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Jimin era già sdraiato a letto col telefono tra le mani, presi posto accanto a lui. Osservai la sua figura per un po', scesi fino al suo collo ,dove prima vi era un mio succhiotto, "ma il mio succhiotto è già guarito?" , mi avvicinai a lui per osservarlo meglio, "meglio così" , rispose senza guardarmi, ghignai e mi avvicinai ulteriormente.

Posai le mie labbra sulla sua pelle pallida, la baciai senza proferire parola, profumava di zucchero filato ed era morbida e liscia come la seta, "Yoongi-ah no" ,mi bloccò Jimin cercando di staccarmi ma mi strinsi maggiormente a lui, presi un lembo della sua pelle e presi a succhiarlo sempre di più fino a sentire un fievole gemito fuoriuscire dalle labbra del più piccolo.

Mi staccai osservando l'opera d'arte davanti a me,le sue guance erano arrossate, le labbra semichiuse e leggermente chiusi, "perfetto", sorrisi, "oddio quanto è grosso? Ti ricordo mio fratello" ,corse allo specchio Jimin per poi emettere un piccolo urlo, "cazzooo", risi, "merda merda merda"correva il ragazzo per la stanza con le mani occupate a tirargli leggermente i capelli.

"Cavolo fa davvero caldo",mi tolsi la maglietta in speranza di un po' di fresco ma beccai solo un occhiataccia da Jimin, "vestiti.", sussurrò abbastanza forte da farsi sentire, "mi dai un bacio?" , provai a dire in un modo dolce, "rimettiti la maglietta e ne riparliamo", ridacchiò arrossendo, feci come detto e re indossai la maglia e poi lo guardai, "certo che sei strano" , lui mi guardò perplesso, "no tranquillo spogliati pure qui a caso", non gli diedi il tempo di finire che feci unire le nostre labbra.

Da una parte volevo solo zittirlo, dall'altra volevo assolutamente baciarlo, per fortuna ricambiò subito facendo scivolare la sua lingua nella mia bocca, lo presi per la vita e lo avvicinai a me stringendo leggermente i suoi delicati fianchi. Lasciai le mie mani vagare sul suo corpo fino all'orlo della sua maglietta, che alzai poco, lasciando le mie dita toccare quella pelle tanto pura.

Dopo non molto ci staccammo per mancanza d'aria, il mio respiro era irregolare,come quello di Jimin d'altronde, lo scrutai nei suoi occhi color cioccolato, perdendomici nuovamente, "ti amo baby boy...", sussurrai unendo le nostre fronti, non ricevetti risposta...ovviamente, ma la mano di Jimin andò a posarsi sulla mia e sul suo volto si formò un adorabile sorriso.

Quello parlava più di mille parole.

Lo presi tra le mie braccia, l'ora era segnata sulle 3:58, presi ad accarezzargli i capelli immaginando un possibile futuro insieme a lui e cavolo quanto lo desideravo.
Quando finalmente lui cadde in un sonno profondo riuscii a lasciarmi ,anche io,andare.

Baby Boy  ➳ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora