14. Partenze

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Inizia a essere periodo di ferie. L'altra sera siamo stati tutti a cena da Nicolas per salutarci prima delle varie partenze per le vacanze.

Bea, Nelson, Cesare e Sofia andranno via con un'altra coppia di amici, hanno insistito tanto che andassi anche io con loro, ma sarei stata l'unica single e questo mi metteva un po' a disagio. Sia Dario che Tonno partiranno con le loro ragazze, mentre Nicolas e Frank andranno all'estero ma in periodi e luoghi diversi. È stata una bella serata, come tutte quelle che trascorriamo insieme; con i ragazzi non ci si annoia mai.

Ora sono qui, in macchina con Bea, che mi sta accompagnando all'aeroporto. Ho deciso di regalarmi una vacanza anche io e partirò da sola. In realtà non sarò proprio sola, è più corretto dire che partirò senza conoscere nessuno dei miei compagni di viaggio. Vicino a dove lavoro c'è un'agenzia di viaggi e ci passo sempre davanti quando vado a pranzo, non mi ero mai soffermata a guardare attentamente la vetrina fino a che un giorno un cartello ha attirato la mia attenzione. Era un viaggio organizzato di una settimana per la Scozia, un luogo che da molto tempo desidero visitare. Sono entrata e ho chiesto informazioni e, dopo aver valutato l'offerta di viaggio e chiesto le ferie, la sera stessa ho prenotato.

Arrivate all'aeroporto, saluto e ringrazio Bea, poi mi dirigo verso i banconi del check-in dove c'è il punto di ritrovo con il gruppo che riesco a trovare facilmente grazie al cartello che la nostra accompagnatrice ha posizionato in modo ben visibile. Mi avvicino e mi presento, lei prende il tablet e spunta il mio nome dalla lista, dopo di che mi fa andare al bancone appositamente riservato per noi, consegno la valigia e torno a scambiare due parole con lei dandoci appuntamento davanti al gate. Passo i controlli di sicurezza e mi vado a cercare un posto a sedere in sala d'aspetto; prendo il cellulare e, infilatele cuffie, guardo l'ultimo video di Space Valley; mi viene da ridere a vedere le cose assurde che stanno facendo Nelson e Cesare ma cerco di trattenermi, mi prenderebbero per matta.

È tardo pomeriggio quando finalmente atterriamo ad Edimburgo; ad attenderci fuori dall'aeroporto c'è un pullman che ci porta verso l'albergo. Una volta sbrigate le pratiche e prese le chiavi della camera, non resta molto tempo prima di cena; ne approfitto per darmi una rinfrescata e mandare qualche messaggio.

Prima di cena inizio a far conoscenza dei miei compagni di viaggio, in maggior parte persone sopra i 60 anni, poi c'è una coppia che dovrebbe avere intorno ai 35 anni e un gruppetto di 3 ragazzi e una ragazza che hanno all'incirca la mia età. A tavola mi siedo vicino a loro e, nell'arco della serata, scopro che due di loro sono fratelli e che tutti sono cugini; pur essendo cresciuti insieme, per esigenze di studio o di lavoro sono andati a vivere in varie parti d'Italia, solo la ragazza è rimasta a Bologna, e una volta all'anno fanno una vacanza tutti insieme. Visto che viaggio sola, mi hanno invitato a stare con loro durante la vacanza; non vorrei intromettermi nella loro rimpatriata ma hanno tanto insistito, soprattutto Ilaria, e alla fine cedo volentieri.

"In fondo siamo tutti insieme, perché devi stare tutta sola." mi ha detto.

A volte le favole diventano realtà      |Cesare Cantelli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora