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"Oh Jimin dove pensi di andare?"

Perché cazzo non mi aveva avvisato prima?
Guardai Jimin e lo spostai dietro di me, "avanti non fare tanto il protettivo", ghignò suo fratello avvicinandosi a me, "cosa vuoi ancora da lui? È finita.", mi ringhiò cercando di afferrare il biondo, "ti porgo la testa domanda, cosa vuoi da lui?", lui ci rimase qualche istante, "è mio fratello", alzai un sopracciglio "quindi giustamente lo prendi lo traferisci dall'altra parte della Corea e lo chiudi dentro casa perché non vuoi che stia con me?",la sua espressione cambiò completamente, sembrava preoccupato, "oh hai ragione, perdonami Jiminnie", sbuffai incazzato nero, "ma falla finita sei un pessimo attore.", lo squadrò Jimin.

"Ok sono stanco di questa situazione",il ragazzo mi prese alla sprovvista, mi strattonò via dal più piccolo buttandomi con forza a terra, afferrò Jimin per il braccio tentando di trascinarlo via, "ora tu vieni con me.",il biondo tentò di liberarsi dalla ferrea presa di suo fratello ma con scarsi risultati, "ti prego smettila...non voglio che mi rifai del male", piagnucolò, "mi sono stancato delle tue continue lamentele", si voltò di scatto alzando una mano serrata in un pugno.

Jimin si portò le mani davanti al volto tentando di non farsi colpire ma, il pugno del fratello,non arrivò mai.

"la dichiaro in arresto per sequestro di persona e per maltrattamento nelle mura domestiche", alzai lo sguardo, vidi Namjoon e quattro agenti di polizia ad immobilizzare il ragazzo, "Nam", gli sorrisi grato per poi correre subito da Jimin, "Ho preso delle precauzioni", Si avvicinò a noi  osservando gli agenti portare via il fratello del biondo, " ci è mancato poco", sospirò Jimin.

Senza perdere troppo tempo tornammo in auto esausti, "oddio è davvero finita, non ci credo",mi portai una mano in volto massaggiandomi le tempie, "parla quello stressato dalla vita", mi derise il più piccolo, "scusa? Io mi sono ammazzato per più di una settimana per cercarti, trovare i biglietti per il treno ,venire qui e arrampicarmi per quella casa rischiando di morire tipo cinquanta volte", sbroccai esaurito, "ti ricordo che una volta sei anche caduto", mi guardò Nam, "cosa? Serio?", spalancò la bocca Jimin, "si", "ah...scusami...", abbassò lo sguardo, "Oh dai non pensarci su, siamo tutti vivi", lo presi tra le mie braccia, "si", annuì sorridendo.

Arrivammo alla stazione, "aspettate un attimo", il moro fermò l'auto di scatto, "cosa?", lo guardai tramite lo specchietto,
"Non abbiamo il biglietto per Jimin"

"Siamo un branco di rincoglioniti"






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Baby Boy  ➳ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora