Canzone: Young and Beautiful, Lana del Rey
Lindsey Ballato era probabilmente una delle persone più tenere e gentili sul pianeta.
Ecco perché, sabato pomeriggio, era in camera di Gerard con un sorriso stampato in viso e l'idea di fargli da modella.
-Okay, dove mi metto?- gli chiese guardandosi attorno.
-Lì penso possa andare bene.
Indicava il sedile della finestra (ancora senza tende), che l'avrebbe illuminata da dietro rendendo il suo viso più scuro.
La ragazza si tolse il giacchetto di jeans, lo abbandonò sulla scrivania ed andò a sedersi sul sedile a gambe incrociate.
-Non mi devo spogliare, vero?- domandò con un sorriso malizioso e sistemando le braccia sulle ginocchia.
Gerard ghignò: -Nah. Non ora, almeno.
-Facciamo mai.
Ridacchiarono insieme mentre Gerard prendeva la tela con il cavalletto e le tempere.
Lynz, così voleva essere chiamata, era la seconda persona in tutta la scuola che l'aveva trattato come un suo pari e non come una merda vivente. A lezione di scienze, il secondo giorno, gli si era avvicinata chiedendogli se avesse qualcosa per legare i capelli perché non trovava più il suo elastico e non le andava di andare in giro con una codina sì e una no. Per tutta risposta, Gerard le aveva incollato i capelli con lo scotch e lei, contenta, lo aveva ringraziato sedendosi accanto a lui. Avevano parlato un po', ed aveva scoperto che Lindsey, di tanto in tanto, andava a fare la modella a dei corsi d'arte per guadagnare un po' per l'università. Ma, quando aveva scoperto che Gerard amava disegnare e dipingere, si era proposta per farsi ritrarre. Senza essere pagata, giusto per il gusto di farlo, aveva detto.
-Vado bene messa così?
Le lanciò un'occhiata lasciando perdere i colori; era seduta con le lunghe gambe incrociate, i gomiti sulle ginocchia e la schiena curvata. -Mm... basta che tu sia comoda.
-So rimanere nella stessa posizione per ore anche se è scomoda.
-Contenta tu.
Iniziò a disegnare, piccoli tratti di grafite destinati a diventare il corpo della ragazza.
Lynz era bella. In modo particolare e singolare, certo, ma era pur sempre bella. Da quel che gli aveva detto durante la settimana, però, non c'era nessuno, in quella scuola, che riusciva ad apprezzarla. L'unico che aveva capito che era una bella ragazza, era il suo ragazzo, che aveva già concluso l'università da un pezzo e che tanto "ragazzo" non era.
-Sai, non penso che ti convenga parlare tanto con Frank- gli disse rimanendo con il viso quasi completamente immobile.
-Ho notato che Jamia è parecchio gelosa, ma anche se gli parlassi, che cosa potrebbe farmi?
Lynz fece una smorfia: -Tu non hai ancora capito chi è Frank Iero, allora! Lui è il figlio di un politico e di un capo di banca. Ha soldi a palate e una casa sempre libera dato che i suoi lavorano in Pennsylvania e non tornano quasi mai qui. È entrato nel gruppo degli "in" per questo: soldi e casa libera; in poche parole, lo sfruttano.
Gerard strinse il pugno: Frank Iero era un ragazzo veramente dolce, disposto ad aiutare gli altri per natura. Sfruttare le persone faceva schifo, ma sfruttare un ragazzino del genere... -Scommetto che è per questo che Jamia sta con lui.
-Bé, Jamia Nestor è una questione particolare: lei ha vissuto in un orfanotrofio fino a cinque anni e poi, quando è stata adottata, è stata viziata fino alla nausea- si bloccò mordendosi il labbro, ma riprese a parlare subito. -Stanno insieme dalla seconda media, e... bé, lei lo tratta come un cagnolino.
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Smoke gets in your Eyes - FRERARD
FanfictionEsistono tre parole che negli ospedali vengono ripetute fino allo sfinimento: "ma", "forse" e "se". Ma: "Certo, ora sei in remissione, ma potresti avere una ricaduta e tornare qui tra qualche mese". Forse: "Forse riuscirai a tornare a casa per Natal...