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"Yoongi ti prego non fare casini e non far dannare il povero Jimin ok?", rise Jin dandomi una pacca sulla spalla, "tranquillo, insomma quando mai il gatto scorbutico tratta male il mochi?", Namjoon intervenne indicando il biondino accanto a me, "è troppo cotto per trattarlo male ,hai ragione",alzò le mani al cielo,in segno di resa, il più grande.
Dopo qualche altro abbraccio e saluto i due se ne andarono.

Mi sentivo davvero giù di morale, tirai un forte sospiro e mi voltai bisognoso di quegli occhi tanto dolci che erano quelli di Jimin ma, stavolta lui non era li. Mi guardai intorno ma al piano terra sembrava non esserci nessun'altro oltre al sottoscritto, "Jimin?",nessuna risposta, forse si trovava sopra, non poteva stare da nessun'altra parte, non lo avevo visto uscire.
Salii le scale, notai subito la porta di camera mia, cioè camera nostra, chiusa, cosa molto anomala, odiavo tenere le porte chiuse senza un vero motivo quindi a farlo doveva essere stato per forza il biondino.

"Baby boy?",bussai ma non ricevetti risposta, avvicinai l'orecchio alla porta in legno chiaro,potevo sentire chiaramente dei singhiozzi, i suoi singhiozzi. Stava piangendo per Nam e Jin? O c'era altro?
Provai ad entrare ma la porta era chiusa a chiave, ovviamente, "Jimin, non farmi preoccupare, aprimi", bussai un'altra volta, "Yoongie, voglio stare un po' da solo",la sua voce era rotta dal pianto, tirai un sospiro e ripresi a parlare, "se c'è qualcosa che non va puoi dirmelo, non ti fa bene piangerci troppo sopra e magari starti a torturare il cervello per ore",cercai di apparire più gentile possibile,non volevo sembrare troppo prepotente, "si tranquillo...ora scendi tra poco ti raggiungo", lo sentii emettere un lungo sospiro, mi allontanai, un po' deluso, e ritornai giù.

Accesi la televisione,cercando di distrarmi, nessun canale trasmetteva nulla di interessante e il tempo sembrava seriamente essersi fermato. Socchiusi gli occhi cercando di prendere sonno quando sentii la parte destra del divano abbassarsi, non proferì parola ma capii subito che c'era ancora qualcosa che non andava, "Jimin, posso capire?", alzai lo sguardo incontrando i suoi occhi arrossati e le sue guance ancora rigate da qualche lacrima.

"È tutto ok", sussurrò abbassando lo sguardo sulle sue mani occupate a giocare con l'orlo della felpa, poggiai due dita sotto il suo mento alzandoglielo permettendomi di guardarlo in faccia, "non dirmi le bugie",lui cercò in tutti i modi di non incrociare il mio sguardo, sembrava avesse paura, "non ho nulla", alcune lacrime sfuggirono dal suo controllo e sentivo il suo corpo tremare leggermente.

"Jimin..."

Baby Boy  ➳ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora