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"Il treno è in arrivo alla stazione centrale di Busan, si prega di recuperare tutti gli oggetti personali e di mantenere un ambiente pulito. Grazie."

Mi risvegliai di soprassalto, una tachicardia fortissima si era impossessato di me assieme a un fastidioso dolore al petto. Un altro di quei miei strani sogni, era il terzo in tutto. Non capivo perché continuavo a farne, poi uno dettagliato come questo mai.
"Yoongi siamo arrivati andiamo", Namjoon si alzò recuperando le sue cose, annuii silenziosamente e mi alzai arrotolando le cuffie e riponendole in tasca.

Uscimmo,dopo secoli, dal treno strapieno di persone, finalmente potevo respirare aria decente. Chiamammo un taxi e ci fermammo sulla strada ad attenderlo, "che hai intenzione di fare adesso?", guardai Nam, "ti accompagno al posto dove dovrebbe esserci il tuo ragazzo e ti lascio li, devo scappare al colloquio", abbassai lo sguardo, quindi, come visto nel sogno, sarei stato da solo, "ok ok e comunque non è il mio ragazzo...", arrossii leggermente cercando di non farlo notare, "noo tra un po' vi sposate e ancora dici che non state insieme?", ridacchiai, aveva ragione ma qui nulla era ufficiale.

Arrivò il taxi e salimmo a bordo. Il viaggio non fu eccessivamente lungo, ero estremamente inquieto, dovevo smetterla di pensare a quei miei sogni e concentrarmi sulle mie azioni. Dopo poco mi ritrovai ufficialmente davanti a quella casa grigiastra, "Nanetto, qualsiasi cosa chiamami ,verrò.", annuii e rimasi fermo a osservare la vettura sparire.

Sospirai, "mancano 8 giorni..." ,ero li e dovevo solo entrare. Mi guardai intorno e l'occhio mi cadde su una finestra aperta al piano terra, la stessa del sogno. Corsi li ma mi fermai, non dovevo commettere lo stesso errore due volte. Tornai indietro cercando una seconda entrata o altro. Guardai in alto e vidi un'altra finestra, era chiusa ma da quel poco che vedevo sembrava una camera da letto.

Tentare non costava nulla ma anche qualsiasi prezzo, per salvare Jimin, sarebbe stato valido
Con qualche difficoltà salii rischiando un paio di volte di cadere, si sembravo un deficiente. Alzai lo sguardo, una stanza ,completamente ricoperta da cose color giallo pastello, mi si stagliò davanti, osservai con attenzione l'ambiente , era davvero semplice e colorato, tipico del mio Jimin.

Sentii una porta aprisi, mi abbassai cercando di non farmi vedere da chiunque stesse entrando.
Lentamente mi sporsi cercando di capire chi fosse e li lo vidi, vidi quei meravigliosi capelli biondo cenere, quel volto delicato, quei dolci occhi e quelle soffici labbra.

"Jimin!"

Baby Boy  ➳ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora