina di un verde chiaro. Vi posai lo sguardo e subito constatai perfettamente che qualsiasi cosa stessimo facendo pur impegnandomi non l'avrei mai capita. Allungai pigramente la mano  all'astuccio davanti a me e accesi il mio telefono, ero solito a tenerlo li per qualsiasi evenienza. Cercai tra le poche app instagram e scrissi a Jimin, si era rifiutato per l'ennesima volta di rispondermi su KakaoTalk quindi quel social era l'unico mezzo per parlargli

@Park_.Jimin._

Y: hey Jimin :)

J: ciao

Y: come vanno le lezioni?

J:mmh bene se solo non
mi stessi disturbando

Y: oh-
Y: vabbe vabbe ti
prendo solo due minuti
Y: prima eri adorabile comunque:)

J: oddio aiuto.
J:...segui la lezione che è meglio.

Avevo detto qualcosa di troppo? Corrugai le sopracciglia in un broncio e continuai la conversazione.

Y: sei sempre così scontroso?

J:non sono scontroso

Y: beh direi di si

J: No.

Y: ok hai il ciclo...
Y: comunque, è inutile che ti fingi etero se nella bio hai la bandiera lgbt

J:  è la bandiera della pace.

Y: anche mia madre sa che è della lgbt

J: ma la smetti? sei noioso.

Y: ok ho capito
Y: a dopo baby boy

J: ti stacco le palle.

Y: potrei farci un pensierino

Notai subito come la professoressa mi stesse squadrando così con molta calma cercai il tasto per spegnere il cellulare ma, in quell'istante, quell'aggeggio del demonio decise di far partire una delle storie dei miei seguiti  con tanto di musica ad alto volume. Dio quanti santi tirai giù sentendo già quella racchia urlare il mio nome come se avessi investito qualcuno.
-"Min Yoongi!"
Non risposi mi limitai roteare gli occhi e a sbuffare, non avevo fantasia di litigi e finché riuscivo a contenere la rabbia sarebbe andato tutto bene.
-"Non solo stai utilizzando il telefono in classe, hai il coraggio di utilizzare quel linguaggio e sbuffare?"
-"Ma quale linguaggio? Non ho fiatato, penso sia un po' avanti con gli anni se ha le visioni"
Mi schiaffeggiai mentalmente per quello che avevo detto, si sono un emerito coglione ma quando mi fanno girare le palle c'è poco da fare.
Sul suo viso si formò una smorfia di indignazione mista a disgusto, cercavo davvero di rimanere serio ma la situazione mi stava più che altro facendo ridere.
-"sei in punizione, rimarrai qui fino alle 16"
Tirai l'ennesimo sbuffo, era consapevole del fatto che io non potevo spendere la mia vita dentro una scuola?
-"Cazzo ci mancava solo questa"
Dissi evidentemente non abbastanza sotto voce dato che ,ancora una volta ,un suo urlo mi fece sussultare.
-"Mi sono davvero stufata! Via da questa classe immediatamente!"

Mi alzai e senza rivolgere lo sguardo a nessuno superai la porta. Non era la prima volta che venivo buttato fuori ma oggi davvero quella aveva fatto una storia per nulla.
Mi ritrovai con la schiena attaccata al muro a fissare le mie insulse scarpe che in quel momento sembravano essersi mutate nella cosa più interessa che ci fosse.
-"Min non ci credo sei di nuovo qui fuori?"
Una risatina accompagnata da una voce dolce mi risvegliò dal mio stato dormiente, alzai lo sguardo incontrando quello di una donna sulla cinquantina con un sorriso stampato sulle labbra e una scopa in mano. Era la bidella del mio corso, in questi anni spesso mi ritrovai a parlare con lei per la noia delle punizioni, era simpatica e forse era davvero l'unica che non mi giudicava per il mio modo di essere.
-"Oh, buongiorno, si sono stato buttato fuori da quella di chimica ma stavolta non ho fatto nulla , circa"
Risi fievolmente seguito a ruota da lei.
-"So che sei un bravo ragazzo non preoccuparti di  giustificarti con me"
Agitò la mano libera continuando poi a spazzare il pavimento dell'edificio.

Le porsi un inchino veloce per poi allontanarmi e andare in bagno, stare li mi metteva troppo in soggezione per tutti gli alunni e prof che passavano. Estrassi un piccolo pacchetto di sigarette prendendo una di esse tra le mie falangi. In poco la accessi e con un rapido gesto la portai alle mie labbra prendendone un bel tiro. Mi rilassava fumare anche se stavo iniziando ad odiarlo, volevo togliermi quel vizio da anni ma nulla per ora era riuscito a rimpiazzare le odiose sigarette.
Mi appoggiai alla piccola finestra presente nella stanza osservando il solito "panorama" della strada di città, non era nulla di che ma almeno mi permetteva di respirare dell'aria fresca.

Sentii dietro di me dei passi e scattai subito in piedi col terrore fosse la professoressa, non avevo voglia di sentirla urlare ancora.!Con mia grande sorpresa e enorme piacere riuscii a vedere una figura a me ben nota.
-oh ma sei ovunque, non posso crederci!"
Risi vedendo il dolce faccino di Jimin con un espressione di nervosismo mista a rassegnazione, mi divertiva esaurirlo così.
-"Ma guarda un po', vengo cacciato dalla classe e mi ritrovo in bagno con il mio baby boy"
Risi di gusto vedendo il suo sguardo fulminante.
-"Smettila dai!" ,si lamentò saltellando leggermente in una maniera adorabile.
- "oggi sto in punizione fino alle sedici che due coglioni"
Mi lamentai ripensando al fatto che sarei rimasto bloccato li per altre ore.
-"ma tu sei stupido fattelo dire"
Annuii facendo le spallucce, ne ero consapevole e la cosa neanche mi dava più fastidio.
Presi un altro tiro dalla mia sigaretta e buttai fuori il fumo grigiastro tornando a guardare fuori dato che la conversazione con il nanetto non stava migliorando.
-"Spegni quella roba ti prego", Jimin si portò l'enorme manica della felpa davanti al volto tossendo, poi indicò la mia sigaretta ormai quasi completamente consumata.
Sorrisi, non so perché ma così dava davvero la sensazione che fosse un bimbo indifeso.
-"oh scusa bimbo" la spensi velocemente, infondo era quasi finita e poco mi importava. Per fortuna lui non fece commenti su quel nomignolo e la cosa mi rallegrò, erano dei piccoli passi avanti.
-"Vabbe credo tornerò in classe o almeno ci provo"
Alzai le spalle allontanandomi da lui, ed in quel momento fui certo di aver avuto il suo sguardo addosso fino alla fine.
Che sensazione meravigliosa

Baby Boy  ➳ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora