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"Jimin!", non alzai troppo la voce, non volevo rischiare di essere scoperto.Il biondo si voltò di scatto per poi sobbalzare leggermente dallo spavento. Non ci mise molto a capire e non appena realizzò il suo volto cambiò completamente lasciando rotolare giù dalle sue guance delle calde lacrime.

Corse nella mia direzione farfugliando non so cosa, "aprimi",dissi solo,dovevo portarlo via, avevo il terrore che quel sogno potesse divenire realtà da un momento all'altro, "è chiusa a chiave...", sospirò Jimin mantenendo,anche lui, un tono di voce basso, "cazzo...".

Non potevo reggere il suo volto rigato da tutte quelle lacrime,tentava di parlare ma ogni parola gli moriva in bocca senza riuscire a uscire, "mi sei mancato troppo piccolo...", ormai anche io ero in lacrime, allungai una mano verso il vetro appoggiandola ,successivamente,su di esso, "anche a me", singhiozzò il più piccolo imitando il mio gesto. Nonostante il vetro, sentivo con tutto me stesso io suo calore, ma non mi bastava, volevo solo riabbracciarlo e baciarlo all'infinito, fino allo svenimento, o altro ancora, "Ti prego aiutami ad uscire da qui, non so...chiama qualcuno ma, davvero,non riesco più a vivere così", la sua voce spezzata era uguale a mille pugnalate dritte al cuore .

Cosa diamine potevo fare, era chiusa e io non avevo la chiave o altro, ci pensai a lungo trovando solo un alternative, "hai una forcina o roba simile?",lui annuì allontanandosi per pochissimo tempo e poi tornare con quello da me richiesto, "bravissimo, ora inseriscila nella fessura e girala in senso orario, se vedi che non va avanti fermati, potrebbe rompersi"

Fece come detto, tutto il tempo sotto il mio sguardo attento ma ,nonostante tutto,non riuscivo a rimanere concentrato,poterlo rivedere senza alcuna ferita o altro era un vero e proprio sollievo.
Dopo poco un meraviglioso "click" giunse alle mie orecchie, guardai Jimin dritto negli occhi e mi allontanai permettendogli di aprire la finestra,eravamo faccia a faccia.

Mi prese e mi tirò a se in un silenzioso abbraccio, sprofondò la testa nell'incavo del mio collo lasciando fuoriuscire qualche altro singhiozzo, "non voglio più stare con lui, mi ha fatto troppo male",sentivo la sua voce tremare e le sue mani stringere la mia maglietta.

"Tranquillo, ora ti porto via di qui",lo tranquillizzai il più possibile fino a sentire il suo pianto cessare e il suo corpo rilassarsi, gli lasciai un semplice bacio, "chiamo Namjoon, ci verrà a prendere, non voglio stare qui ancora...dopo avremmo tutto il tempo che vorrai", lui annuii, rientrò per prendere un paio di cose e poi lo aiutai a scendere.

Estrassi il telefono dalla tasca della felpa e digitai il numero di Nam. Pochi squilli e la voce del ragazzo mi giunse all'orecchio, "Yoongi, tutto ok lì vero?",era decisamente preoccupato, lo sentivo dalla voce, "si, ho ripreso Jimin,puoi venire a riprenderci?", continuai a guardarmi intorno, non ero affatto tranquillo, "dieci minuti e sono li".

Annuii e posai il cellulare, "Yoongi...", Jimin si strinse al mio braccio scuotendolo di poco, "Lui sa che sei qui...", tremò abbassando lo sguardo, "ci sono delle telecamere in camera mia...le controlla costantemente".

Sentii un forte rumore provenire dalla porta di ingresso, mi voltai velocemente.

"Oh Jimin dove pensi di andare?"

Baby Boy  ➳ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora